Nella scorsa notte gli uomini della V Sezione – Reati contro il patrimonio – delle Squadre Mobili di Firenze e Napoli hanno tratto in arresto nove soggetti di origine campana, specializzati nella commissione di furti presso bancomat degli Istituti di Credito. All’arresto si è giunti a seguito di attività info-investigativa posta in essere dal personale della Squadra Mobile di Napoli, che monitorando gli spostamenti dei soggetti, è venuto a conoscenza del loro intento di perpetrare il furto presso un apparecchio bancomat sito nel capoluogo toscano.
Pertanto, gli uomini delle sezioni antirapina di Firenze e Napoli hanno predisposto un attento servizio di osservazione ed appostamento finalizzato a controllare i movimenti dei soggetti sul territorio fiorentino. Nel corso di tale attività, mediante l’utilizzo da parte dei malviventi di scanner dotati di apparecchiatura ricetrasmittente, gli inquirenti sono riusciti ad individuare le frequenze radio utilizzate dagli stessi, intercettando le loro conversazioni. Da tali comunicazioni, in cui è emersa la volontà dei soggetti partenopei di derubare un istituto bancario sito nella zona di Firenze Nord, gli investigatori sono riusciti a localizzare l’obiettivo preso di mira ed a bloccare il loro piano criminale.
Alle ore 3,45 circa i poliziotti sono riusciti a bloccare tutti e 9 i soggetti che avevano appena perpetrato un furto all’interno di un Istituto bancario sito in via dei Caboto, in procinto di allontanarsi a bordo di cinque diverse autovetture, precludendo ogni possibile via di fuga. All’interno dei mezzi sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro tre contenitori porta banconote ancora con i sigilli di sicurezza, contenenti oltre 50000 euro; due bombole di gas collegate alla fiamma ossidrica usate per aprire la cassaforte del bancomat e vari altri oggetti atti allo scasso; apparati radio ricetrasmittenti portatili, installati all’interno di ogni singola autovettura ed abilmente coperti in modo da non essere visibili dall’esterno dell’abitacolo.
Tali apparati potevano essere attivati e disattivati mediante l’utilizzo di pulsanti accuratamente occultati all’interno della carrozzeria o attraverso un piccolo telecomando. Gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Sollicciano.