FIRENZE – Come annunciato nei giorni scorsi, la Giunta regionale ha approvato nella seduta di ieri le modifiche alla legge regionale numero 42 del 2000, cioè il Testo unico delle leggi in materia di turismo. “La situazione degli stabilimenti balneari – sottolinea l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti – è stata seguita costantemente in Regione, nella consapevolezza di cosa questi significhino sia per le persone e le imprese che hanno fondato in essi il proprio lavoro, sia per quello che hanno rappresentato e rappresentano per la salvaguardia e la valorizzazione della costa toscana attraverso la realizzazione di un sistema turistico-balneare tipico e unico nelle sue caratteristiche”. Tutto il settore balneare vive ormai da qualche tempo una situazione di incertezza determinata in primo luogo dagli effetti della direttiva Bolkenstein.
“Ma da parte della Regione – aggiunge l’assessore Scaletti - esiste la forte volontà di portare un proprio contributo alla ricostruzione di un clima di fiducia per gli operatori di un sistema cosi importante per il turismo toscano . Per questo, nel rispetto delle proprie prerogative, la Giunta ha studiato di concerto con la competente commissione consigliare, che la dovrà ora vagliare, e con le associazioni di categoria, un intervento che contribuirà a chiarire la situazione appunto attraverso una modifica alla legge regionale numero 42/2000”. Va ricordato che l’esercizio delle funzioni amministrative concernenti la gestione dei beni demaniali marittimi, e di zone del mare territoriale con finalità turistico-ricreative, è stato oggetto di delega alle Regioni.
Nel rispetto delle prerogative statali in materia, e nell’ambito delle possibilità di intervento riconducibili alla competenza regionale, la Giunta ritiene quindi necessario procedere alla determinazione dei criteri di individuazione delle opere di facile e difficile rimozione delle strutture strettamente collegate alle attività turistico-ricreative svolte dagli stabilimenti balneari al fine di consentire ai Comuni che svolgono le funzioni amministrative collegate una omogenea gestione delle stesse.
Si tratta infatti di valutazioni che richiedono una chiara definizione che ad oggi non è ancora assicurata dal quadro normativo vigente. La scelta di intervenire attraverso il regolamento di attuazione della legge regionale 42/2000 è coerente con quanto il sistema normativo regionale già prevede per le altre tipologie di imprese turistiche, nel pieno della competenza regionale costituzionalmente prevista in materia di turismo.