Si è discussa in Consiglio regionale della Toscana la mozione in merito al ripristino e all’operatività del sistema di tracciabilità dei rifiuti SISTRI. L’atto, che ha visto come prima firmataria la capogruppo Idv Marta Gazzarri, e che è stato sottoscritto da tutti i capigruppo, è stato approvato dall’Aula e intende impegnare la Giunta ad attivarsi per verificare con il Ministero dell’Ambiente se le nuove modalità di funzionamento del sistema comportino effettivamente un onere meno gravoso sia in termini economici che gestionali per le aziende del territorio, procedendo ad un serio confronto con le rappresentanze delle aziende stesse.
In più si chiede alla Regione Toscana ad attivarsi nei confronti del Governo per verificare la possibilità di un recupero delle ingenti risorse economiche fino ad ora versate dalle aziende toscane per un sistema non ancora entrato in vigore, prevedendo la possibilità di rimborsi oppure di crediti per le obbligazioni future. “Ci chiediamo se ci sia veramente un’utilità legata a questo tipo di sistema – ha dichiarato la consigliera Gazzarri -. E’ necessario che in questo momento di crisi le Istituzioni siano ancora di più al fianco delle aziende del territorio.
La realtà è che questo è un sistema che rischia di non andare mai a regime e, di fronte a questa eventualità, che fine faranno le decine di milioni già versati dalle aziende?”. Fino a marzo 2013 le imprese italiane avevano già versato 70 milioni di euro per un sistema che ancora non è entrato in funzione, pesando ulteriormente su soggetti che stanno attraversando un momento di grave crisi economica globale. Il SISTRI è il sistema informativo creato nel 2009 dal Ministero dell'Ambiente per il controllo e la tracciabilità, attraverso procedure informatiche, dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale, una sorta di anagrafe elettronica dei rifiuti pensata in adempimento a quanto previsto dalla direttiva 2008/98/CE.
Il sistema ha suscitato fin dalla sua previsione critiche e dubbi in ordine alla sua efficienza ed onerosità, arrivando ad una sua sospensione a pochi giorni dalla sua entrata in operatività nel giugno 2012. Poche settimana fa’ si è diffusa la notizia del ripristino del SISTRI che, secondo lo stesso Ministro dell’Ambiente, avverrà in modo progressivo e flessibile e con oneri più lievi da parte delle imprese a marzo 2014, in più, ad aprile la Procura di Napoli ha proceduto all’arresto di 22 persone nell’ambito dell’inchiesta sul sistema SISTRI, contestando i reati di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione di pubblici ufficiali e dichiarazioni fraudolente.