Un itinerario alla scoperta della Firenze di Dante. Un percorso che parte da Palazzo Vecchio e si conclude al Palagio dell’Arte della Lana, sede della Società Dantesca Italiana (SDI), fondata nel 1888 e attualmente il più prestigioso centro di studi sul Sommo Poeta. Il tragitto tra lapidi e personaggi di dantesca memoria è stato inaugurato questa mattina dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, che è anche presidente della SDI. Tra il 1900 e il 1907 il Comune collocò 50 lapidi per la scelta delle quali fu nominata un’apposita commissione, composta dal senatore Isidoro del Lungo, dal marchese Piero Torrigiani, dal nobile Giuseppe Lando Passerini e dai professori Orazio Bacci, Guido Carocci, Attilio Formilli e Luigi Minuti.
È stato lo stesso Giani, questa mattina, a fare da guida a una trentina di fiorentini riscoprendo le tante tracce di Dante in città e ricostruendo la vita dell’Alighieri attraverso i versi della Commedia incisi sulle lapidi. «Sono un modo – ha ricordato il presidente Giani – per collegare il capolavoro dell’Alighieri a eventi che sono avvenuti a Firenze. Con gli amici e i cittadini che lo vogliono ogni sabato cercherò di spiegare il significato di queste lapidi che, grazie a questo percorso, sentiremo più fiorentine.
Attualmente ne sono rimaste solo 30 e nel tour ne illustro 15». Tre di queste sono nel Cortile di Michelozzo. «Qui, ad esempio – ha spiegato Eugenio Giani – si ricorda la frase del XVI canto del Paradiso ovvero che ‘Uberti furono disfatti per la loro superbia’. Quando le case di questa famiglia vennero distrutte il 24 febbraio 1299 venne posta la prima pietra di Palazzo Vecchio». In piazza San Firenze, all’angolo con Borgo dei Greci, c’è invece la lapide che ricorda la famiglia Peruzzi.
Continuando in via Dante Alighieri ce sono altre tre così come tre sono quelle in Corso Italia. Una si trova davanti alla Badia Fiorentina e una in piazza Dante Alighieri. Al Palagio dell’Arte della Lana il presidente Giani ha illustrato invece gli affreschi presenti alla Società Dantesca Italiana, l’istituto culturale che, tra l’altro, cura l’edizione nazionale delle opere dell’Alighieri. Eccetto sabato 1 giugno, in cui sarà festeggiato l’annuale della nascita di Dante, le visite si ripeteranno il 15 e il 22 giugno.
La partecipazione è libera e gratuita. (fn)