Condannato all'ergastolo il pescatore siciliano Cosimo D'Amato, accusato di aver fornito il tritolo per le stragi mafiose del 1993 di Roma, Firenze e Milano. La sentenza, pronunciata dal giudice di Firenze Mario Profeta arriva nel giorno del ventunesimo anniversario della morte dei giudici Falcone e Borsellino. Ad accusare l'uomo anche il pentito Gaspare Spatuzza in un processo che si è svolto con rito abbreviato. L'uomo, 68 anni, pescatore della provincia di Palermo, oltre che a Firenze è indagato anche dalla procura di Caltanisetta, con l'accusa di aver fornito il tritolo anche per la strage di Capaci.
D'Amato avrebbe aiutato Cosa Nostra a procurarsi l'esplosivo prelevandolo dagli ordigni bellici inesplosi e inabissati in mare. Assolto invece per l'attentato di via Fauro a Roma per non aver commesso il fatto. Secondo i pubblici ministeri fiorentini, Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi. l'esplosivo, destinato al giornalista Maurizio Costanzo, era stato infatti portato a Roma un anno prima dell'attentato. "Con questa ulteriore sentenza il disegno criminoso delle stragi del ’93 è ormai delineato.
Rimane da aspettare il processo di Palermo sulla trattativa tra Stato e mafia che vede ancora una volta il Comune di Firenze parte civile". È quanto ha dichiarato l’assessora all’educazione e alla legalità Cristina Giachi che oggi pomeriggio era all’aula bunker per la lettura della sentenza di condanna.