Si riaprono i termini per il bando di partecipazione alla gara unica regionale per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico su gomma. La Regione intende così tutelarsi da eventuali ricorsi: questo è quanto ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, rispondendo questa mattina in aula a un’interrogazione in materia presentata dai consiglieri del Pdl Paolo Enrico Ammirati, Alberto Magnolfi, Jacopo Ferri, Giovanni Santini e Nicola Nascosti.
La Giunta avrebbe ritenuto cioè “non di bloccare, ma di ampliare, a tutela della concorrenza, l’avviso per le manifestazioni d’interesse per partecipare alla gara”. La pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea risale all'agosto 2012, data in cui si è ufficialmente aperto il percorso che prevedeva l'individuazione di un gestore unico del trasporto regionale, la concessione prevedeva una durata di almeno 9 anni. La scadenza del bando fissata al 31 ottobre 2012, a quella data erano state presentate in totale sette domande di partecipazione da parte di società che operano sia a livello nazionale che internazionale.
Compito della Regione a quel punto sarebbe stato vagliare le diverse offerte tecniche ed economiche per scegliere la più adeguata ed efficiente per il territorio. Ma dallo scorso novembre a oggi tutto è fermo alle semplici manifestazioni d'interesse senza che si sia mai giunti all'aggiudicazione. Ora però sembra che sia tutto da rifare; il nuovo assessore regionale ai trasporti Ceccarelli subentrato a Luca Ceccobao chiarisce che l’obiettivo è quello di “garantire, per quanto possibile, un’offerta di servizio quanto più omologa all’attuale, in modo da non determinare esuberi di personale attualmente impiegato nella gestione dei servizi di trasporto pubblico locale in Toscana”. Insoddisfatto della risposta si è dichiarato Paolo Enrico Ammirati.
“Sono tre anni che aspettiamo questa gara – ha commentato il consigliere -. La Giunta sta agendo con una lentezza elefantiaca ed è in grande ritardo. Le motivazioni portate dall’ assessore in realtà non c’entrano niente con la decisione di riaprire una gara che era già chiusa e completata. Il fatto di aver deciso di riaprire i termini è discriminatorio”. F.D.
