La Fiorentina affonda la Sampdoria a Marassi, in una gara che si presentava insidiosa e che Montella invitava a non sottovalutare. Da cinque anni la Fiorentina non vinceva a casa dei Blucerchiati. Il tecnico viola aveva invitato i suoi ragazzi ad affrontare le cinque partite rimaste come cinque finali. E i Viola hanno ben iniziato il ciclo finale del campionato, hanno affrontato la gara col dovuto impegno e tornano da Genova con un roboante tre a zero. All'inizio le squadre sembrano studiarsi e debbono trascorrere undici minuti prima di registrare il primo tiro in porta dei Viola.
Il tiro è di Pizarro, ma è parato agevolmente da Romero. La Sampdoria bada soprattutto a difendersi puntando su ripartenze che si rivelano scarsamente efficaci. I doriani si fanno vedere davanti con un tiro di Poli che termina alto. Poche emozioni se si eccettuano due mischie in area di rigore, una per parte, risolte in qualche modo dalle difese e un bel tiro a girare di Ljajic che esce sul fondo. I doriani si rendono pericolosi con un colpo di testa di De Silvestri che finisce sul fondo, mentre Cuadrado, prova il colpo sotto, ma il portiere non si lascia sorprendere.
La Fiorentina è sorniona, gestisce la partita, colleziona numerosi corner e al 36' passa in vantaggio grazie a un gran tiro di Cuadrado che trafigge all'angolo destro il portiere blucerchiato. Se Cuadrado è in grande spolvero, Ljajic non è da meno. Prima impegna Romero su punizione, poi al quarantesimo si accentra di destro, lascia partire un tiro imprendibile ed è il due a zero. In quattro minuti una Fiorentina che appariva un po' leziosa ha deciso la partita. Nella ripresa ci si aspetta una reazione doriana e, memori della partita col Torino, si teme un rilassamento dei Viola.
I blucerchiati provano a riaprire la partita con un tiro di Sansone, parato da Viviano, e con una botta di Berardi che termina ampiamente a lato. Questo e poco altro per i ragazzi di Rossi, mentre la Fiorentina continua a offrire bel gioco, spreca un'occasione con Cuadrado e chiude definitivamente la gara al 28' con Aquilani che mette in rete una palla servita ottimamente da Ljajic, dopo una devastante azione personale sulla destra. Nel finale di partita l'espulsione di Castaldello per fallo su Ljajic, mentre la Fiorentina cerca il quarto goal ed esercita un continuo possesso palla che diventa, a tratti, una sorta d’irridente “torello”.
A fine gara i tifosi della Sampdoria applaudono Montella, che indimenticato goleador della Samp è venuto a vincere a Genova come allenatore avversario. Un bell'applauso che onora i tifosi doriani e fa bene allo sport. Nel dopo gara Montella ha dichiarato ai microfoni di Sky: "Partita perfetta, una domenica perfetta per noi, abbiamo fatto una grande prova di maturità, all’inizio era equilibrata poi abbiamo accelerato e siamo andati sullo 0-2.
Nel secondo tempo abbiamo chiuso la partita, anche se a volte, il tre a zero non ci basta per chiudere le partite. Futuro? Stiamo programmando, ne parliamo con tutti i nostri dirigenti, ma sarà difficile ripetersi l’anno prossimo. Chi ha portafogli molto più grandi del nostro, si sa, sarà avvantaggiato. Dovremmo prendere giocatori già pronti e di prima fascia. Siamo consapevoli dei rischi che si dovranno correre, con la società c’è intesa. Milan? A me interessa solo il risultato che uscirà da quella gara, altro no.
Amore tifosi Samp e applausi a fine gara? E’ stata una domenica perfetta anche per questo, mi sono emozionato a fine gara. Ho un bel ricordo dei tifosi della Samp, mi hanno accolto bene, e applaudito anche dopo un 3-0. Ringrazio anche i nostri tifosi, oggi molto numerosi, che ci hanno dato una mano. Non sembrava di giocare in trasferta”. di Alessandro Lazzeri