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Eataly: in via Martelli un polo dedicato alla cultura del buon cibo

Il progetto prevede il recupero dell'immobile che ospitava la libreria Martelli. Degustazioni, corsi gratuiti e un grande spazio per i libri a tema. Ok delle commissioni consiliari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2013 19:08

Approda all’attenzione dei consiglieri comunali il progetto per aprire in via Martelli la sede fiorentina di “Eataly”, la celebre catena alimentare per la vendita e la promozione dei prodotti tipici di alta qualità. Dopo l’approvazione in giunta, l’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci illustra oggi alle II, III e IV commissioni consiliari la delibera e lo schema di convenzione che prevedono di realizzare un grande spazio dedicato alla cultura del buon cibo nel palazzo che ha ospitato la storica libreria Marzocco e poi la libreria Martelli, chiusa nel 2010.

“Un’operazione di grande respiro, che farà rivivere al meglio un luogo molto amato dai fiorentini e diventerà polo di attrazione e riqualificazione per l’intera strada” spiega l’assessore Meucci. Infatti il progetto prevede il recupero non solo dei locali già destinati a libreria, ma anche di quelli al secondo piano (sempre con accesso da via Martelli) e di altri al pianterreno (con accesso da via Ricasoli). “L’obiettivo è dedicare la sede fiorentina di “Eataly” al Rinascimento – continua l’assessore - con particolare attenzione alla didattica in materia di biodiversità agroalimentare, prodotti tipici locali ed alimentazione: ci saranno una scuola di cucina e uno spazio per una grande libreria tematica, sia per vendita che per la consultazione, che recupererà la storica funzione dell’edificio.

Senza dimenticare, altro aspetto fondamentale della proposta, che si prevede di creare da 60 a 100 nuovi posti di lavoro”. Il format di “Eataly”, che ha 9 punti vendita in Italia, oltre che in Usa e in Giappone, sarà appositamente sviluppato in modo da garantire il rispetto della disciplina di tutela (prevista dal Piano regolatore) negli spazi che ospitavano la libreria, dove la funzione commerciale non potrà superare il 30% della superficie. Quindi il progetto vuole integrare la somministrazione con un insieme di funzioni di carattere formativo e divulgativo, articolate in percorsi e spazi dedicati alla didattica, alla degustazione ed alla lettura sul tema della cultura enogastronomica italiana, fiorentina e toscana.

In particolare, si prevedono al piano terra e primo piano, zone di ristorazione dedicate ai diversi prodotti, accompagnate dalla libreria diffusa e da zone riservate alle produzioni tipiche toscane (dolci, olio extra-vergine, pane, ortofrutta, salumi e formaggi, carne chianina, vino, birra artigianale), oltre che un laboratorio del pane ed aree di degustazione; mentre al secondo piano ci sarà la scuola di cucina sulle eccellenze culinarie (con corsi anche in lingua straniera), aperta anche ad ospitare la didattica per le scuole con sale riunioni per piccoli gruppi, spazi di biblioteca e per degustazioni.

L’offerta sarà rivolta gratuitamente sia ai cittadini sia ai produttori d'eccellenza locali, con corsi-laboratorio gratuiti di educazione alimentare sia per le scuole (sui prodotti stagionali, le lavorazioni tipiche, la filiera corta) sia per i pensionati (in particolare su ingredienti ‘poveri’); sono previsti inoltre anche la promozione di prodotti tipici regionali, coinvolgendo i produttori d'eccellenza locali e il coordinamento con le manifestazioni culturali e locali per eventi a tema. Per garantire il rispetto della disciplina di tutela sarà siglata una convenzione che, insieme alla delibera, dovrà essere approvata dal consiglio comunale.

Dopo l’esame delle commissioni, il provvedimento approderà al voto dell’aula “e il nostro auspicio – conclude l’assessore Meucci – è che ‘Eataly’ possa aprire il suo polo fiorentino entro l’estate”. Le commissioni Urbanistica, Cultura e Sviluppo economico hanno approfondito e apprezzato il progetto di Eataly che prevede una serie di funzioni di interesse pubblico e culturale e che saranno utili alla riqualificazione dei luoghi e del contesto urbano di riferimento, nonché allo sviluppo economico del territorio.

I presidenti Mirko Dormentoni (urbanistica), Leonardo Bieber (cultura) e Andrea Borselli (sviluppo economico) hanno spiegato che durante la la discussione “è nata l'esigenza di apportare una modifica migliorativa alla delibera per quanto riguarda gli aspetti occupazionali dell'operazione e in particolare il riassorbimento dei librai della Martelli che possono rientrare tra le professionalità richieste”. A tal fine è stato elaborato ed approvato uno specifico emendamento che va ad integrare la parte dispositiva della delibera".

“In questo modo – spiegano Dormentoni, Bieber e Borselli- impegniamo l'amministrazione a "richiedere al soggetto proponente, nell'ambito del progetto di rifunzionalizzazione che prevede di occupare da un minimo di 60 addetti fino ad oltre 100, di mantenere l'occupazione preesistente nell'ambito del personale che verrà assunto per lo svolgimento delle attività previste"

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