Il cibo e le bevande di qualità per 16 giorni saranno protagonisti di mercati, degustazioni, incontri, food-show, spettacoli, itinerari del gusto e aperitivi che saranno ospitati in locali, ristoranti, piazze e palazzi storici: dal 3 al 18 novembre Firenze ospiterà la terza edizione della Biennale enogastronomica fiorentina, ideata e organizzata da Confesercenti Firenze e Studio Umami, con la direzione artistica del giornalista e critico enogastronomico Leonardo Romanelli, il contributo della Camera di commercio di Firenze e il patrocinio di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.
La kermesse, che farà di Firenze un punto di incontro dedicato ai sapori ed ai saperi enogastronomici, è stata presentata oggi a Palazzo Vecchio da Leonardo Romanelli, dagli assessori comunali alla cultura e al turismo Sergio Givone e Cristina Giachi, dall’assessore allo sviluppo economico della Provincia di Firenze Giacomo Billi, da Gerri Martinuzzi della Camera di Commercio e dal presidente provinciale di Confesercenti Firenze Nico Gronchi. “In anni di miseria, in cui il cibo era un bisogno primario largamente insoddisfatto da parte della popolazione - ha detto l’assessore Givone -, i filosofi sostenevano la tesi che l’uomo è quello che mangia.
Era una tesi importante che nascondeva una questione importante di giustizia e di equa distribuzione delle risorse. Oggi che i tempi sono cambiati succede qualcosa di analogo, anche se a parti invertite: non si tratta più di riportare l’uomo alla naturalità, ma di portare ciò che è naturale all’uomo, cioè riconoscere il valore simbolico del cibo, riconoscere quanto di umano c’è in ciò che mangiamo”. “Mostrare, esibire ed invitare qualcuno a confrontarsi con dell’olio e del vino - ha aggiunto - è come invitare qualcuno a confrontarsi con la sua storia e con i valori nei quali crede.
La vostra promozione dei prodotti enogastronomici ha un valore politico nel senso altro termine: non si tratta solo di riconoscere certe qualità organolettica dei prodotti, ma delle qualità umane e storiche ben più alte e di ritrovare quei valori simbolici che permettono a questi prodotti di valere come delle forze che fecondano la nostra vita”. “Riconoscere la qualità organolettica di un prodotto - conclude Givone - significa rispecchiarsi in esso e ritrovarci quanto di più prezioso e umano noi abbiamo”. “Il cibo racconta una delle nostre identità - ha detto l’assessore Cristina Giachi - anche sotto il profilo dell’accoglienza e della cura perché il cibo non è solo prodotto, ma anche offerto, preparato”.
“Il fatto che quest’anno alcuni eventi si tengano nell’ex oratorio dell’ex tribunale di San Firenze - ha continuato - dà l’idea di come la città riesca a ri-raccontarsi e a comunicare la sua identità allo stesso tempo tradizionale e mutevole, cambiando la destinazione di alcuni edifici. Il fatto che luoghi come il complesso di San Firenze vivano di vita nuova è il segno che Firenze è una città viva che non smette di pensare il proprio passato, ma allo stesso tempo guarda al futuro, cercando di costruire nuova storia, la storia del futuro, su una antica già molto importante”. Con la Biennale edizione 2012 aprirà per la prima volta le porte al pubblico un nuovo spazio destinato a importanti manifestazioni culturali: l’ex tribunale in piazza San Firenze.
Il Complesso di San Firenze diventerà la casa della Biennale dove si alterneranno incontri, degustazioni, show cooking e dibattiti. Per l’intera durata dell’evento, i ristoratori fiorentini aderiranno all’iniziativa “Un piatto tipico al ristorante”, con la quale proporranno nei loro menù alcuni piatti della tradizione, preparazioni in certi casi ormai introvabili, per un tuffo nella più autentica cultura gastronomica gigliata. La Biennale aprirà i battenti sabato con l’iniziativa “Lambrusco un piacere effervescente”: si tratta di una degustazione aperta al pubblico con banchi di assaggio accompagnati da specialità della gastronomia emiliana, un tributo ad una Regione ricca di cultura enogastronomica. Altre due grandi degustazioni guidate impreziosiranno il calendario della manifestazione: una dedicata al Brunello (“Il Brunello si racconta” alla Casa della Biennale, martedì 13 novembre) e una a vecchie annate da vendemmie difficili di affermate e storiche aziende toscane (“La storia nel bicchiere” sempre alla Casa della Biennale ma giovedì 15). Banchi di assaggio per la degustazione “God Save The Wine: the great wine capitals”, saranno invece allestiti martedì 6 al Bernini Palace Hotel in piazza San Firenze: questo appuntamento di respiro internazionale consentirà di assaggiare vini dalle nove capitali mondiali del vino. Con l’iniziativa “Il gelato della Biennale”, alla sua seconda edizione, verranno coinvolti diversi maestri gelatieri/pasticceri fiorentini che nei loro esercizi proporranno, per l’intera manifestazione ed oltre, “Il Gelato/Dolce della Biennale”, la nuova creazione realizzata appositamente per la rassegna con un prodotto di stagione.
Sempre il gelato sarà protagonista, mercoledì 7 novembre, dell’appuntamento alla Casa della Biennale “Utopia di un’idea: il gelato a cena” originale evento organizzato in collaborazione con l’associazione Gelatai in piazza, che raccoglie gli artigiani del gelato fiorentini autori del Gusto Biennale. Tra i grandi eventi “Fermento Birra show”, che accenderà i riflettori, per due giorni, sulla buona birra italiana protagonista assoluta di uno spettacolo scandito da degustazioni, incontri, food e cooking show e serate nei principali locali della città gigliata; il “Il Mercato dei sapori e dei mestieri”: da venerdì 9 a domenica 11 novembre, un variegato mercato coinvolgerà due delle piazze più belle del centro storico fiorentino (Repubblica e Strozzi), proponendo una selezione di eccellenze enogastronomiche ed artigiane della tradizione toscana e non; “Dolci tentazioni” riunirà dolcezze vinicole e gastronomiche alla Casa della Biennale (giovedì 8 novembre); un’appendice realizzata ad hoc del “Florence Wine Event” si terrà sabato 10 e domenica 11 novembre: è uno degli eventi vinicoli più rinomati del panorama fiorentino, con focus sulle produzione biologiche del territorio; “DeGustiBooks” si terrà sabato 10 e domenica 11 novembre e propone un abbinamento tra buon cibo, buon vino e libri di qualità; “Olio che passione” (domenica 18 novembre), con eventi dedicati all’olio novo presso diverse aziende del comprensorio fiorentino. Con “La staffetta del gusto” (domenica 4 novembre) si andrà alla scoperta della storia dei locali fiorentini e dei produttori enogastronomici toscani grazie ad un tour guidato dalla giornalista Roberta Perna con i vini dell’azienda Querceto di Castellina, mentre con l’appuntamento “Firenze tra tavola e storia” (domenica 11 novembre) si potrà partecipare ad un insolito percorso a piedi con tappe presso statue, lapidi e iscrizioni che ricordano personaggi legati alla cultura della buona tavola, accompagnate da letture e aneddoti.
Il “Pranzo di Solidarietà” (lunedì 12 novembre), in collaborazione con la Caritas di Firenze, sarà un piccolo omaggio ai senza tetto ai quali sarà dedicato un pranzo speciale a cura dei ragazzi dell’Istituto alberghiero IPSSAR Buontalenti di Firenze. Martedì 6 novembre, invece, sempre alla Casa della Biennale, l’associazione inVite (www.in-vite.it) e le aziende partecipanti al progetto, presenteranno un nuovo corso di formazione, in vigna e in aula, con la collaborazione di Cescot Firenze srl, agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, per diventare conoscitori di vino con la docenza di vignaioli, agronomi, enologi ed esperti di settore. La Biennale si concluderà ufficialmente al pubblico domenica 18 novembre con i due eventi “Fermento Birra Show” e “Olio che passione!”, mentre il giorno seguente (lunedì 19) presso la casa della Biennale si terrà “Firenze nel piatto, un tributo ad alcuni prodotti tipici della tradizione fiorentina, con alcuni alunni dell’Istituto alberghiero Buontalenti, che proporranno un piatto realizzato con alcune tipicità locali.
Le preparazioni saranno giudicate da una giuria di giornalisti enogastronomici ed esperti. Nel corso dell’appuntamento si svolgerà la consegna ai ristoratori che hanno preso parte alla Biennale di una targa ricordo da parte dei rappresentanti degli enti organizzatori. L’evento sarà riservato a stampa e ristoratori.