Alle 4, 53 una scossa di magnitudo 3,4 è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia nella zona dell'appennino forlivese a 9,1 km di profondità. L'epicentro è situato in localita Crespino del Lamone (Marradi) nei pressi di Palazzuolo sul Senio. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Operativa di Protezione Civile della provincia di Firenze non si segnalano danni a persone o cose. Una scossa molto forte, avvertita distintamente dalla popolazione, con diverse persone impaurite che sono scese per strada e segnalazioni al 115 dei Vigili del Fuoco, alla Protezione civile e ai carabinieri: “E’ stata una scossa di terremoto forte, è stata breve ma l’abbiamo sentita molto bene - sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -.
Subito dopo, ho attivato la sala operativa comunale e volontari dei Vigili del Fuoco e di Protezione civile di Marradi sono usciti per svolgere perlustrazioni e sopralluoghi - precisa il sindaco Bassetti -, in particolare nella frazione di Crespino, dove è stato registrato l’epicentro del terremoto. Tanto spavento tra la popolazione - aggiunge - ma fortunatamente non ci sono danni. Adesso con l’ufficio tecnico comunale stiamo svolgendo verifiche sugli edifici, a partire dalle scuole”. La scossa è stata avvertita distintamente nelle zone vicine dell’Alto Mugello, come Palazzuolo sul Senio, e nel resto del Mugello.
Ed è stata commentata in tempo reale sui social network. Alle 3,48 del 3 marzo è stata registrata sull’Appennino una scossa di magnitudo 3,1 ad una profondità di 11,5 km, che ha interessato anche Firenzuola. I tecnici del comune di Palazzuolo Sul Senio fin dalle prime ore della giornata di lunedì hanno verificato le condizioni degli immobili pubblici quali la scuola materna, la scuola primaria, la residenza sanitaria assistita e gli uffici comunali rilevando l’assenza di lesioni o problemi strutturali.
«L’Appennino - afferma il sindaco, Cristian Menghetti - si sta muovendo, lo dimostrano gli studi dell’Ingv, per cui la placca Adriatica si sta spostando verso nord-est alla velocità di 4 mm l’anno. Gli eventi sismici non devono però destare scalpore. La nostra zona è conosciuta per l’elevato rischio sismico e gli edifici vengono obbligatoriamente costruiti con tecniche antisismiche». Per questo il primo cittadino palazzuolese ricorda come «in stretta collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile della Provincia di Firenze abbiamo avviato un percorso focalizzato sui possibili eventi sismici, che si è concretizzata lo scorso anno con l’avvio di un progetto specifico di “Autosoccorso in Appennino".
Si tratta - prosegue Menghetti - in un sistema di organizzazione in ambito montano per far fronte e reagire con preparazione ad eventi imprevedibili». Sullo stato dell'arte del patrimonio immobiliare comunale ad uso pubblico il Sindaco evidenzia come «abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione delle relazioni tecniche che palesavano gravi criticità strutturali degli immobili che ospitano la scuola materna e le scuole primarie. Per questo ci siamo impegnati fin da subito per reperire le risorse necessarie all’adeguamento e miglioramento di queste strutture strategiche.
Ad oggi, l’immobile che ospita l’asilo nido e la scuola materna, è stato consolidato attraverso tecniche di ingegneria antisismica durante i lavori terminati nel corso dell’estate scorsa che ha visto la realizzazione di un Ciaf grazie a risorse regionali per circa 220.000 euro e comunali per circa 60.000 per un totale di 280.000 euro. Mentre l’edificio che ospita le scuole primarie - prosegue Menghetti - è in corso di adeguamento antisismico ed impiantistico grazie a risorse regionali per 370.000 euro e mutuo comunale per 180.000 euro per un totale di 550.000 euro».
Infine per Menghetti «avremo potuto sottovalutare il problema della sismicità e destinare le poche risorse di cofinanziamento comunale al rifacimento di qualche opera pubblica ben più visibile come ad esempio un marciapiede, ma abbiamo dato delle priorità ed al termine di questo mandato amministrativo consegneremo al paese degli spazi sicuri e adeguati ad ospitare i nostri bambini e ragazzi, così da tutelare e proteggere quanto di più prezioso abbiamo».