L’allarme sismico di venerdì 31 gennaio in Garfagnana e Media Valle del Serchio, in provincia di Lucca, è stata al centro di una riunione che si è tenuta in Regione Toscana – convocata dal responsabile della Protezione Civile regionale Antonino Melara – con amministratori locali, dirigenti di Prefetture, esponenti dei vigili del fuoco e del volontariato, tecnici dei territori più direttamente coinvolti nelle recenti vicende sismiche, ovvero le province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia.
L’incontro è servito per un primo confronto che ha finito, inevitabilmente, per concentrarsi sulla comunicazione giunta da Roma, che ha fatto trascorrere fuori casa, a migliaia di persone, la notte fra il 31 gennaio e il primo febbraio. “L’incontro è stato sicuramente utile per affrontare tutti gli aspetti legati a emergenze come quella della scorsa settimana e per programmare al meglio gli interventi futuri – è il commento di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana e sindaco di Fabbriche di Vallico, fra i partecipanti alla riunione – Resta il fatto che è la prima volta che si assiste ad un allarme preventivo relativamente a un possibile terremoto, evento di fronte al quale i sindaci non hanno potuto far altro che informare i cittadini e metterli nelle condizioni di trascorrere una notte lontani dalle proprie abitazioni.
Certo, ci siamo trovati di fronte una situazione più grande di noi e ad affrontarla da soli. Solo lo spirito di sacrificio di tutti ci ha permesso di gestirla al meglio. L’auspicio per il futuro – conclude Giurlani - è che i sindaci non siano lasciati da soli: servono parole certe sia sui rischi che si possono correre sia sugli interventi che si ritiene di dover adottare per ridurre al massimo i pericoli per la popolazione”.