"Capita di leggere o di sentire che l'edificio scolastico del luogo, dove è caduto un pezzo di intonaco dal soffitto, non aveva l'agibilità, e giù tutti a gridare allo scandalo - è l'intervento di CGIL sul tema della sicurezza scolastica che investe anche la problematica relativa alla perdita di commissioni da parte delle imprese edili sul territorio locale. Lo scandalo è vero, giustificato, riguarda decine e decine di edifici scolastici nella nostra regione. Si da il caso, infatti, che il 60% dei 2650 edifici scolastici necessitano di interventi di messa a norma degli impianti elettrici piuttosto che delle uscite di emergenza, di adeguamenti strutturali piuttosto che di quelli necessari per rispettare le norme antisismiche". "A proposito di terremoto ricordiamo che in seguito all'ultimo che ha interessato la Toscana, due edifici scolastici sono stati abbandonati e non più riaperti.
Uno dei due deve essere abbattuto e ricostruito ex novo, l'altro quasi. Intervenire è necessario ed urgente, occorrono risorse, molte risorse ancora da trovare. Detto questo dobbiamo dire che un po' di queste risorse sono già disponibili, andrebbero spese bene e rapidamente per rendere più sicure le scuole dei nostri figli e allo stesso tempo creare un po' di lavoro per far ripartire un settore, quello delle costruzioni, colpito in maniera drammatica dalla crisi. Delle necessità urgenti nell'edilizia scolastica in Toscana, affronteremo presto il tema delle risorse che ci sono e degli interventi che si possono e si devono fare"