Si chiama Tares, sostituisce e integra la Tarsu, è una nuova imposta comunale che rischia di gravare pesantemente sul già difficile bilancio delle famiglie italiane, gravate da una pressione fiscale altissima. “Il posticipo del pagamento a luglio è parsa una misura inevitabile per non gravare sin da subito sui contribuenti – è l’analisi di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – Sono troppe le scadenze fiscali che gravano sui cittadini, che non ce la fanno più a sostenerne il peso.
Ben venga dunque il rinvio del pagamento almeno della Tares”. Ciò detto Giurlani sa, nel suo ruolo di sindaco, le difficoltà alle quali vanno incontro i comuni: “Certo lo slittamento pone un problema di liquidità ai Comuni, chiamati a loro volta a far quadrare bilanci nel rispetto dei vincoli del Patto di stabilità, una vera e propria missione impossibile – sottolinea ancora Giurlani -. Credo che per evitare di aggravare le famiglie oltre il sopportabile e non mettere i Comuni nell’impossibilità di far quadrare i conti, e pagare i propri creditori, serva un quadro generale di riordino della materia fiscale.
Solo così si potrà uscire da questo vero e proprio vicolo cieco”.