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Aeroporti di Firenze e Pisa: si profila una holding a maggioranza pubblica

Incaricato un advisor per valutare la congruità del 'matrimonio' tra le due società. Intanto i pisani contestano il collegamento su rotaia da € 82 milioni tra lo scalo aereo e la stazione Centrale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2013 20:44

Pisa ora accellera per la fusione con Firenze e dice sì a una fusione tra le due società che gestiscono gli aeroporti del Galilei e del Vespucci. Ieri in Consiglio Comunale il sindaco di Pisa Filippeschi ha dato lettura della bocciatura in sede di conferenza Stato-Regione del Piano Aeroportuale licenziato dal Ministro uscente Passera. Sarà il nuovo Governo a decidere il futuro dei due aeroporti toscani. Intanto è stato incaricato un advisor a stabilire la congruità della fusione delle due holding, fusione che da più parti si ritiene indispensabile e preliminare all'allungamento della pista di Peretola.

Sulla fisionomia degli assetti societari che gestiscono gli aeroporti si era pronunciato lo stesso Passera proprio nel nuovo Piano Aeroportuale e diceva chiaramente che era auspicabile la progressiva uscita del pubblcio dal capitale sociale favorendo invece l'ingresso dei privati. Praticamente un indirizzo opposto alle intenzioni e ai propositi dell'amministratore delegato di Sat, Gina Giani e dello stesso Enrico Rossi. Proprio ieri la Giani ha dichiarato che l'obiettivo verso cui si tende è "realizzare una holding di soci pubblici capace di controllare gli aeroporti di Pisa e Firenze" anche dal punto di vista della concorrenza che potrebbe venire a crearsi tra i due scali.

Intanto la discussione sulla variante al Pit che consentirebbe di aprire il cantiere di Peretola è stata rimandatada Rossi, non senza polemiche, a dopo le elezioni. "La holding sull'aeroporto si faccia ma non sotto ricatto": è il commento di Alessio Bonciani, deputato dell'Udc e candidato alla Camera. "Vorrei ricordare che si parla dell'aeroporto di Peretola quotato in borsa, da cui gli enti pubblici sono già usciti cedendo le quote. Non si può oggi tornare indietro facendo un carrozzone - spiega Bonciani - e creando una società pubblica controllata da Regione, Province e Comuni in perfetto stile Mps.

Inoltre - aggiunge Bonciani - sono inaccettabili e ci preoccupano le dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'aeroporto di Pisa, avallate dal presidente della Regione Enrico Rossi, che chiedono di fare la holding prima della nuova pista di Peretola, che invece va realizzata subito. Non vogliamo che si crei un nuovo soggetto condizionato dagli enti pubblici - conclude Bonciani - ma un soggetto dinamico. I rapporti fra i due aeroporti in futuro non dovranno più essere decisi a tavolino nelle stanze della politica ma saranno le regole del mercato a regolarli".

Ma nella discussione tra holding prima o dopo della pista, assetto societario a maggioranza pubblica o privata, c'è anche chi quella pista a Peretola non la vuole affatto. Per Legambiente infatti l'ampliamento "segnerebbe fatalmente la fine del Parco della Piana". "In una stagione in cui i tagli governativi hanno minacciato e continuano a minacciare di azzerare il Trasporto Pubblico Locale toscano, e in particolare quello ferroviario, - dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana - dobbiamo avere il coraggio di esigere un cambio radicale di strategia.

L'inquinamento atmosferico e acustico dei nostri principali centri urbani, è strettamente connesso con l'insostenibilità del loro modello trasportistico. Alla Regione Toscana chiediamo di uscire dalla logica emergenziale del cosiddetto “gap infrastrutturale” da colmare e di concentrarsi, invece, tout court su un nuovo modello trasportistico”. Puntare al trasporto su ferro è secondo Legambiente la soluzione, "la cura, dolce e sostenibile". Intanto all’aeroporto di Pisa domenica 10 febbraio, alle ore 10.30, manifestazione sino alla stazione di Pisa Centrale con il treno regionale 23452 delle 10.48 e ritorno all’aeroporto a piedi, per dimostrare l’inutilità del People Mover.

"Dimostreremo quanto è inutile il People Mover e quanto sia, dunque, sbagliato spendere 82 milioni di euro poiché il collegamento su rotaia tra l'aeroporto e la stazione di Pisa Centrale esiste già -spiega Diego Petrucci (candidato sindaco per la lista civica "NOI Adesso Pis@)- La nostra proposta alternativa è quella di potenziare i collegamenti veloci con Firenze, in modo da far sì che l'aeroporto di Pisa divenga l'aeroporto di tutta la Toscana, e di potenziare anche quelli con le stazioni di Pisa Centrale e di Pisa San Rossore.

Pensiamo, infatti, di prevedere la costruzione di un moderno ed efficiente Palazzo dei Congressi nella zona del Santa Chiara. Questo sarebbe appunto raggiungibile sia dall'aeroporto sia dalla stazione di Pisa Centrale a mezzo di rotaia, con l'utilizzo della stazione di Pisa San Rossore, che dista qualche centinaio di metri dall'area del Santa Chiara". F.D.

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