Maggio Musicale e dipendenti comunali di Palazzo Vecchio: questi i temi affrontati da Matteo Renzi in sede di consiglio comunale. Argomenti entrambi che hanno suscitato polemiche e ripetute proteste. Sulla questione del Maggio: otto i licenziamenti già firmati e che ora conferma Renzi, potrebbero essere ritirati. Il commissariamento del teatro invece è ormai cosa certa: si attende di sapere solo il nome del commissario. Sulla vicenda dei dipendenti comunali e del contratto integrativo che avrebbe secondo la Corte dei Conti causato un danno erariale al Comune per circa 50 milioni di euro in 12 anni, la procura ha notificato 'l’invito a dedurre’' per i rappresentanti sindacali e per i dirigenti comunali che quell’integrativo hanno firmato e poi via via confermato.
L’Amministrazione Renzi ha così firmato una determinazione dirigenziale in base alla quale da febbraio verranno tolti fino a 100 euro al mese agli oltre 300 dipendenti ai quali già da ottobre 2012 erano state sospese le indennità. Oggi la novità: Renzi ha deciso di assumere su di sé la delega del personale, destituendo così l’assessore Elisabetta Meucci. “Strumentalizzazione politica ” è stata la parola più usata da Renzi che ha citato il convegno della camera del lavoro organizzato dalla Cgil e il mancato invito al Comune per aver firmato i 26 licenziamenti (poi diventati 8 ); “Non avrebbero dovuto invitare nemmeno la Regione, la Provincia, e neppure la Cisl dal momento che quell’accordo l’abbiamo firmato tutti.
Il Maggio – ha continuato Renzi- è la realtà tra le Fondazioni liriche in cui si lavora meno, con troppo personale e che ha il debito peggiore; tutto ciò dipende da decisioni prese non da questa amministrazione”. Poi rivolgendosi all’opposizione e anche alla maggioranza che nella seduta scorsa ha presentato un ordine del giorno contro la decisione dei licenziamenti. “Perché di questi temi si parla solo oggi? Mi viene in mente De Andrè Anche: ' il nostro Maggio ha fatto a meno del vostro coraggio'.
Sull’ipotesi ormai certa dell’arrivo di un commissario ha dichiarato: “Il Commissariamento può essere un’opportunità, purché non si faccia come in passato che una volta compiuto lo sforzo di risanamento poi si riprende tutto come al solito perché tanto alla fine comunque paga Pantalone''. Sui licenziamenti invece ha annunciato un tavolo tra le parti alle 19 di questa sera: “Se esistono le condizioni per evitare gli 8 licenziamenti siamo disponibili”. La seconda parte dell’intervento invece è stata dedicata ai dipedenti comunali: “Noi non abbiamo creato questa situazione” Renzi lo ripete tre volte ricordando che la vicenda è vecchia di almeno 12 anni e che la denuncia che ha messo in moto tutto il procedimento fino all’obiezione della Corte dei Conti è partita dall’onorevole del Pdl Gabriele Toccafondi; poi le novità a partire da domani: “Assumo la delega al personale per dare una risposta a questo problema".
Quindi le nomine: alla carica di direttore generale del personale Renzi piazzaAntonella Mansione, già comandante della Polizia Municiapale, destituendo di fatto Elisabetta Meucci succeduta all’incarico all’assessore Stefania Saccardi; alla poltrona di direttore generale vicario Giacomo Parenti. “Il primo impegno per il direttore generale sarà da subito l’individuazione di un percorso giuridico che verifichi la possibilità di sospendere le parti variabili del contratto.
Noi come forza politica ci mettiamo tutta la nostra credibilità e chiarezza di informazioni”. La parola ora passa ai sindacati. Fi.DAmi