Ieri la notizia che la Procura di Grosseto al termine delle indagini sulla tragedia del Giglio e del naufragio di un anno fa della nave da crociera Costa Concordia ha messo sotto inchiesta non solo il comandante Francesco Schettino insieme ad altre 9 persone tra membri dell'equipaggio e responsabili dell'unità di crisi ma anche la compagnia di navigazione Costa Crociere per ''inadempienze amministrative'', se le accuse dovessero essere confermate la Costa dovrà pagare una multa piuttosto salata.
Confconsumatori all'indomani della notizia: "Dal momento che l’inchiesta è ormai alla conclusione Confconsumatori ricorda a tutti gli interessati che alla udienza preliminare (che si presume venga fissata entro pochi mesi) i naufraghi potranno costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni patrimoniali, morali, da vacanza rovinata e quanto altro". La stessa Confconsumatori conferma che si costituirà, in proprio, parte civile nel processo perché "la portata dei reati commessi è di natura generale". "Confconsumatori, da sempre fiduciosa nell’opera della Magistratura per fare piena luce su quanto avvenne la notte del naufragio, - prosegue la nota- ritiene che la decisione della Procura abbia confortato la propria scelta di non sottoscrivere, lo scorso anno, un prematuro accordo per risarcire i danneggiati.
É infatti necessario che si faccia chiarezza sulle responsabilità per determinare le colpe, oltre che la verità storica, prima di parlare di risarcimento. Per informazioni è possibile contattare la sede di Grosseto al numero 328/7958074 e la sede nazionale al numero 0521/231846 o all’indirizzo segreteria@confconsumatori.it. Costa Crociere intanto preso atto dell' indagine condotta dalla Magistratura circa possibili violazioni della Legge 231 da parte della Società in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
Costa Crociere - si dichiara "fiduciosa di poter dimostrare la piena conformita' del proprio operato alle leggi in vigore e rinnova la propria totale fiducia nella Magistratura''