Firenze- Il 2012 si è appena concluso, dati alla mano si fanno due conti e sono sicuramente quelli relativi alla crisi lavorativa ad essere i più allarmanti. Aumentano i cassintegrati per un monte di ore che raggiunge quota 54 milioni riportandoci ai livelli del 2010, l'anno peggiore di sempre. Lucca con +118%, Livorno con + 67,86% e Siena con + 33,69% sono le province peggiori che confermano il dato tendenziale degli ultimi 3 mesi. La cassa straordinaria e quella in deroga pesano ormai per i 4/5 del totale. Ciò preoccupa alla luce delle riduzioni delle risorse per la cassa in deroga e per la crisi strutturale che contraddistingue le imprese beneficiarie della cassa straordinaria. I macro settori più in difficoltà continuano ad essere l'industria con un aumento del 14,56% sul 2011, il commercio +52,91, l'artigianato + 12,45%. Secondo Daniele Quiriconi, responsabile del mercato del lavoro per la segreteria della CGIL Toscana, “i numeri imponenti del ricorso alla cassa integrazione sottolineano, se ce ne fosse bisogno, la necessità di rinviare l'entrata in vigore di una riforma come quella degli ammortizzatori sociali, varata in piena crisi.
Al prossimo Governo, spetterà di dimostrare una maggiore aderenza ai processi reali della società. La crescita esponenziale degli iscritti alle liste di mobilità, la cui copertura andrà progressivamente a ridursi, espongono infatti anche la nostra regione, al rischio di una grave crisi sociale.” Dopo appena un giorno dall'annuncio delle decisione del Tribunale di Firenze che ha deciso per il fallimento della Ginori, la rinomata fabbrica di porcellana con sede a Sesto Fiorentino, ieri la notizia della crisi dell'industria fiorentina IntekKme di Vincenzo Manes (ex Smi) , leader nella produzione del rame, che a fronte di un pesante calo del fatturato ha in previsione di annunciare 300 esuberi, 200 dei quali in Toscana.
A lanciare l'allarme è stata la Cgil, l'azienda invece non ha ancora ufficializzato i licenziamenti. Sorte analoga alla Ginori si profila all'orizzonte per la Shelbox, l'azienda di Castel Fiorentino leader nazionale nella fabbricazione di case mobili e prefabbricati, a rischio fallimento: altri 157 lavoratori rischiano di vedere saltare l’accordo di concordato per inadempienze. Sulla situazione dell’azienda dopo la riunione al tavolo dell’unità di crisi che si è tenuta ieri mattina in Provincia è intervenuto il sindaco di Giovanni Occhipinti: "è assolutamente necessario, di concerto con tutte le forze economiche, sociali e le istituzioni che sono presenti nell’Empolese Valdelsa, impegnarsi a fondo per salvaguardare la continuità dell’attività produttiva dell’azienda, attraverso una verifica di tutte le alternative e delle possibilità che ci sono, compresa quella della ricerca di potenziali acquirenti, che come istituzioni abbiamo il dovere di incoraggiare e agevolare con tutti gli strumenti a nostra disposizione.” Altro capitolo è quello degli esodati.
"Il nuovo Esecutivo, qualsiasi esso sia, risolva il problema degli esodati" dichiara l’eurodeputato dell’Eld, Claudio Morganti, in particolare fa un appello "a tutti i parlamentari toscani che andranno a Roma", chiedendo "di porre particolarmente attenzione alle migliaia di famiglie che ancora oggi si trovano nel limbo e senza alcuna certezza di ottenere la pensione. Infatti, la genialità del Ministro Fornero, la quale oggi conferma di non sapere ancora il numero esatto degli esodati, ha cancellato con un colpo di spugna anni di lavoro e contributi, umiliando e colpendo nella dignità persone che avevano lavorato per anni, lasciandoli, oltretutto, senza alcuna fonte di sostentamento.
Oggi più che mai, vista la situazione economica, è necessario agevolare la nostra gente, i pensionati e le persone in difficoltà". Buone notizie invece per i dipendenti della Falaschi: verranno riassunti. Sarà la nuova azienda, la Tiemme Bybus, in servizio dal 7 gennaio, a riassorbire i lavoratori dopo la risoluzione consensuale della ditta Falaschi con l’Unione dei Comuni. I Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa sono infatti riusciti nell’intento di far riassumere da una nuova azienda i dipendenti della Falaschi, la ditta che, versando in gravi difficoltà economiche, non pagava i propri autisti e da mesi svolgeva il servizio in maniera non soddisfacente tanto da arrivare lo scorso 21 dicembre alla risoluzione consensuale del contratto con l’Unione dei Comuni.
Grazie all’impegno delle amministrazioni comunali gli autisti sono stati riassunti dalla Tiemme Bybus, l’associazione temporanea di impresa entrata in servizio dal 7 gennaio, individuata dall’Unione comunale come nuovo soggetto cui affidare il trasporto scolastico sul territorio di Barberino e Tavarnelle. Dopo la risoluzione consensuale del contratto con la Falaschi, avvenuta in pieno clima natalizio, l’Unione dei Comuni in poco più di una settimana ha attivato tutte le procedure necessarie, sotto il profilo amministrativo e operativo, all’individuazione della nuova azienda cui assegnare il servizio fino alla chiusura della stagione scolastica e nel rispetto del decorso naturale del contratto precedente.
“E’ un risultato di cui siamo ampiamente orgogliosi – sono le parole dei sindaci di Barberino e Tavarnelle - tenendo presente che il nostro primo obiettivo era quella di portare i bambini a scuola e garantire loro un servizio all’altezza delle esigenze delle nostre comunità, ci siamo adoperati per concludere nel modo migliore la vicenda Falaschi sul piano formale ed economico e abbiamo mantenuto l’impegno a favore dei lavoratori, già aggravati dagli arretrati non percepiti. Rivolgiamo un sentito ringraziamento all’ufficio Scuola e all’ufficio Legale che hanno mostrato impegno, competenza e ampia disponibilità contribuendo a risolvere la questione nel modo migliore”.