Continua il binomio tra giardinaggio e percorsi di reinserimento sociale dei giovani del Centro di Giustizia Minorile di Firenze. Dopo il successo dell’aiuola biodinamica di piazza Beccaria (realizzata nell’ambito del progetto IPERICO su input dell’Amministrazione comunale), oggi ha preso il via un nuovo progetto di formazione professionale rivolto sempre ai giovani in carico al Centro di Giustizia Minorile. Si tratta del progetto CREI che, nato grazie ad un finanziamento della Provincia di Firenze e con la collaborazione dell’Amministrazione comunale (assessorati al welfare e all’ambiente) e del comprensorio Le Cure, viene realizzato, come è stato per IPERICO, dall’agenzia APAB.
Si tratta di una opportunità unica di supporto al processo di riabilitazione dei giovani a rischio di esclusione sociale che stanno tentando un difficile reinserimento: un percorso formativo di taglio pratico in agricoltura biodinamica, giardinaggio e piccole manutenzioni. L’attività formativa permetterà infatti di acquisire competenze operative immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, non in solo in aziende agricole ma anche nel settore contiguo del giardinaggio. Consentirà ai ragazzi quindi di impiegare il tempo in modo proficuo e di acquisire una chance di recupero di un ruolo attivo e positivo nella società.
Il corso si svolge principalmente nell’area “Pellegrino” di via dei Bruni, dove su un terreno di proprietà del Centro di Giustizia Minorile è stato realizzato un laboratorio agricolo. “Continua il rapporto virtuoso tra ambiente e sociale con il coinvolgimento, questa volta, del carcere minorile per il qualche l’aspetto della formazione e del reinserimento sociale è particolarmente importante – commentano gli assessori all’ambiente Caterina Biti e al welfare Stefania Saccardi –.
Recuperare un ragazzo minorenne è dare una speranza non solo alla persona ma anche alla società”. (mf)