Firenze è piena di turisti, fiorentini si aggirano per le vie e per le piazze con l'occhio puntato sulle vetrine, quelle aperte, a caccia del primo cartello "Saldi". Dai negozi, quelli aperti, fanno capolino commesse in attesa di clienti. "Svendita" oppure "Liquida Tutto" fino a "Cessazione di Attività" non sono gran belle cose da leggere sulle vetrine, soprattutto considerato che son rimaste lì per tutto il 2012 e non sono una prerogativa del periodo dei "saldi". Adesso si cerca l'affare, ma i negozianti cercano clienti. La crisi economica e le manovre governative hanno falcidiato i portafogli delle famiglie.
Solo dal mese di novembre ad oggi i cittadini hanno dilapidato tredicesime e risparmi per acconto tasse (al 30.11), acconto iva (per le aziende e professionisti al 27.12), saldo imu (al 16.12), ultima rata TARSU (al 31.12). Aggiungiamo che in questo periodo ci risultano fatturate scadenze per elettricità, gas, acqua. Servizi i cui costi lievitano ogni anno, soprattutto per quanto concerne l’acqua ed i rifiuti a fronte di servizi statici ed in generale tendenti al ribasso nella mediocrità. Per chi può permettersi ancora di spendere qualcosa si avvicinano i saldi. Ma mai come quest'anno l'opportunità sembra essere doppia, per cliente e venditore. "Per questo motivo la nostra associazione - spiega Confcommercio - segnala alcuni suggerimenti che possono evitare qualche delusione:
1) comprate possibilmente in negozi abituali, sarà più facile accertarsi della convenienza, peraltro nelle città in cui i saldi non sono ancora avviati è opportuno fare un giro nel negozio prima dell’avvio della stagione onde verificare il prezzo del bene che interessa. 2) Conservare lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se vi sono cartelli con dicitura che i capi in svendita non si possono cambiare. 3) E’ obbligatorio esporre nel talloncino il prezzo pieno, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato. 4) Confrontate, anche durante i saldi, i prezzi dei vari esercizi. 5) Verificate che l’etichetta del capo d’abbigliamento contenga la composizione e le istruzioni per la pulizia. 6) La merce a saldo deve essere tenuta fisicamente separata da quella a prezzo pieno. 7) I negozianti sono obbligati ad accettare il pagamento con carte di credito anche con i saldi; in caso di rifiuto non acquistate il bene e segnalate il caso per scritto alla società servizi interbancari e ad un’associazione di consumatori. 8) Il consumatore ha diritto di provare i capi, esclusa la biancheria intima. 9) Attenzione ai saldi superiori al 50% potrebbero nascondere fregature, come ad esempio merce dell’anno passato, il che potrebbe essere ugualmente un buon affare purchè il negozianti informi il cliente. 10) Attenzione poi, non farsi ingannare da false informazioni, la garanzia per vizi e difetti è di due anni secondo il decreto legislativo 24/2002. Si prega di segnalare le anomalie al comando dei Vigili Urbani e ad un’associazione di consumatori. Visto il particolare momento storico ed economico confidiamo che i saldi contribuiscano all’incremento dei ridotti consumi. Per eventuali problematiche gli interessati possono rivolgersi agli sportelli della Confconsumatori in Toscana, i cui indirizzi possono essere reperiti sul sito internet www.confconsumatoritoscana.it"