Acquisti dell'ultimo minuto anche a Firenze dove il traffico risente delle ultime corse ai regali. Macchine vuote, ma in compenso auto in terza fila e strade piene di gente. Massimo Mattei, l'assessore alla Mobilità fiorentina attraversa piazza Beccaria sull'auto di servizio attorno alle 12 e controlla la situazione sui viali cittadini. Doppia e terza fila sono il classico escamotage della vigilia di Natale per "fare un salto" al negozio più vicino e dare un'occhiata ai prezzi. Negozi da "99 cent" e "Tutto a poco" sono intasati, neppure una corsia scorrevole. Se un tempo si guardava agli oggetti da regalare, oggi più che mai si guarda al codice a barre per individuare l'acquisto più economico e vantaggioso per non sfigurare.
La domanda dopo pochi secondi è "Ma gli servirà?" però ormai lo scontrino è battuto. Per pura curiosità socio-demografica sarebbe interessante conoscere la perdita di punti percentuali nella cerchia degli amici meritevoli di un 'pensierino'. La crisi può infatti aver giocato un ruolo determinante nella classifica della simpatia. In strada intanto è il panico tra gli sportelli che non si aprono a causa del parcheggio millimetrico e le buste che non passano dai finestrini. Un Natale 'easy' si direbbe.
In viale Strozzi ad angolo con viale Lavagnini un ragazzo intrattiene le auto ferme al semaforo con uno spettacolo da giocoliere: cinque arance che giostrano in aria, un colpo al cappello che si solleva dall'asfalto ed ecco pronto il cesto delle offerte. I nodi più sensibili reggeranno l'urto della vigilia stressante, ma soprattutto quanto conterà la crisi davanti all'albero spoglio di addobbi e ricco di sentimenti?