Firenze, 7 dicembre 2012- Chi lavora al centralino di un grande ospedale si imbatte in ogni genere di sfogo o richiesta. C´è chi ha l´"ulcera doganale", e chi l´"alluce vago". Chi deve prenotarsi per una "ringhioplastica" e chi vuole solo parlare con un "motorino-laringoiatra". Gli scrittori Alessandro Bini e Bruno Magrini, che conoscono bene ambulatori e ASL, non perdono occasione per ricavare dagli strafalcioni più belli libri esilaranti e spettacoli teatrali di successo. Adesso è la volta di Pronto dottore? Ho un dolore intercostiero (pp.
64, euro 5), divertentissimo libretto che inaugura la collana umoristica «Bischerate» di Sarnus. Come è avvenuto per Good Bye Kareggi!, che i due scrissero nel 2009, i testi di Pronto dottore? stanno già spopolando sui palcoscenici toscani, grazie allo spettacolo Ticket & Tac di Katia Beni e Anna Meacci. Leggendo nomi di malattie improbabili, discussioni paradossali su reparti ospedalieri inesistenti, richieste farsesche ("mio marito deve fare una visita uccellifera..."), oltre che ridere a crepapelle, ci rendiamo conto che il libro non è semplicemente uno "stupidario".
Il lettore, proprio come l´operatore del call center di una ASL, si troverà a cavallo di quel limite che separa la gente comune, specialmente se poco istruita, dal mondo dei medici, fatto di parole incomprensibili e difficoltose. Così, tra equivoci e confessioni imbarazzanti, si svelano storie di varia umanità, a volte tragicomiche ("Sono caduto, ho avuto un´estorsione alla caviglia!"), altre volte più preoccupanti ("Pronto, il dottore dice che in ospedale mi hanno sovradosato!"). Ma tutte con il grande pregio di farci sorridere su questioni che molto spesso ci mettono paura. Gherardo Del Lungo