Domenica 2 dicembre si svolgerà il ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Per votare, occorre portare al seggio il Certificato di elettore del centrosinistra, un documento d'identità e la tessera elettorale. Gli iscritti si recheranno nello stesso seggio in cui hanno votato domenica 25 novembre. Non dovranno essere versati due euro. Al voto saranno ammessi gli elettori in possesso del Certificato di elettore del centro sinistra rilasciato per il primo turno, completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre.
Chi avesse smarrito il certificato, può ottenerne una copia al seggio. Anche gli iscritti on-line che non abbiano completato la registrazione entro la data del 25 novembre alle ore 20.00 potranno ritirare il certificato e versare il contributo direttamente al seggio. Chi non si è registrato entro il 25 novembre per cause indipendenti dalla propria volontà potrà fare richiesta al Coordinamento provinciale, che valuterà la consistenza o meno delle cause e deciderà con voto unanime se ammettere o meno la registrazione all’Albo degli elettori.
Gli elettori che domenica 25 hanno votato nel seggio di residenza ma che domenica 2 si troveranno fuori provincia potranno fare richiesta di voto fuori sede entro la stessa data. La scheda per il ballottaggio delle primarie del Pd comprende il nome ed il cognome dei candidati (quindi Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi), scritti dentro apposito rettangolo. Il voto si esprime tracciando un segno (di norma una X) sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto. Sarà proclamato vincitore, e quindi candidato premier della coalizione del centrosinistra Italia Bene Comune, il candidato che ha ottenuto il maggior numero dei voti validamente espressi. Il Regolamento delle primarie all'art.
14 comma 4 prevedeva in origine solo una dichiarazione dell'impedimento e rinviava poi a una delibera dei Garanti la seclta dei due giorni in cui presentarla. L'articolo 16 del medesimo regolamento prevedeva poi la possibilità per i Garanti di varare solo norme integrative. Correttamente viene poi emanata la delibera 21 che ribadisce il vincolo della sola dichiarazione e precisa i giorni della registrazione. Il sistema era così già perfettamente compiuto. Non vi era bisogno di ulteriori delibere integrative.
"All'improvviso, dopo i risultati del primo turno, la nuova delibera 25 inserisce il controllo delle motivazioni e la decisione all'unanimità del comitato provinciale, modificando le regole e quindi contraddicendo l'art. 14 comam 4 del regolamento, che è la fonte superiore" spiega Stefano Ceccanti, senatore Pd. Ieri sera nel duello Tv Matteo Renzi ha giocato con insistenza la carta della battaglia ai costi della politica durante la sfida tv con Pier Luigi Bersani. E alla fine è stato duello su finanziamento ai partiti e vitalizi: «Dobbiamo rimettere i soldi in tasca al ceto medio» ha detto il sindaco di Firenze «e bisogna cambiare il modello di sviluppo.
Forse noi abbiamo avuto troppo dalla generazione che ci ha preceduti e dobbiamo guardare più al merito»