FIRENZE – Tornano a crescere le adozioni internazionali in Toscana nel 2011 rispetto all’anno precedente. Si conferma invece il trend negativo della disponibilità all’adozione da parte delle coppie, con le domande in diminuzione sia per la nazionale che per l’ internazionale, fatte al Tribunale per i minorenni di Firenze. Cresce il tempo medio di attesa per le coppie, dalla presentazione della domanda all’adozione. Il rapporto definitivo sulle adozioni 2011, curato dal Centro regionale di documentazione su infanzia e adolescenza gestito dall’Istituto degli Innocenti, è ancora in fase di elaborazione ma ci sono già alcuni dati a disposizione. Nel 2011 il Tribunale per i minorenni di Firenze ha ricevuto il più basso numero di domande di adozione (nazionale e internazionale) dal 1999 (anno di avvio del sistema informativo regionale): 578 di cui 357 hanno presentato domanda sia per l’adozione nazionale che internazionale, 185 per la sola nazionale (di cui tuttavia la maggioranza -144 – provenienti da altra regione) e 36 per la sola internazionale.
Rispetto al 2010 la diminuzione raggiunge il 13% (664), mentre rispetto al 2006, anno dove si tocca la punta massima dal 1999 (883), è stata del 34%. L’età media dei richiedenti è invece cresciuta tra il 1999 e il 2011, sia per le donne che per gli uomini: per le prime ha raggiunto la soglia dei 40 anni, per i secondi è rimasta appena al di sotto dei 42. Rispetto al 1999 le coppie che hanno presentato domanda di adozione sono, in media, di tre anni più grandi. Quelle che hanno fatto domanda di adozione nazionale hanno mediamente un’età più alta (42,1 anni per gli uomini e 40,3 anni per le donne).
Nello stesso periodo l’età media all’adozione degli uomini è passata da 41,2 a 44,4 anni, per le donne da 39 a 43,1 con un incremento dell’età media ancora più alto di quanto fatto registrare dalle coppie aspiranti adottive. Anche quella dei bambini è aumentata, rispetto al 2010, di circa un anno: da 5,3 anni a 6,1. Aumenta il tempo medio trascorso dalla data della domanda a quella di adozione, sia per le nazionali che per le internazionali. Nel primo caso da 2,9 anni del 2003 (primo anno con dati a disposizione) si è passati a 3,8, nel secondo dai 2,9 sempre del 2003 si è passati a 4,4.
Rispetto alla provenienza di bambini e ragazzi ancora la Federazione Russa al primo posto. Infine due confronti, uno nazionale e uno provinciale. In base ai dati della Commissione per le adozioni internazionali, nel periodo 2000-2011 i minori stranieri adottati in Italia sono stati 36.117, 4.022 solo nell’ultimo anno. In valore assoluto la Lombardia è in testa: 7.357, un quinto del totale. La Toscana, con 3.191 adozioni, incide per il 9%. Se confrontiamo il dato con la popolazione media residente minorile nel periodo 2000-2011 la Toscana ha il secondo tasso medio annuo più alto tra le Regioni (51 bambini adottati su 100mila 0-17enni residenti), dietro alla Liguria e abbondantemente sopra la media nazionale che si ferma a 30.
A livello provinciale Firenze è prima tra le 110 province italiane, con 58 coppie richiedenti autorizzazione all’ingresso ogni 100mila coppie di 30-59 anni. Anche le altre province toscane, ad eccezione di Massa Carrara (23), hanno tassi molto al di sopra della media nazionale (27). Regione e Tribunale per i minorenni di Firenze rinnovano la collaborazione con un duplice obiettivo: migliorare la tutela dei diritti di minori e adolescenti e sviluppare il sistema informativo regionale, preziosa fonte di informazione per la progettazione e l’adozione degli interventi in materia.
L’assessore al welfare Salvatore Allocca e la presidente del Tribunale Laura Laera hanno firmato stamattina un accordo di collaborazione che ha durata triennale. Alla firma sono intervenuti anche il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Maria Grazia Sestini, e il presidente dell’Istituto degli Innocenti, Alessandra Maggi. É stata anche l’occasione per analizzare i primi dati relativi alle adozioni (nazionali e internazionali) in Toscana. “La firma – ha spiegato l’assessore Allocca – casca alla vigilia di una data importante.
Domani infatti, 20 novembre, è la giornata dedicata alla celebrazione della firma della Convenzione sui diritti del Fanciullo, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. In un momento difficile per le politiche di welfare, caratterizzato dalla drastica riduzione delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali che dal 2009 ad oggi è stato pressochè azzerato, la collaborazione con l’autorità giudiziaria si rivela particolarmente efficace per proseguire nello sforzo congiunto di mantenere gli standard dei servizi sociali e socio sanitari.
É soltanto grazie a questo impegno delle istituzioni, ognuna con i propri ruoli e funzioni, che si potranno costruire quei percorsi di tutela di bambini ed adolescenti indispensabili per garantirne i diritti”. “Il Tribunale per i minorenni di Firenze – ha detto la presidente Laura Laera – esprime la sua piena disponibilità a collaborare con tutte le,Istituzioni per la tutela e promozione dei diritti dell’infanzia. Il protocollo con la Regione si inserisce in questa prospettiva. L’esigenza di monitoraggio e raccolta dei dati relativi a minori collocati al di fuori della famiglia di origine, attuato con il contributo tecnico scientifico dell’Istituto degli innocenti e degli uffici giudiziari, è imprescindibile anche al fine di individuare percorsi idonei di tutela sia preventivi sia successivi alla separazione dalla propria famiglia.
Il Tribunale si propone di dedicare particolare attenzione, nel suo ruolo di terzietà, alla scelta degli strumenti giuridici idonei ad ogni singolo minore nel giusto bilanciamento tra il diritto di crescere nella propria famiglia e il diritto di crescere in una famiglia, evitando soluzioni che siano solo emergenziali ma che mirino ad una progettualità attenta e completa della vita di ogni minore”. Con l’accordo Tribunale e Regione si impegnano, grazie anche all’apporto tecnico e scientifico dell’Istituto degli Innocenti, ad attivare percorsi condivisi per supportare adeguatamente i servizi sociali dei comuni e delle aziende sanitarie che si occupano di tutela minorile oltre che dei quattro centri per l’adozione di Firenze, Prato, Siena e Pisa che svolgono il prezioso lavoro di preparare le coppie toscane al percorso adottivo.
I procedimenti per l’allontanamento temporaneo di bambini e ragazzi dalle famiglie che non sono in grado di garantirne una crescita adeguata, così come quelli destinati ad assicurare il diritto ad una nuova famiglia, presentano elevati livelli di delicatezza e complessità tali da richiedere uno sforzo di coordinamento e l’individuazione di indicazioni metodologiche chiare, in modo che gli operatori siano concretamente supportati nel loro impegno quotidiano. Riguardo allo sviluppo del sistema informativo, vale la pena ricordare che la consolidata collaborazione tra Tribunale e Regione risale al 2000 ed ha consentito di conoscere meglio la condizione dei minori sottoposti a procedimenti sia di carattere civile (affidamenti ed adozioni) che penale.
La conferma di questa collaborazione, negli ultimi anni, ha consentito in particolare di potenziare il sistema di monitoraggio sulle adozioni toscane, con l’approfondimento degli elementi qualitativi del fenomeno. Grazie al lavoro svolto dal centro regionale di documentazione su infanzia e adolescenza gestito, come previsto dalla legge regionale 31 del 2000, dall’Istituto degli Innocenti, si è costituito un polo di conoscenza specifica che, utilizzando la ricchezza delle informazioni contenute negli archivi del tribunale fiorentino, restituisce la fotografia aggiornata dei profili delle coppie aspiranti all’adozione, di quelle che hanno concluso il percorso adottivo e delle caratteristiche dei minori adottati.
A completamento del quadro sui minori adottati e sulle famiglie, si è indagata negli ultimi anni la fase che precede la sentenza di adozione nazionale, attraverso l’utilizzo di indicatori creati sulla base dei dati estratti dai fascicoli per l’accertamento dello stato di abbandono. L’associazione antiviolenza Artemisia scrive una lettera aperta a governo ed enti locali “E’ umanamente e professionalmente inaccettabile e insostenibile assistere alla sistematica negazione dei diritti dei bambini quando si tagliano le risorse economiche che permettono il proseguimento dei progetti di aiuto o di quei pochi programmi di prevenzione ancora esistenti”.
Questa la denuncia dell’associazione anti violenza Artemisia in una lettera aperta indirizzata al governo e agi enti locali sulla riduzione sistematica dei fondi. La denuncia arriva in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione dell’Abuso e la Violenza all’Infanzia del 19 Novembre. “Gli interventi in questo settore stanno in questo momento storico conoscendo livelli inaspettati di incertezza e precarizzazione – aggiunge Flistrucchi - a causa della sostanziale cancellazione del fondo per le politiche sociali (il Governo, ha ridotto le risorse nazionali a favore delle politiche sociali attribuite alle Regioni, nel quadriennio 2009/2012, del 98%, sceso dal 2009 ad oggi da circa 550 milioni a 10 milioni) con un inevitabile ripiegamento sulla dimensione dell'emergenza”. “Le difficoltà di sistema citate – è scritto nella lettera - si stanno verificando all'interno di una realtà sociale caratterizzata da bisogni sempre più complessi e dall'aggravamento di una serie di fattori di rischio di tipo sociale, ad esempio l'aumento delle condizioni di marginalità sociale, aumento della dispersione scolastica, globalizzazione e diffusione di nuove tecnologie e sistemi di comunicazione che hanno aumentato la diversificazione delle modalità con cui si commettono alcuni dei più odiosi reati di molestia e sfruttamento sessuale; aumento degli episodi fatali di violenza di genere di cui le bambine e i bambini sono invisibili testimoni, circa 45 solo nel corso di questo anno”. Livorno – Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia, l’Ottava Commissione Consiliare, preposta alla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, torna a riunirsi martedì 20 novembre alle ore 10.30 nella sala Consiglio di palazzo comunale.
L’incontro vedrà la partecipazione del sindaco Alessandro Cosimi. A fianco dei consiglieri componenti l’8^commissione, saranno presenti l’assessore Carla Roncaglia e le associazioni Unicef, Cesdi e Disabilandia , che hanno costituito, d’intesa con l’ottava commissione, un Comitato Promotore per il lancio del concorso per le scuole “Il tempo dei diritti”. All’incontro prenderanno parte anche circa 50 studenti provenienti dalle classi 5°C della scuola primaria Dal Borro e 1°B della scuola media Bartolena che leggeranno l'art.27 della “Convenzione sui Diritti dell'Infanzia” sottoscritta dall’ONU.