Toscana: cronaca di una giornata in emergenza Maltempo

Situazioni più critiche in Lucchesia, nell’area del Bientina e nel pisano. Grande lavoro e impianti attivati anche in Versilia. Interventi dei Consorzi di Bonifica e volontari in viaggio verso Marina di Massa. Rossi: “Necessarie svolte radicali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2012 19:45
Toscana: cronaca di una giornata in emergenza Maltempo

Firenze, 11 novembre 2012– Il maltempo della scorsa notte ha provocato anche il crollo di un ponte: sul torrente Aulella, a Serricciolo, nel comune di Aulla. La strada è stata chiusa. Altri danni provocati dal maltempo in Toscana: allagamenti nel pisano, che hanno provocato interruzioni di energia elettrica in molte zone. In Lucchesia si è temuto per il fiume Serchio. In Versilia sotto osservazione il lago di Massaciuccoli, canali e torrenti vicini al livello di guardia. Sulla montagna pistoiese, la pioggia ha provocato frane e smottamenti nei comuni di San Marcello, Cutigliano e Abetone, e l’allagamento di alcune strade. Consorzi di Bonifica al lavoro in tutta la Toscana per gestire l’emergenza maltempo.

Tecnici e operai dei 13 Consorzi di Bonifica Toscani sono reperibili 24 ore su 24 e, insieme a imprese e a numerosi volontari stanno effettuando sopralluoghi, ripristini, svuotamenti e interventi continui lungo fiumi, fossi e canali, mettendo in atto anche sistemi preventivi come barriere di ballini di sabbia per le previste prossime precipitazioni. Le situazioni più critiche sono state affrontate dai Consorzi di Bonifica Auser-Bientina, Fiumi e Fossi, Versilia Massaciuccoli, Padule di Fucecchio e Colline Livornesi, che hanno coordinato i loro interventi.

L’allarme resta alto per tutta la serata e fino alle ore 12 di domani, con un progressivo spostamento delle precipitazioni verso le aree meridionali della Toscana. La Protezione civile della Provincia di Firenze è da stamani operativa a Carrara con due eddetti, una macchina insacchettatrice per la produzione di sacchetti di sabbia e alcuni pancali di sacchetti preconfezionati. “Le recenti alluvioni che hanno colpito, ancora una volta, la Toscana, sono un ulteriore campanello d’allarme che chiama in causa le responsabilità di tutti e impone svolte radicali nell’uso del territorio, nelle politiche di investimento e nel modello di sviluppo”.

E’ quanto ha detto il presidente Enrico Rossi, che stamani è andato a Massa, nelle zone più colpite dal maltempo che la notte scorsa ha provocato allagamenti ed esondazioni. “La Regione – ha proseguito Rossi – con la legge che ha bloccato l’edificazione negli alvei dei fiumi e nelle zone ad alto rischio idraulico (unico caso in Italia), e con gli interventi che stiamo facendo sul territorio, sta lavorando seriamente, ma solo con le scarsissime risorse di cui disponiamo”.

Il presidente ha ricordato di aver chiesto più volte a Monti di mettere a disposizione della Toscana almeno 50 milioni di euro all’anno per affrontare il problema del rischio idraulico: “Non abbiamo ricevuto nessuna risposta”. Rossi ha ricordato ancora che proprio venerdì la giunta ha approvato la legge sui consorzi idraulici che riordina le competenze, gli obblighi e i finanziamenti necessari per la manutenzione di tutti i corsi d’acqua. “E’ bene che tutti sappiano però – ha aggiunto – che gli eventi meteorologici che avevano, fino a soli 15 anni fa, ritorni trentennali o addirittura ogni 200 anni, si stanno verificando con un ritmo triennale o quinquennale.

E questo a causa dei cambiamenti climatici provocati dalle emissioni di CO2 in atmosfera. Quando parliamo della necessità di cambiare, a livello mondiale, il tipo di sviluppo passando dall’uso dell’energia fossile a quelle rinnovabili non parliamo di “farfalle” ma di cose concrete che riguardano la nostra vita”. Enrico Rossi è stato anche nella sede della protezione civile di Lucca, con il presidente della Provincia Stefano Baccelli e il sindaco Alessandro Tambellini. “Ci sono molte zone della piana allagate – ha detto – Preoccupa il Serchio, che ha raggiunto gli stessi livelli della piena del 2009.

Allora gli argini si ruppero, sono stati ricostruiti dalla Regione e dalla Provincia. Stiamo verificando e controllando la situazione”. Provincia di Firenze Si sono registrate deboli precipitazioni a carattere temporalesco sul territorio della provincia di Firenze. Su richiesta della Regione Toscana è stata inviata l'insacchettatrice, oltre a 1200 sacchi di iuta di cui 200 già pronti con la sabbia, per intervenire sull'emergenza idraulica che sta attualmente interessando il territorio provinciale di Massa Carrara.

Il Centro Funzionale della Regione Toscana prevede, per le prossime ore, precipitazioni temporalesche anche di forte intensità ma attenuazione del vento. La Regione Toscana ha emesso un'allerta meteo valida sino alle 00:00 di martedì 13 novembre su tutto il territorio provinciale evidenziando una potenziale criticità idrogeologica elevata sulle aree del Valdarno Superiore e del Casentino e una potenziale criticità idrogeologica moderata sulle restanti aree con possibili problemi connessi a vento forte sulle aree della Val di Sieve, dell'Alto Mugello, Ombrone Pistoiese e Casentino.

Sono previste precipitazioni diffuse anche a carattere temporalesco di forte intensità con cumulati che potranno risultare abbondanti o molto abbondanti. Provincia di Lucca L’onda di piena del Serchio è passata e non si sono verificate rotture di argini. Il fiume è in sicurezza. Si segnalano allagamenti nelle zone circostanti. In Garfagnana si segnalano vari smottamenti, problemi di viabilità e caduta di alberi. Provincia di Massa Non piove da stamani, ma rimangono numerose persone isolate nelle proprie abitazioni, tutte in condizioni di sicurezza.

Non si sono verificati decessi. Il Comune presta assistenza alle persone malate. Manca la corrente nelle zone allagate, ma in ospedali, case di riposo, strutture di accoglienza, l’elettricità c’è. I circa 100 sfollati sono stati accolti nella struttura Marmo Macchine, a Carrara Fiere, dove sono assistiti dal volontariato. Sono presenti numerose zone allagate, smottamenti, frane, strade interrotte. La linea ferroviaria Lucca-Aulla è interrotta per una frana a Bagni di Lucca, nei pressi della stazione. Provincia di Pistoia Si è verificata un’esondazione del Sestaione, che è poi rientrato nell’alveo.

Sono tracimati vari fossi minori, con conseguenti allagamenti, anche perché la rete fognaria non riceve più. Provincia di Livorno Protezione Civile del Comune, che ha monitorato la situazione fin dalle prime ore del mattino, alla presenza del sindaco Alessandro Cosimi, intervenendo in molte zone della città. Come illustra Gonnelli, dalle 3 di stamani alle 14,45 sono caduti 98,2 millimetri di pioggia. Il picco di precipitazioni si è avuto dalle 8 alle 9 (28 millimetri in un'ora, tecnicamente una "bomba d'acqua"), con 16 millimetri concentrati in un quarto d'ora.

Il vento fino alle 9 di stamani era scirocco, è poi girato a ponente e quindi a maestrale. Allagamenti in tutta la città, con problemi notevoli soprattutto nella zona nord. Protezione Civile del Comune, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco coadiuvati dai volontari (Gonnelli elogia il lavoro egregio di SVS e Misericordia di Montenero) hanno lavorato dall'alba per tutta la giornata. Molte le strade chiuse al traffico: via di Firenze è stata chiusa dalle 6 alle 18. Chiuse via Sproni e via Pio Alberto del Corona.

Traffico molto rallentato nella zona di villa Fabbricotti.Via Marradi ha registrato problemi nella prima mattinata, poi risolti. Molti gli interventi per grondaie e cornicioni pericolanti. Numerosi gli scantinati e i capannoni allagati. Secondo le previsioni il maltempo a Livorno concederà una tregua fino alle 3 di domattina lunedì 12 novembre. Quindi, fino alle 9 di domani, sono attese piogge moderate (da 3 a 5 millimetri): non tali, secondo la Protezione Civile del Comune da necessitare la chiusura delle scuole.

"I modelli meteorologici ci dicono che il tempo sarà perturbato ma entro i limiti della vivibilità" – specifica il responsabile Leonardo Gonnelli. "Peraltro, dato che quando si parla di previsioni del tempo la certezza al 100% non è possibile garantirla, i cittadini devono comunque adottare un atteggiamento prudente e un po' di buonsenso, il che significa che se domattina si affacciano e vedono che il tempo è molto peggiore di come ci si aspetta, sarà opportuno che siano cauti negli spostamenti".

Un nuovo peggioramento delle condizioni meteo è atteso per domani pomeriggio dalle 15 alle 21, con forte pioggia, tant'è che la Protezione Civile della Regione ha prolungato lo stato di allerta (di tipo elevato) fino alle 24 di domani. Provincia di Grosseto La popolazione è invitata a seguire l'evolversi della situazione climatica sui mezzi di comunicazione e su internet. E' consigliabile per tutti di limitare gli spostamenti in auto. L'allerta meteo, per il comune di Grosseto, prevede criticità elevata per pioggia da oggi, domenica 11 novembre, fino alle ore 00.00 di martedì 13 novembre (quindi fino a tutta la giornata di lunedì 12 novembre) criticità moderata per mareggiate e vento da oggi, domenica 11 novembre, fino alle ore 12.00 di domani lunedì 12 novembre. Non ha lasciato traccia la perturbazione che ha scaricato in media oltre 100 millimetri d'acqua da Montignoso a Vecchiano.

Da ricordare che la particella temporalesca ha investito principalmente la zona di Massa Carrara, dove purtroppo si sono verificati eventi molto gravi. Il Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli, preparatosi all’allerta da ieri, ha dispiegato quasi tutte le forze in campo e agli operai, al lavoro già dalla notte, si sono aggiunti quasi tutti i tecnici (5 ingegneri e 5 geometri) quando alle 7,00 il Consorzio ha aperto ufficialmente la sala operativa per il coordinamento dell'emergenza. “La situazione a Pietrasanta e Camaiore è rimasta sotto controllo –spiega il Commissario Fortunato Angelini– ma con difficoltà, per le condizioni avverse del mare che in principio non riceveva.

Abbiamo rischiato tracimazioni sui canali Bagno, Teso e Baccatoio”. Il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina è attivo dall’alba, a fianco degli operatori della protezione civile della Lucchesia e della zona del Bientinese, per far fronte all’eccezionale evento alluvionale che sta colpendo il territorio. Sono centinaia le situazione di criticità dovute a esondazioni e allagamenti diffusi a cui il Consorzio sta tentando di dare risposta nel minor tempo possibile. Poco prima delle 13, la forte pressione dell’acqua ha provocato, dopo un’esondazione che durava da oltre un’ora, la rottura dell’argine destro del Fossa Nuova, a Porcari, in località Frizzone.

L’importante sversamento d’acqua interessa alcune abitazioni e imprese della zona, nonché l’area prossima all’ingresso autostradale. Il Consorzio ha allertato la Società Autostrade del potenziale rischio in atto, e invita i cittadini alla massima prudenza. Sempre il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina ha accolto trenta profughi africani evacuati dal Centro accoglienza immigrati di Lunata (Capannori) a causa dello straripamento del Rio Castruccio. Si è rotto infine l’argine in destra idraulica del Rio Ralla a Porcari e il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina si è subito attivato in un intervento di somma urgenza per il suo ripristino. Il Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi sta lavorando da stanotte nel centro di Pisa e a San Giuliano dove, questa mattina, è arrivata un’ondata di piena che ha provato alcuni allagamenti. Lavoro intenso anche per il Consorzio di Bonifica Padule di Fucecchio che sta gestendo la piena del Pescia: non si sono verificate esondazioni, ma tutti i fossi sono a livello guardia e sono state attivate varie paratoie. Il Consorzio di Bonifica delle Colline Livornesi sta operando lungo vari corsi d’acqua e ha rimosso vari tronchi di alberi caduti a causa del maltempo e che rischiavano di bloccare il deflusso verso valle. Montignoso, Forte dei Marmi I pluviometri del sistema regionale hanno registrato 140 mm d'acqua piovuti dalle 22 di ieri sera alle 7 di stamani.

Il dato è salito ancora di poco nel corso della giornata. Nonostante il dato di cumulata sia ben oltre sopra la media, la rete dei canali ha retto e gli impianti idrovori Fossetto, Colatore e Ranocchiaio hanno funzionato costantemente al ritmo di 16.000 litri al secondo. Pietrasanta, Lido di Camaiore Scendendo solo pochi chilometri verso sud, i dati di pioggia calano sensibilmente. Questa zona ha registrato nelle stesse ore circa la metà d'acqua di quella caduta più a nord.

Due interventi in questa zona: A Fiumetto è stata posizionata nuovamente una pompa idrovora mobile lungo il viale Apua all'impianto Tonfano delle Bozze gestito dal Comune di Pietrasanta. L'impianto risalente agli anni '70 ha necessità di essere potenziato e in casi di piena come questo, viene aiutato da una pompa mobile in aggiunta alle esistenti. Una seconda pompa mobile è stata portata invece nella zona della Falascaia, tra Pietrasanta e Camaiore per alleggerire la portata di alcuni canali e favorire il deflusso.

Anche in questa zona tutti gli impianti erano in funzione: Fiumetto, Teso, Quadrellara, Mandriato. La portata complessiva dei 4 impianti è di 35.900 litri al secondo. Viareggio, Massarosa, area del Lago di Massaciuccoli Qui le cose non sono andate meglio. Canali in piena come non si vedevano da tempo e qualche tracimazione si sono registrati nella zona centrale, intorno e alle spalle di Viareggio. Alle 11 è tracimata la Gora di Stiava, all'altezza della zona della Gulfa. Il canale pieno fino all'orlo ha iniziato a sfiorare il bordo dell'argine sinistro per un tratto di circa 30 metri.

L'acqua è finita lentamente nel controfosso e nei campi attorno. Nessun pericolo o danni. La tracimazione è stata bloccata nel giro di 15 minuti con 300 ballini di sabbia. Ben più critica invece la situazione a Massaciuccoli e Quiesa, dove sono esondati alcuni tratti di canali tombati. Il Consorzio ha collaborato con il Comune mettendo a disposizione degli abitanti alcune centinaia di sacchi di sabbia. Anche qui tutti gli impianti erano accesi: Sinstra e Destra Sassaia, Poggio alle Viti 9800.

Il livello del Lago di Massaciuccoli è salito di 15 centimetri dalla notte precedente, passando da 7 a 22 cm sopra il livello del mare. La situazione è sotto controllo in via precauzionale è stata disposta nuovamente l’accensione dell’impianto idrovoro della Bufalina, che da solo è in grado di far defluire acqua dal Lago al ritmo di 15000 litri al secondo. L’operazione richiede un paio di ore di interventi preparatori per la chiusura delle paratoie posizionate lungo il canale. L’impianto resterà acceso per tutta la prossima settimana.

Accesi anche gli altri impianti attorno al lago nella zona di Massarosa: Beatrice, Pioppogatto, Portovecchio e Quiesa della portata complessiva di 8820 litri al secondo. Vecchiano 130 millimetri d’acqua sono invece quelli caduti nella zona di Vecchiano. Sul posto due squadre di operai e tecnici sono intervenute sul fosso Separatore. Il fosso situato in piena zona di bonifica è tracimato in tarda mattinata ed è stato arginato con sacchi di sabbia. Rinforzati con 300 sacchi di sabbia anche un tratto degli argini del canale barra.

L’intervento è stato eseguito in via precauzionale dato che in quel tratto l’argine è più basso che in altri punti. Avane, Filettole, fiume Serchio L’attenzione si è presto spostata sul fiume Serchio, dove già da ieri si aspettava una nuova piena. L’evento iniziato lentamente dalle 6 di questa mattina, ha visto aumentare la portata e i livelli per l’intera giornata, con colmo registrato alle 16,00 quando il fiume ha raggiunto i 9,65 metri di altezza per una portata di 1688 mc/s.

In mattinata sono state chiuse le paratoie del nodo idraulico di Avane e Filettole, in modo che l’acqua del fiume, più alta di queste non rientrasse verso gli abitati. A quel punto i territori di Avane e Filettole sono stati drenati continuamente mettendo in funzione gli impianti idrovori. L’impianto di Filettole è stato potenziato nel giugno di quest’anno, con un intervento costato 260.000 euro che ne ha raddoppiato la portata. “Nonostante questo intervento nell’abitato si sono riscontrati non pochi disagi – spiega il Commissario del Consorzio Fortunato Angelini - purtroppo la zona di Filettole soffre un problema legato alla tombatura di molti canali avvenuta negli anni '60 sui quali è possibile intervenire solo con un intervento strutturato e costoso".

Per tutta la giornata, al distaccamento dei Vigili del Fuoco, il Consorzio ha messo a disposizione della popolazione circa 300 sacchini di sabbia. Benchè la piena abbia invertito la tendenza resta alta l’attenzione sul Serchio, con personale sul posto. Il centralino del Consorzio rimarrà aperto per le segnalazioni fino a mezzanotte al numero 0584/43.99.1. Le Misericordie della Toscana, più quelle delle zone direttamente interessate, sono in azione dalle prime luci di stamani in provincia di Massa per verificare la situazione dopo i nubifragi della notte scorsa e portare soccorso alle persone nelle zone allagate.

Squadre delle Misericordie locali hanno operato anche in Lucchesia, nell’allerta per la piena del Serchio (emergenza che sembra rientrata), e in provincia di Pisa, nella zona di Vecchiano. Da stamani la sala operativa delle Misericordie regionali ha inviato in provincia di Massa le Misericordie di Pistoia, Prato, Gello e Lastra a Signa, per un totale di circa 50 volontari. Sul posto operano anche le Misericordie della provincia di Massa e il coordinamento della Versilia. Al momento sono in viaggio verso la zona anche le Misericordie di Empoli, Scarperia e Settignano, attrezzate con torri faro per poter operare anche al buio e la Misericordia di Impruneta con una pompa idrovora.

Sul posto fin dalle prime ore di stamani anche il responsabile delle Misericordie toscane, Alberto Corsinovi: “la situazione più difficile è a Marina di Massa, soprattutto nella zona di Alteta, dove ci sono abitazioni ancora invase dall’acqua e prive di elettricità e riscaldamento. Diverse persone dovranno dormire fuori casa e stiamo collaborando con la Protezione civile regionale per sistemarle in strutture di accoglienza allestite per al situazione. La difficoltà è che non riusciamo a liberare le case dall’acqua perché, essendo una zona vicino al mare, il sistema fognario è in tilt e l’acqua che togliamo con le idrovore rientra dalla fogne.

Ci aspetta una lunga notte di lavoro, ma ancora una volta il volontariato ha risposto subito con efficienza e generosità. Quando c’è bisogno, noi ci siamo, e se l’Italia è in crisi, di certo non è in crisi il volontariato.” I volontari delle Pubbliche Assistenze toscane hanno messo a disposizione 50 uomini che si sono mossi da tutta la regione per andare a Massa, Carrara, Pisa, e Lucca per arginare coi sacchi di sabbia la furia del Serchio che sta gonfiando di ora in ora.

A Massa in particolare, sono arrivati i gruppi delle associazioni di salvamento in mare, che coi loro gommoni hanno aiutato a evacuare gli sfollati dalle case completamente allagate. Tre le zone operative con altrettanti coordinatori: Massa e Carrara, Pisa, Lucca. Le squadre sono dotate di torri faro per agire anche di notte, gommoni per evacuare chi è rimasto bloccato dall’acqua e di pompe idrovore di grossa potenza (fino a 6000 litri al minuto) per lo svuotamento degli ambienti allagati. «I volontari – ha detto il presidente Anpas, Attilio Farnesi, avevano appena riposto le attrezzature di ritorno dal sisma in Emilia.

Ma la macchina della protezione civile è sempre pronta a rispondere quando la regione Toscana chiede interventi in caso di calamità. Uomini che rafforzano la macchina regionale dei soccorsi, che diversamente, con buona probabilità sarebbe meno efficiente. Un pensiero che dovrebbe venire in testa anche al Governo, quando taglia sanità e sociale in maniera indiscriminata».

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