Le attenzioni riservate nel corso del tempo al nostro Patrimonio (in modo particolare in una regione come quella Toscana) hanno portato come conseguenza ad una situazione nella quale, oggi, spesso, ‘restaurare’ e ‘conservare’ vuol dire non solo valutare correttamente le modificazioni apportate all’opera nel corso del tempo, ma anche le scelte fatte durante il Novecento in funzione di diverse concezioni del restauro, sotto il profilo teorico e metodologico e soprattutto nell’operatività del cantiere.
Se guardiamo al patrimonio sia architettonico sia dei beni mobili, sono molteplici le situazioni nelle quali si dovrà attentamente considerare se questi interventi (ora di ripristino e di reintegrazione, ora di rimozione e di liberazione) siano da considerare come storicizzati e quindi da preservare in quanto riferibili alla “continuità vitale” del monumento, oppure non pertinenti e quindi (almeno per quanto concerne le reintegrazioni e le ricostruzioni) da rimuovere. INTERVENTO DI FRANCO SOTTANI, PRESIDENTE DEL SALONE DELL’ARTE E DEL RESTAURO DI FIRENZE Come organizzatori del Salone possiamo considerarci soddisfatti dei risultati e del consenso ottenuti. La città di Firenze, come culla dell’arte e del restauro, ha risposto positivamente e con gratitudine a questo importante appuntamento. Gli argomenti sono di interesse generale e di alto livello culturale, e il taglio ha le caratteristiche di internazionalità. Chiunque si occupi di restauro, sia in Italia che all’estero, sa che Firenze è riconosciuta da tutti come la capitale del settore, per la ininterrotta tradizione storica dell’Opificio delle Pietre Dure, per le scuole private che operano in questo settore e per un tessuto artigiano variegato, diramato e altamente specializzato. Il successo della scorsa edizione è stato testimoniato dalla fiducia degli stessi operatori, espositori e partners che anche questo anno ci hanno sostenuto e garantito una collaborazione. Voglio ricordare la fondamentale attività del prestigioso Comitato Scientifico ed Esecutivo che ha interpretato il ruolo di “coscienza critica” e di garanzia scientifica e culturale della qualità della manifestazione. E ancora, per la riuscita generale dell’evento, ha contribuito fortemente il sostegno che abbiamo ricevuto da parte delle Amministrazioni nazionali, degli Enti Locali e delle Associazioni del territorio fiorentino. Il Salone ha il merito non soltanto di testimoniare quel rapporto creativo tra grande arte e grande artigianato che, dal Rinascimento ad oggi, contraddistingue la produzione e la conservazione artistica italiana. Ma anche di valorizzare i progressi compiuti nella ricerca tecnologica applicata al restauro che, riportando antichi prodotti culturali allo splendore originario, ci consentono di fruirne nella maniera più autentica. Il confronto tra operatori italiani ed internazionali, reso possibile attraverso il Salone, costituisce infine un ulteriore stimolo per sviluppare la ricerca nel settore. Il Salone è riuscito a fare “sistema” di capacità e di far collaborare e mettere d’accordo Istituzioni, soprintendenze e aziende per portare a Firenze una grande iniziativa. Per questa edizione gli Enti locali preposti a sostenere tali manifestazioni, in particolare l’Ente Cassa di Risparmio e la Camera di Commercio di Firenze, hanno dato un primo sostentamento cominciando a percepire qual è l’importanza di questo evento. Mi auguro che questo inizio sia sinonimo di continuità per la prossima edizione del 2014. Tante sono le prospettive di crescita, che vogliamo siano condivise e poste in essere in armonia con la nostra Città. Ringrazio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha voluto fregiare la terza edizione del Salone con la sua adesione alla manifestazione. Ringrazio la Provincia di Firenze nella persona del Presidente Andrea Barducci, l’Ufficio dell’Assessore Giacomo Billi, l’Ufficio Stampa della Provincia nella persona del Dr.
Fondelli e dei suoi collaboratori. Ringrazio il Comune di Firenze nella persona del Sindaco Matteo Renzi e dei suoi uffici. Il vicesindaco Dario Nardella e L’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosamaria Di Giorgi e l’Assessore alla Cultura Prof. Sergio Givone. Il sostegno della Presidenza del Consiglio Regionale, lo staff del Dr Alberto Monaci. Per la collaborazione a Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Angela Palamone e i suoi uffici. L’apporto importante del CNR nel nome del Dr, Renzo Salimbeni e del Dott.
Piero Tiano. CNA Regionale e nazionale, Confartigianato e Artex. Ringrazio sentitamente il Comitato Tecnico-Scientifico e il Comitato Esecutivo del Salone. E infine un ringraziamento speciale a tutte le Soprintendenze fiorentine all’Opificio delle Pietre Dure, e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E permettetemi ancora un ringraziamento alla Direttrice del Salone Elena Amodei e alle Sue collaboratrici. INTERVENTO DI ELENA AMODEI, PRESIDENTE DEL SALONE DELL’ARTE E DEL RESTAURO DI FIRENZE Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze si presenta per la terza edizione nella sua nuova veste biennale, per sottolineare la volontà di creare un evento curato e di alto profilo scientifico-culturale, lontano delle dinamiche del profitto, in linea con la natura senza scopo di lucro dell’Associazione Istur-CHT che promuove l’evento Il risultato è frutto dei rapporti sempre più forti di collaborazione con istituzioni pubbliche e associazioni private, italiane e straniere, che nell’evento riconoscono oramai un appuntamento stabile, nel quale riporre fiducia e trovare motivo per realizzare iniziative e progetti. Il 25 ottobre scorso l’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del (CNR-ICVBC), ACLI Firenze e l’Associazione Città Infinite hanno promosso il convegno di anteprima del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze “La criticità dei Beni Culturali: Finanziamenti, Formazione e Rapporti Pubblico/PMI”.
L’anteprima, visto il difficile momento che il Paese sta attraversando, nasce dalla consapevolezza che il nostro Patrimonio culturale rappresenta non solo un elemento fondamentale d’identità e coscienza civile, ma una risorsa unica che può consentire lo sviluppo del tessuto economico, sociale e culturale del Paese rispettando i principi etici e garantendone al contempo la sua tutela e valorizzazione. Sinergia importante, la contemporaneità tra il Salone e la Biennale Internazionale dei Beni Culturali – Florens 2012.
I due eventi si completano e contribuiscono a dare l’immagine di una Città instancabile nel suo impegno verso la tutela e la conservazione; Città che è ospite ideale per chiamare a raccolta tutti gli operatori e portare all’attenzione le scelte opportune da attuare nel settore. Il desiderio della nostra Associazione di realizzare un evento che sia occasione di iniziative concrete e tangibili, nella conservazione di questo nostro inestimabile patrimonio, arriva grazie alla collaborazione e al sostegno della Fondazione Friends of Florence. Il Salone infatti ospita la Prima Edizione del “Premio Friends of Florence – Salone dell’Arte e del Restauro” per la tutela del nostro Patrimonio Artistico e Culturale: un’erogazione in denaro dell’importo di € 20.000,00 finalizzata alla realizzazione di un restauro di un’opera ubicata a Firenze In questo progetto è essenziale sottolineare l’eccellente ruolo svolto dalla Giuria, i cui membri, scelti dal Comitato Esecutivo del Salone, hanno supportato e guidato i promotori con la loro esperienza e professionalità nella valutazione degli oltre settanta progetti pervenuti, rispettando criteri di imparzialità e attenzione alle normative vigenti. Il nostro primo ringraziamento va quindi a tutti i membri del Comitato Tecnico Scientifico, presieduto dalla Dott.ssa Cristina Acidini, e del Comitato Esecutivo, coordinato dal Prof Bruno Santi, che rappresentano una garanzia per la qualità dei molti eventi cultuali, delle mostre e delle attività che anche per questa edizione si sono realizzate. Il programma degli eventi culturali è molto ricco e affronta temi importanti che mirano non solo ad informare e aggiornare esperti del settore ma anche a invitare tutti i cittadini ad una seria riflessione sull’importanza e sull’impegno verso il settore della conservazione. Si toccheranno importanti tematiche dedicate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alle nuove metodologie per la prevenzione e il recupero del Patrimonio storico artistico, fino alla scienza e all’informatica applicate ai beni culturali.
Molti gli eventi istituzionali rivolti all’analisi di specifiche case history: un’occasione di confronto tra illustri studiosi per valutare i traguardi e avanzamenti raggiunti e affrontare interrogativi e necessità di approfondimenti, aggiornamenti e integrazioni. Nell’adesione degli espositori, a differenza delle passate edizioni, abbiamo assistito ad un fenomeno più ampio di cooperazione e di condivisione d’intenti tra le aziende, che ha permesso a ciascuna di esse di trovare la giusta forma di visibilità per promuovere la loro eccellenza in prodotti, servizi, maestrie, ricerca, formazione e avanguardie tecnologiche e tecniche. Tutto ciò ha anche il merito di portare al Salone uno spirito di fermento, reattività e inventiva che è invincibile arma nei periodi di crisi. Un’altra iniziativa, fortemente voluta dall’organizzazione e realizzata grazie alla collaborazione con l’ASSIF – Associazione Italiana Fundraiser, è quella rivolta alle problematiche relative al reperimento di fondi e finanziamenti e all’attività di foundraising nel settore dei beni culturali.
Il workshop gratuito “Fundraising: un fatto di cultura”, con incontri due volte al giorno, sarà tenuto da esperti e avrà lo scopo di guidare, informare e istruire operatori del settore, studenti e imprenditori. Troveremo anche l’area “Arte come Mestiere. Artigianato artistico e beni culturali” che dimostra la sempre crescente collaborazione del Salone con CNA Firenze, Confartigianato Imprese Firenze e Artex Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana. Un vero e proprio palcoscenico, i cui attori principali saranno artigiani d’arte e restauratori dotati di capacità eccezionali tramandate nei secoli.
Un tributo a questo nostro patrimonio vivente, portatore di esperienze e umanità, che necessita di essere quotidianamente tutelato, valorizzato e tramandato. Le relazioni internazionali costituiscono una componente essenziale della strategia di cooperazione, non a caso, in questa terza edizione il Salone volge l’attenzione anche agli sviluppi in atto al di fuori del nostro Paese accogliendo relatori e delegazioni estere, quali il Cile, l’India, la Turchia, l’Armenia ecc. Tutto questo senza dimenticare gli sviluppi nel settore portati avanti da importanti progetti europei, presenti con stand ed eventi appositamente dedicati. Un ringraziamento va in particolare agli enti che hanno dato il loro supporto, alle aziende e associazioni sponsors, e a coloro che, grazie alla disponibilità dei loro servizi e della loro arte, hanno realizzato bellissimi allestimenti e mostre. Nel nuovo spazio della Fortezza da Basso, sono state allestite con cura mostre, videoproiezioni, spazi artistici di alto livello integrati con i nuovi servizi digitali quali streaming video e realtà aumentata. Il primo apporto dato dalla Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze assume una connotazione importante e un inizio significativo nei rapporti del Salone con la propria città, ringraziamo quindi l’ente per essersi avvicinato al nostro evento nella speranza che possa esserci un crescente spirito di continuità e affezione. Un grazie sincero va al Prof.
Marco Ciatti e a tutto lo Staff dell’Opificio delle Pietre Dure e dei Laboratori di Restauro di Firenze: la presenza e la collaborazione di questo prestigioso Istituto è fondamentale per la realizzazione dell’evento. Alla Dott.ssa Isabella Lapi, Direttrice Regionale per i Beni Culturali della Toscana, a tutte le Soprintendenze fiorentine e gli Istituti della Regione va il nostro ringraziamento per il sostegno sempre datoci e per aver arricchito di contenuti l’area minisiteriale. Un’immensa riconoscenza va a tutte le persone che ci hanno sostenuto, in particolare al lavoro instancabile e prezioso di Catherine Burnett, Francesco Luglio, e Maria Mercedes Escobar, Angela Morgigno, Mita Papi, Maria Grazia Guerrasio e Anna Diana.
A tutti i giovani che hanno fatto parte della segreteria organizzativa del Salone va un nostro particolare pensiero, con allegria e serietà hanno messo alla prova le loro capacità e competenze. I giovani sono la nostra migliore occasione per iniziare finalmente ad investire in questo settore e dare loro l’occupazione che meritano. Questa edizione segna certamente una grande crescita per il Salone di Firenze, l’augurio è che il cammino prosegua e possa trovare il giusto riconoscimento nel panorama degli eventi al servizio dei beni culturali. Le relazioni proposte nella giornata di studi – in continuità con le comunicazioni presentate nell’ambito del XIX Salone dell’Arte del Restauro di Ferrara – propongono alcune riflessioni sul tema e documentano alcune significative situazioni legate all’operato della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici, e questo nell’ottica di collocare gli interventi odierni in una prospettiva storica, consapevoli che un domani, anche il nostro agire, sarà sottoposto al vaglio di nuove e diverse letture critiche.
Venerdì 9 novembre 2012 Sala Leonetto Tintori, ore 10.00-18.00 Programma degli interventi: 10.00-10.20 Introduzione ai lavori Alessandra Marino 10.20-11.00 “Disvelare l’antico” o restituire l’organicità?: una riflessione sui restauri di liberazione nella Toscana del Novecento Alessandra Marino 11.00-11.30 Ricostruzione e invenzione del Medioevo nel Novecento a Firenze. Il palazzo dell’Arte della Lana e Orsanmichele: due casi emblematici Hosea Scelza 11.30-12.00 San Lorenzo a Firenze: il restauro della lanterna della Sagrestia Vecchia (1938) e il restauro della lanterna della Sagrestia Nuova (2000) Vincenzo Vaccaro 12.00-12.30 Restauri a Pistoia nel secondo Novecento: dagli interventi di ‘scraping’ alla conservazione dei monumenti Valerio Tesi 12.30-13.00 Il restauro in corso agli affreschi della cappella absidale di San Francesco a Pescia e il recupero delle integrazioni novecentesche della bottega di Amedeo Benini Maria Cristina Masdea 13.00-14.30 Pausa pranzo 14.30-15.00 Il trittico di Giovenale di Masaccio: restauri e vicende conservative dagli anni Settanta ad oggi Maria Pia Zaccheddu 15.30-16.00 Il trittico di Niccolò di Pietro Gerini nella chiesa di Collegonzi a Empoli: “racconciature” e restauri novecenteschi Cristina Gnoni Mavarelli 16.00-16.30 Torre del Gallo: il cantiere di restauro e il recupero degli interventi antiquariali di Stefano Bardini Fulvia Zeuli 16.30-17.00 Il caso del Crocifisso di Bosco ai Frati attribuito a Donatello: il restauro degli anni Cinquanta e la “rimozione delle aggiunte non pertinenti” Claudio Paolini 17.00-17.30 I restauri alla villa di Poggio a Caiano: riflessioni sui rapporti tra ‘carte’, normativa e prassi operativa Gabriele Nannetti 17.30-18.00 Discussione e chiusura dei lavori