FIRENZE– Toscana terra di ciclisti. Non è il solito luogo comune legato alla grande tradizione sportiva, ai campioni sfornati e ai trionfi ottenuti. É il risultato che emerge dalla prima indagine condotta dalla Regione per analizzare i numeri di un fenomeno già consistente ma destinato a crescere ancora di più. La Regione, nell'ambito di un più ampio progetto per sviluppare una rete toscana di mobilità ciclabile, ha condotto un'indagine campionaria volta ad analizzare l'uso della bicicletta in Toscana. L’indagine ‘La mobilità ciclabile in Toscana’ è stata condotta su un campione di circa 5.000 cittadini toscani tra i 14 e i 70 anni, una fetta di popolazione che in Toscana conta circa 2 milioni e 700 mila persone. Chi va in bici Il 50% dei cittadini toscani in questa fascia di età va in bici (il 17% circa soltanto in città, il 15% fuori e il 18% sia in città che fuori), percentuale che cresce all’aumentare della dimensione dei centri abitati.
I maschi, occupati e con elevato titolo di studio, sono coloro che utilizzano maggiormente la bici. Donne, giovani e ultrasessantenni lo fanno di più in città mentre fuori prevalgono gli uomini, nella fascia 14-60 anni. In città I ciclisti cittadini sono oltre un terzo del totale e usano la bici soprattutto per svago, nel tempo libero e per sport (il 53.2%). Il 38% pedala per recarsi nei luoghi di studio e lavoro o per accompagnare i figli a scuola. Nei comuni di grosse dimensioni sono soprattutto le donne a usare la bici come vero mezzo di trasporto (spostamenti occasionali e sistematici).
In quelli medio-piccoli prevalgono i maschi che la utilizzano per motivi ludico-sportivi. 4 ciclisti cittadini su 10 ne fanno un uso assiduo, almeno 5 volte a settimana. Ostacoli maggiori all’utilizzo in città: traffico e assenza o inadeguatezza delle piste ciclabili. Il trend di utilizzo urbano è segnalato costante (55%) o in aumento (25%). Tra gli interventi indicati per aumentarne l’uso: aumento delle zone a traffico limitato, pedonali e dedicate alle bici. Fuori città Ci va un terzo esatto del totale, soprattutto per svago, gite fuori porta o allenamento.
Anche se nella maggioranza dei casi l’utilizzo non urbano della bici è rimasto costante nell’ultimo anno, tra chi ha cambiato abitudine è prevalsa la tendenza a diminuirne l’uso, soprattutto tra i giovani. Seppur con un peso inferiore rispetto al ciclista urbano, gli ostacoli maggiori all’uso restano traffico e assenza o cattive condizioni delle piste ciclabili. Niente bici Riguardo alla metà del totale che non usa (o lo fa raramente) la bici, motivo principale per non farlo in città è considerarla un mezzo non adatto ai propri spostamenti.
Percorsi disagevoli e mezzo faticoso le altre motivazioni. Circa due terzi dei non utilizzatori appare totalmente indisponibile all’uso della bicicletta, anche per il futuro, sia in ambito urbano che non urbano. Chi invece si dimostra più propenso chiede più piste ciclabili o corsie riservate. Piste ciclabili Soltanto meno di un terzo dei ciclisti toscani le usa almeno qualche volta e considerano come elementi più soddisfacenti la chiarezza della segnaletica e l’ampiezza.
Riscuotono invece meno consensi comodità di ingresso e di uscita, illuminazione, sicurezza negli attraversamenti, lunghezza e capillarità sul territorio. L’aspetto più critico resta la continuità-interconnessione. Sicurezza Il 57% dei toscani giudica poco o per nulla sicuro lutilizzo della bici, sia in città che fuori. In città la percentuale di chi la considera per nulla sicura è del 10%; si sale al 16% fuori città. Eccesso di traffico e assenza di piste ciclabili sono i fattori che influiscono maggiormente su queste risposte.