"Una città con troppe transenne e poche rastrelliere" non siamo qui a recuperare la paternità di questa frase, che pure ha avuto origine nella Firenze che conta, ma a ricevere la grottesca segnalazione di un ciclista fiorentino che ha visto nello stesso istante e nel medesimo posto convivere le due 'piaghe' fiorentine: transenne che racchiudono rastrelliere inutilizzate. Una città ciclabile necessita di piste, ma anche di rastrelliere.
Lo sanno bene quelle città dell'Emilia ripetutamente premiate per l'attenzione alle due ruote, lo sanno bene quei piccoli borghi di provincia che puntano sulla mobilità alternativa e si inventano sistemi di ancoraggio pratici, veloci, sicuri, come il palo unico sul quale assicurare varie parti dello stesso mezzo. Lo sa anche Firenze, che però quotidianamente convive con una sorta di pensiero latente riguardo una "riorganizzazione" degli spazi previsti per la sosta. Non da ultimo ha fatto discutere lo spostamento delle rastrelliere presenti in piazza della Signoria, e se qualche esteta ha festeggiato il cambiamento sostenendo la teoria del caos portato dai mezzi a due ruote davanti a Palazzo Vecchio, si è avuto un cambio di rotta davanti alla scelta di rimettere le auto accanto ai nuovi caratteristici dehors di Frescobaldi e Gucci. In via del Sansovino ciò che appare al passante è di sicuro impatto urbanistico, poco ciclabile, ma molto creativo.
Sull'aiuola impropriamente occupata è cresciuta l'erba alta tra le rastrelliere transennate. AtL