"Nel momento più difficile per la politica e con la reputazione dei partiti ai minimi storici, il libero confronto in atto da oltre un mese in vista delle primarie ci ha consentito di presentare all'opinione pubblica il volto di una forza politica più credibile e capace di praticare la democrazia diretta per la selezione dei propri leader -si legge nell'appello di un gruppo di parlamentari Pd, tra cui Anna Paola Concia, Paolo Gentiloni, Pietro Ichino, Enrico Morando, Ermete Realacci e Stefano Ceccanti- Questa grande opportunita' non va sprecata con regole e modalita' di svolgimento che invece di favorire la partecipazione piu' ampia possibile si propongano di limitarla.
Chiunque abbia a cuore il Pd dovrebbe avere interesse a consentire a milioni di nostri potenziali elettori di partecipare nel prossimo novembre alla scelta della leadership del centrosinistra. L'esperienza di questi anni ha dimostrato che, fino a quando le primarie non saranno previste per legge, l'antidoto contro il rischio di irregolarita' e provocazioni e' affidato all'impegno unitario delle strutture del partito e alla vigilanza dell'opinione pubblica. Non certo all'introduzione di inedite limitazioni burocratiche che, come ad esempio quella di un eventuale doppio turno a numero chiuso o addirittura di un obbligo di pre-registrazione che precluda il libero esercizio dell'elettorato attivo, avrebbero come unico risultato quello di chiudere la porta in faccia a molti potenziali partecipanti e di deludere milioni di nostri potenziali elettori, proprio nel momento in cui l'attenzione dell'opinione pubblica sara' maggiormente concentrata sulla fase conclusiva della consultazione popolare''.
I firmatari concludono: ''Ci rivolgiamo dunque al segretario Bersani, i candidati alle primarie e ai componenti dell'assemblea nazionale del Pd chiedendo a tutti di impedire assurde limitazioni burocratiche, foriere di probabili contestazioni diffuse, e di farsi garanti della massima apertura di un appuntamento che puo' dare una spinta decisiva per far nascere una maggioranza politica di centrosinistra alle elezioni di primavera". «Lamentarsi del cambio delle regole in corsa come fa Renzi -sembra rispondere l'on.
Sani, coordinatore della segreteria toscana del Pd- significa giocare sull’equivoco, perché il confronto vero e proprio, parte nel momento in cui tutti gli attori sono in campo. Il fatto che qualcuno sia partito prima, non gli consente di condizionare unilateralmente la cornice entro cui tutti dovranno riconoscersi. L’albo degli elettori e il doppio turno, peraltro, erano già stati previsti anche in occasione delle precedenti primarie. Le regole, oltretutto, sono una garanzia per chiunque parteciperà alla consultazione popolare, e per questo deve essere chiaro sia che si partecipa impegnandosi per il Centrosinistra a prescindere dall’esito, sia che andranno stabiliti paletti uguali per tutti sulla trasparenza delle spese e sul reperimento dei finanziamenti.
Anche perché lo spettacolo offerto finora non è dei più esaltanti». “Mi pare assolutamente normale che si stabiliscano regole di maggior certezza che ci garantiscano rispetto a un eventuale inquinamento delle primarie. Del resto il sistema degli albi è mutuato dalla prassi americana alla quale non ci si può ispirare solo quando fa comodo. Se ci sono elettori che alle precedenti elezioni hanno votato per schieramenti diversi dal centrosinistra e che hanno cambiato opinione non devono vergognarsi a farlo sapere: le primarie non sono elezioni vere e proprie, ma un metodo di selezione aperta del centrosinistra” insiste il segretario del PD della Toscana, Andrea Manciulli. Il problema in Toscana, è anche che, per lo più i comitati pro Bersani utilizzano le strutture del partito per fare campagna elettorale.
A Certaldo ad esempio il comitato per Bersani organizza il primo incontro fra i sostenitori del segretario nazionale del Pd mercoledì 10 ottobre proprio presso la saletta riunioni della sede del partito. E l'annuncio viene diffuso dall'Ufficio stampa del Pd di Empoli. Stessa cosa per il comitato Castelfiorentino per Bersani, anche se per l'inaugurazione ufficiale, che si terrà sempre mercoledì 10 ottobre, la sede è in via di definizione. I comitati per Matteo Renzi intanto stanno riscontrando con facilità l’entusiasmo diffuso di una massa di persone sinora lontane e sfiduciate dalla politica.
A Pistoia in una affollata assemblea mercoledì scorso è nato un altro comitato cittadino a sostegno della candidatura di Matteo Renzi alle primarie del Partito Democratico e Centro Sinistra. Al termine di questo dibattito l’Assemblea ha deciso di formalizzarne la costituzione. Sarà coordinato dall’ex sindaco di Marliana Luca Bernardi. Entro due settimane, infatti, oltre alla nascita di un nuovo comitato della Montagna Pistoiese, la formalizzazione del comitato Adesso Pistoia Centro (di cui è in atto la raccolta adesioni), il completamento del secondo comitato a Lamporecchio e del lavoro per il primo a Larciano ed Agliana, sarà convocata in Pistoia una assemblea con tutti i comitati della provincia con il consigliere regionale Nicola Danti per stabilire un coordinamento provinciale sempre più stabile ed efficace. Sul territorio fiesolano è nato il comitato “Fiesole per Bersani” per promuovere con iniziative e incontri politici la candidatura del segretario Pier Luigi Bersani alle Primarie della coalizione del Centro-Sinistra.
La prima iniziativa del Comitato è organizzata il 13 Ottobre ore 13.00, al Circolo ARCI Casa del Popolo di Caldine (Via Faentina, 183), un aperipranzo con la presenza del vicesindaco di Vicenza e portavoce nazionale del Comitato per Pier Luigi Bersani: Alessandra Moretti e del segretario metropolitano PD: Patrizio Mecacci.