Cambia la carta geografica delle zone sismiche in Toscana. Lo ha stabilito con voto unanime la commissione Ambiente presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd) che ha così apportato una modifica al Regolemento che stabilisce "le differenti fasce di pericolosità sismica nell'ambito della zona a bassa sismicità” e quindi ne norma le procedure di controllo. La modifica apportata al regolamento mira ad eliminare la differenziazione tra “zona 3” e “zona 3s”, ovvero tra la fascia con possibilità di modeste scosse e quella a bassa sismicità.
Da una nota della Regione si legge infatti che la classificazione dei 287 comuni della Toscana è la seguente: 90 inseriti in zona 2 (31,3 % del territorio) dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti; 106 in zona 3s (36,9 % della superficie) a bassa sismicità; 67 in zona 3 (23,3 % della superficie) con possibilità di modesti scuotimenti; 24 in zona 4 (8,3 per cento) la meno pericolosa. Il regolamento così approvato intende inserire 172 Comuni in una grande zona 3 , a sua volta suddivisa in tre fasce, cui sono associate diverse percentuali di controllo: fascia a con una percentuale del 40; fascia b con il 10 per cento del controllo; fascia c con il 5 per cento.
È stato stimato che la modifica e la creazione di questa nuova zona sismica, aumenterà la percentuale del controllo complessivo di circa il 7%.