Un sistema unico di aiuti nel quale saranno convogliate le forze di tutti gli enti locali toscani: è questa la modalità con la quale la Regione imposterà gli interventi in favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna. E’ stato stabilito nel corso di un incontro coordinato dall’ufficio di presidenza, che si è tenuto stamani in palazzo Strozzi Sacrati, tra Regione, Upi e Anci per organizzare al meglio l’impegno che la Toscana ha messo in atto fin da subito nella fase di emergenza in Emilia colpita dal sisma di un mese fa e per dare seguito all’opera di soccorso già avviata. Province e Comuni toscani uniranno le forze e le indirizzeranno su San Possidonio, Concordia e Cavezzo, tre dei Comuni maggiormente danneggiati, per venire incontro a quelle che al momento si presentano come le principali necessità: ricostruire gli edifici pubblici o i centri riferimento della comunità, come scuole, palestre, sedi del Comune, teatri, chiese; e fornire personale amministrativo di supporto agli uffici comunali o agenti di polizia municipale che in questo momento sono indispensabili per il controllo del territorio. Intanto proseguono gli impegni già intrapresi nei giorni scorsi e nei giorni immediatamente subito dopo l’evento.
Fino alla fine di luglio dal settore prevenzione antisismica della Regione e dal Genio civile delle province e dei comuni, arriveranno a Mirandola e nei comuni limitrofi tecnici specializzati nella verifica di agibilità degli edifici.