Mettevano a segno furti di materiale sanitario negli ospedali toscani e su tutto il territorio nazionale, rubando sonde diagnostiche che venivano poi riciclate sul mercato italiano ed estero attraverso ditte specializzate. E’ quanto scoperto dalla Squadra Mobile di Firenze che martedì scorso ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere - emesse dal GIP Dr.ssa Erminia Bagnoli - per associazione a delinquere finalizzata ai furti e alla ricettazione di materiale sanitario.
In manette è finito un imprenditore napoletano - titolare di una ditta specializzata nell’acquisto e nella rigenerazione delle sonde usate – e due fratelli campani, ritenuti gli esecutori materiali dei furti. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal Procuratore Capo Giuseppe Quattrocchi, sono state inoltre denunciate altre 3 persone. Una volta rubato, il materiale veniva rivenduto – sia in Italia che all’estero - a cliniche private risultate estranee ai fatti. L’attività investigativa della Squadra Mobile fiorentina, partita lo scorso febbraio dopo una serie di furti consumati all’ospedale di Careggi, ha consentito al momento di recuperare 200 sonde - di elevatissimo valore economico - nascoste dalla banda in un magazzino e in una cantina nelle disponibilità dell’imprenditore.