di Susanna Cressati e Mauro Banchini FIRENZE– “Dureremo un giorno in più dell’emergenza”: così Gianni Salvadori, assessore regionale toscano a Foreste e Agricoltura, in una conferenza stampa sulla situazione degli incendi boschivi aggiornata alla mattina di questo sabato di fine agosto. Salvadori ha spiegato che lunedì prossimo partirà una lettera di Regione Toscana ai referenti provinciali antincendi boschivi con cui viene prorogato “almeno fino al 30 settembre prossimo venturo” il periodo a rischio e il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali.
Ciò – spiega l’assessore – a causa delle previsioni a breve-medio termine che confermano il perdurare delle attuali condizioni meteo climatiche senza particolari previsioni di precipitazioni. La seconda delle tre notizie date da Salvadori riguarda il servizio antincendi gestito, con elicotteri, da Regione Toscana: anch’esso sarà garantito fino al termine dell’emergenza. L’assessore ha infine annunciato che lunedì, in Giunta, presenterà una proposta per allungare a 20 anni (rispetto agli attuali 10) il periodo nel quale è impossibile utilizzare i territori boschivi colpiti da incendio. L’incontro con i media si è svolto in forma unitaria: oltre all’assessore regionale erano presenti il Comandante regionale del Corpo Forestale Statale Donato Monaco, l’Ispettore della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Stefano Giannelli, il coordinatore regionale del volontari antincendio Saverio Tozzi.
“Le istituzioni – questo il commento di Salvadori che ha anche tenuto a ringraziare operai forestali e piloti degli elicotteri – lavorano in modo compatto, senza sfilacciamenti in una autentica estate di fuoco che ha già registrato un bilancio pesantissimo”. Qualche dato, inevitabilmente parziale visto che l’emergenza non è certo conclusa, dal comandante Monaco: se lo scorso anno gli incendiari, colposi e dolosi, catturati in Toscana furono 76 oggi siamo già a 95 (di cui 86 colposi e 9 dolosi) mentre nel 2003 furono soltanto 54.
Stefano Giannelli (una novantina ogni giorno, in media, i Vigili del Fuoco impegnati in Toscana su questo fronte) ha invitato i media a insistere sull’importanza della prevenzione. Quattro le principali buone regole: non accendere fuochi all’esterno, non buttare cicche, attenti alle marmitte catalitiche delle auto, segnalare con la massima precisione possibile i luoghi di incendi. Regole condivise anche da Saverio Tozzi – rappresentante dei circa 4 mila volontari (13 associazioni, 130 sedi in tutta la Toscana) che si occupano di contrastare gli incendi nei boschi – con un appello ulteriore a “non abbassare la guardia”. Nel corso della conferenza sono state anche fornite, dal comandante Donato Monaco, cifre sui costi legati agli incendi boschivi: un’ora di volo di un elicottero costa circa 5 mila euro, cifra che raddoppia per i Canadair, mentre per rimboschire un solo ettaro bruciato la spesa, in media, sale a 13 mila euro.
Il CFS sta studiando una “azione sperimentale” con l’obiettivo di far pagare le spese (“almeno quelle di spegnimento”) direttamente ai responsabili. Gianni Salvadori ha fatto presente che Regione Toscana sta valutando di costituirsi parte civile in modo da chiedere danni ai colpevoli mentre, più in generale, sarebbe necessario “inasprire le pene per chi provoca incendi”. In merito al budget per gli elicotteri antincendio, Salvadori ha assicurato che non esistono problemi di spending reviuw: “le risorse ci sono e mi sento di poter assicurare che ci saranno anche l’anno prossimo”.
Da non dimenticare questi tre numeri telefonici per le emergenze negli incendi boschivi: il 115 (Vigili Fuoco), il 15 15 (Corpo Forestale Stato), l’800 425 425 (numero verde Regione Toscana). I dati In poco meno di 8 mesi (dal primo gennaio al 24 agosto) sono stati registrati in Toscana 741 incendi boschivi, per una superficie complessiva di 2550,69 ettari. Aumentata anche la superficie boscata media per incendio: 2,26 ettari (media 2007-2011 pari a 1,44 ettari). A luglio gli incendi boschivi sono stati 190 e ad agosto 248.
Il territorio della provincia di Lucca è il più colpito per numero di incendi (44 ad oggi), seguito da Pisa (40), Arezzo (38), Firenze (33), Pistoia (22) e Grosseto (20). Il più grande è stato a luglio quello di Verniano (Colle Val d’Elsa) con quasi 300 ettari di bosco andati in fumo, poi Massa Marittima località La Polveriera con 130 ettari e quelli di Marina di Grosseto e di Firenze (Careggi) L’organizzazione Antincendio boschivo Sul territorio sono impegnate Province, Unioni di Comuni, Comuni ed Enti parco regionali, che organizzano e gestiscono squadre operative costituite da 582 operai forestali ed il volontariato che attiva 3.895 volontari.
La struttura regionale dispone di 580 mezzi, tra fuoristrada e autobotti, per gli interventi di spegnimento e per il controllo del territorio. Inoltre la Giunta regionale mette a disposizione elicotteri per il supporto alle forze terrestri nello spegnimento degli incendi boschivi. Il contratto prevede uno schieramento variabile in relazione alle condizioni di rischio, con un minimo di due elicotteri ed un massimo di dieci. Le ore di volo degli elicotteri regionali solo a luglio sono state 529 e nei primi 20 giorni di agosto 433, per complessive 962 ore, contro un totale di 1.100 del monte orario disponibile per l’intero anno contrattuale (dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo).
Se le ore a disposizione non basteranno la Regione interverrà per un ampliamento del contratto. L’efficacia degli interventi dell’organizzazione AIB ha permesso in moltissimi casi di contenere fortemente i danni. Basti pensare che quasi 120 dei 190 incendi boschivi di luglio fanno registrare una superficie boscata irrilevante o comunque inferiore all’ettaro. I danni Oltre ai costi di spegnimento, occorre soffermarsi anche sul danno ambientale, alla cui determinazione concorrono una serie di elementi:
valore naturalistico legato alla biodiversità costo legato alla funzione di protezione idraulica dei soprassuoli vegetali che obbliga a trovare soluzioni alternative per evitare, ad esempio, fenomeni franosi cambiamenti climatici: con la perdita del bosco abbiamo una riduzione dell’assorbimento della CO2 e degli altri inquinanti danno derivato dalla perdita di valore del materiale legnoso perdita di tutti i prodotti non legnosi (funghi, tartufi, erbe aromatiche e medicinali, frutti del bosco) danno faunistico danni legati alle attività turistico-ricreative, soprattutto per le aree ad alto valore ambientale La normativa La legge forestale n.La legge stabilisce i vincoli di utilizzazione per i terreni percorsi dal fuoco:39 del 2000, unitamente al Regolamento forestale della Toscana (DPGR 48/R/03) stabilisce i divieti, le deroghe e le norme di prevenzione.
1. divieto di pascolo per 10 anni 2. divieto per 5 anni di esercizio di attività venatoria per superficie maggiore di 1 ha e in presenza di tabellazione 3. divieto per 15 anni di ogni trasformazione del bosco in altra qualità di coltura 4. divieto per 10 anni di realizzazione di edifici o strutture per insediamenti civili o attività produttive (a meno che non siano già previsti dai piani urbanistici)I divieti e le sanzioni nel periodo a rischio (1° luglio – 31 agosto) Dal 1° luglio parte il periodo a più elevato rischio di incendio che termina il 31 agosto.
Questo periodo può essere variato dalle Province per il territorio di competenza. In questo periodo, nelle aree boscate e assimilate (compresi gli arboreti) e nella fascia contigua entro 200 metri è vietato:
1. accendere fuochi (salvo deroghe con prescrizioni per carbonaie, giardini e aree attrezzate) 2. abbruciare residui vegetali (salvo deroghe con prescrizioni nei castagneti da frutto) 3. usare strumenti a fiamma libera o che provocano scintille 4. accumulare o stoccare materiali infiammabiliChi viola questi divieti è punito con una sanzione fino alla reclusione da 4 a 10 anni.
Anche chi provoca un incendio colposamente ne risponde civilmente per i danni provocati e una volta che la sentenza è passata in giudicato la Regione può costituirsi per chiedere il rimborso delle spese per lo spegnimento e dei danni provocati. Nel 2012, fino al 31 luglio, sono state denunciate 9 persone per incendio boschivo doloso e 63 per incendio boschivo colposo. A metà luglio è stata arrestata in flagranza di reato una persona in provincia di Arezzo. Sono seguiti altri due arresti.