Con l’accusa di stalking e violenza sessuale ieri è finito in manette un pregiudicato di 44 anni originario della provincia di Cagliari. Ad arrestare l’uomo e a porre così fine ai suoi ripetuti atti persecutori nei confronti della “moglie” (dalla quale sarebbe separato di fatto), sono stati i poliziotti di quartiere, intervenuti nei giardini di via del Mezzetta. Intorno alle 13.00, in un angolo appartato del parco, gli agenti si sono trovati di fronte la scena di un uomo seduto sull’erba che, pantaloni calati, stava trattenendo sopra di se una ragazza con la forza, colpendola inoltre con schiaffi al volto.
Senza perdere tempo i poliziotti hanno subito immobilizzato l’aggressore, liberando dalla presa una giovane cittadina romena di 22 anni in lacrime. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vicenda è l’epilogo di una serie di episodi cominciati dopo la scarcerazione dell’uomo nel giugno scorso (dopo una sua precedente condanna per altro reato) e proseguiticon un susseguirsi di continue minacce e atti persecutori nei confronti della donna che aveva invece deciso da tempo di chiudere il loro rapporto.
Già nel 2009 l’uomo era stato colpito - per circa un anno - da un divieto del giudice di avvicinarsi alla moglie - provvedimento emesso a seguito di analoghi episodi di violenza denunciati in passato. In ultimo, la notte a cavallo tra il 19 e il 20 agosto, l’arrestato è entrato nella terrazza dell’appartamento che la donna divide col nonno di 75 anni. Spaventata dalle insistenti minacce di morte rivolte a lei e all’anziano, la giovane si è barricata in casa e ha chiamato il 113: il molestatore si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
L’indomani, dopo aver martellato la sua vittima con una serie di SMS intimidatori, questa volta il pregiudicato sardo è entrato nella palazzina dove abita la coniuge portandosi via la carrozzina della bambina nata dalla loro relazione. Con la scusa di restituire il passeggino, ha poi attirato la malcapitata ai giardini dove, dopo averle puntato un grosso cacciavite alla gola e all’addome, è cominciato l’ennesimo incubo per la giovane. Solo il tempestivo intervento della polizia ha impedito il peggio: gli operatori sono riusciti a localizzare l’area dalla quale proveniva il segnale del telefonino della donna.
Contattata dalla Sala Operativa della Questura, la straniera non ha risposto ma, senza farsi accorgere, ha premuto il tasto “OK”, rimanendo così in continuo contatto con il 113. La Centraleha minuziosamente coordinato le sue ricerche, stringendo il cerchio proprio nella zona dei giardini di via del Mezzetta. Vicino al luogo dell’aggressione la polizia ha anche ritrovato il cacciavite usato dallo stalker. Il 44enne dovrà rispondere anche dei reati di furto, violenza privata, minacce aggravate e lesioni personali.
A seguito delle percosse la parte lesa ha riportato lesioni al momento giudicate guaribili in 5 giorni.