Ritorna con tre repliche la Passeggiata a San Salvi

Nell'ambito del Ferragosto in città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2012 19:34
Ritorna con tre repliche la Passeggiata a San Salvi

Per chi resta in città - e in tempo di crisi sono sempre più numerosi: famiglie, ma anche giovani e giovanissimi! - per chi non si lascia tentare da una gita fuori porta, per i numerosi turisti presenti ad agosto, anche Firenze, come tutte le più grandi città italiane, offre una alternativa. I Chille de la balanza, la compagnia teatrale napoletan-fiorentina di casa in quel di San Salvi, in collaborazione con Estate fiorentina, offrono per il quattordicesimo anno consecutivo un intrigante programma per la Festa di Ferragosto nell'ex-città manicomio. E nell’attesa…ripropongono la storica Passeggiata “C’era una volta…il manicomio” di e con Claudio Ascoli, con repliche lunedì 13, martedì 14 e giovedì 16 agosto già praticamente esaurite! Ingresso 5 euro, prenotazione obbligatoria (e urgente per gli interessati) allo 055 6236195 o chille_@libero.it. Lunedì 13, martedì 14 e giovedì 16 agosto alle ore 21.30 C’era una volta… il manicomio, ultima edizione della Passeggiata, di e con Claudio Ascoli, arricchita per l'occasione da nuovi documenti e testimonianze sulle terapie in voga sino agli anni ’60: dalle cure insuliniche e convulsivanti alla surreale “malarioterapia”, che vide l’arrivo a San Salvi di milioni di zanzare…con l’obiettivo di procurare ai matti la malaria e alti stati febbrili pur di ottenere effetti tranquillizzanti. Uno spettacolo-affabulazione-denuncia di oltre due ore e trenta minuti, che in dodici anni e più di 500 repliche (siamo alla numero 512!) ha divertito ed emozionato quasi trentamila spettatori.

Libri, video, fotografie, tesi di laurea, dottorati di ricerca e...tanto è nato sulla scia di questo spettacolo (ma è proprio solo uno spettacolo?), nato per caso nell’ormai lontano 1999 e che da allora, in versioni via via arricchite dagli apporti di tanti “passeggiatori” come li chiama Ascoli, ha accumulato ininterrottamente centinaia di repliche tutto esaurito. Ogni sera diversa dalla precedente, e molti spettatori ritornano a distanza di anni, la Passeggiata raccoglie e rimanda anche l’attualità politica – grave ma non seria, direbbe Flaiano – come a mettere in relazione la tragica storia del manicomio con quella dei nostri giorni; e siamo certi che l’attuale crisi entrerà nella prossima coinvolgente narrazione-gioco.

Nel racconto itinerante, con soli 40 spettatori per sera (in teoria!), l’attore-regista dei Chille de la balanza narra con parole, immagini, suoni, percorrendo e ripercorrendo in lungo e in largo il vecchio manicomio. Scorrono così foto di Carla Cerati, interviste con matti, psichiatri, infermieri, filmini super 8 delle prime feste nei lager manicomiali. Ascoli legge lettere mai spedite in cui un matto chiede l’intervento dell’Armata rossa per distruggere il reparto in cui è rinchiuso, o gioca surrealmente, visitando i luoghi abbandonati o appena ristrutturati del manicomio fiorentino; affabulando, invita alla costituzione di un nuovo movimento politico (FSSNFDL Forza San Salvi nel futuro della libertà), chiede provocatoriamente di sottoscrivere una petizione per l’abbattimento di tutti gli alberi e creare una new town dove una volta vivevano i matti, recuperando il legname per le bare di quanti moriranno per mancanza di ossigeno.

L’attore-regista dei Chille allarga il suo sguardo sulle tante realtà manicomiali all’indomani della Basaglia; ma innanzi tutto non dimentica San Salvi: il suo oggi e soprattutto il suo futuro prossimo, proprio mentre si susseguono strane voci e chissà. Il gioco teatrale itinerante inizia festoso: gli spettatori sono coinvolti nella “conta”, cioè nell’azione di contare i presenti che si svolgeva ad ogni cambio di turno per consegnare i matti. Ben presto, però, ci si accorge che oggi il manicomio è dovunque, che tutti noi “non siamo più persone”, come notava Basaglia per i suoi matti.

E dunque? Ora che tutta la nostra società è spaventosamente istituzionalizzata, forse occorrerebbe una nuova legge 180 (ndr. quella che abolì i manicomi nel 1978), magari per cambiare stavolta tutta la società. Ingresso 5 euro. Per informazioni e prenotazioni, telefonare allo 055 6236195 o inviare una mail a chille_@libero.it. Mercoledì 15 agosto, giorno di Ferragosto, la Festa si apre alle ore 15,30 con Dipingi il tuo manifesto... e facciamo di San Salvi un Parco delle meraviglie: un invito ai bambini…da 3 a 99 anni a dipingere liberamente.

“Porta con te solo la tua fantasia e troverai sul posto colori, pennelli e grandi fogli bianchi”. Le folli creazioni estemporanee serviranno per allestire sul posto una immensa esposizione en plein air e trasformare così San Salvi in un…Parco delle meraviglie! Alle ore 17.30 nel salone centrale della sede dei Chille, vernissage dell’esposizione: Antonio Brizzolari. L’universo meraviglioso. Si tratta di una ricca personale, con molte opere mai presentate in pubblico, del pittore vestito di tutti i colori: Antonio Brizzolari, il singolare Artista che dorme a San Salvi ma ama passeggiare per Sant’Ambrogio e che… “non vende quadri ma li affitta!: «Affitto i miei quadri a chi vuol fare bella figura per una cena, per un ricevimento, poi me li riprendo».

La sua è Pop art con forti connotazioni espressioniste. Il segreto dei suoi ritratti? «Prima di ammirare una persona devo invidiarla: soltanto così riesco a ritrarla». La mostra sansalvina, che include anche le opere che tanto successo hanno avuto recentemente a Palagio di parte Guelfa, resterà aperta sino a venerdì 24 agosto. Ma come ormai tradizione, l’evento clou sarà il concerto serale – inizio alle ore 21.30 – che vede quest’anno Nando Citarella & i Tamburi del Vesuvio, tra i più importanti gruppi di musica etnica, nella presentazione del loro nuovo cd Magna Mater.

Nel vulcano Vesuvio pulsano i ritmi che da sempre accompagnano i canti ed i balli tradizionali dell'area campana e di tutta l'Italia centro-meridionale. Ma questa terra fertile ha accolto anche il battito ritmico di tutte quelle genti che da altri luoghi, attraversando il grande mare sono approdati quaggiù. Così, rispettando la natura vulcanica in questa "Terra e' motus", il Vesuvio è il "grande tamburo" che scandisce il tempo per canti antichi e per nuove contaminazioni. Il progetto Tamburi del Vesuvio nasce nel 1994 dalla volontà di Nando Citarella di dare voce alle contaminazioni etnico-culturali che la realtà sociale italiana stava cominciando ad esprimere.

Non è un caso quindi che, durante le feste popolari del nostro Sud i suoni di Djembè africani o di Masar e Bendir nord africani, si mescolino agli antichi ritmi delle tammurriate e delle tarantelle. Questa semplice considerazione ha ispirato ed ispira il percorso dei Tamburi del Vesuvio. Un viaggio che li ha portati nei maggiori festival italiani ed europei. A San Salvi Citarella i Tamburi presentano il loro nuovo cd Magna Mater. Spesso molti di noi si ritrovano a viaggiare, pensare, sognare ad occhi aperti, estraniandosi così dalla realtà quotidiana e risvegliando l’Ulisse recondito che è in noi, ci si scopre così a cantare melodie antiche che pian piano salgono dal profondo,radicate da generazioni nei punti più sensibili della nostra memoria (litanie,ninne nanne,serenate,ballate,romanze,a stesa e a fronna), e ancora a ritrovare attraverso Danze (rituali e terapeutiche) oggi fuse in tutta la liturgia popolare, il senso del viaggio infinito dell’uomo alla ricerca dell’Equilibrio con l’Universo.

Ed è così che nella nostra memoria primordiale incontriamo tradizioni e culture di provenienza, greco-balcaniche, arabo-andaluse, franco-provenzali le cui sfumature si ritrovano nella tradizione e nella musica del nostro centro-sud. Noi come Ulisse approderemo a terre lontane, ritrovando quegli accenti, quei ritmi che così tramandati dai viaggiatori del mediterraneo oggi uniscono le culture fiorite in esso. Attraverso il Canto, la Danza, la Parola e il Gesto Citarella e i Tamburi guideranno festosamente gli spettatori sansalvini in questo mondo fatto di tradizioni che da secoli ci appartengono e che spesso rifiutiamo di riconoscere, affidandole al Vento capriccioso che gonfia le vele della Memoria.

L’ingresso al concerto costa solo 8 euro, e dato il limitato numero di posti disponibili, si consiglia vivamente la prenotazione: tel. 055-6236195, e-mail chille_@libero.it

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