Continua l’impegno della Regione Toscana per la prevenzione dei danni arrecati da potenziali terremoti. Nei giorni scorsi la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, ha infatti definito i criteri per l’assegnazione di 5,35 milioni di fondi statali per interventi di prevenzione sismica su edifici pubblici e privati. Per l’assessore regionale “investire nella prevenzione sismica è un dovere per tutte le amministrazioni regionali italiane e così ci siamo subito attivati per utilizzare al meglio i fondi pervenuti dallo Stato”. Dei 5 milioni di euro, oltre 4 milioni sono destinati all’edilizia pubblica e solo uno a quella privata.
Questa suddivisione, nel rispetto dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri 4007 del 2012, ha sollevato tuttavia qualche perplessità nell’assessore regionale all’ambiente: “I fondi per gli edifici privati sono purtroppo una goccia in mare. Sarebbe stato meglio azionare altre leve per indurre i privati a intervenire di più sulla messa in sicurezza degli edifici di proprietà. Si poteva ad esempio concedere di portare in detrazione, come avviene per gli interventi di ecoefficienza, le spese sostenute per le opere di prevenzione sismica”. Nel dettaglio l’ordinanza governativa ha consentito alla Regione Toscana di destinare 4,37 milioni per interventi su edifici pubblici strategici, l’80% cioè dell’importo attribuito incluso un residuo di circa 90.000 euro dell’annualità 2010, e 1 milione, il restante 20%, agli interventi su edifici privati relativi a rafforzamento locale, miglioramento sismico e eventuale demolizione e ricostruzione.
Operativamente gli interventi sugli edifici pubblici, di adeguamento o miglioramento sismico, saranno individuati mediante scorrimento della graduatoria recentemente approvata per l’assegnazione dei fondi statali relativi all’annualità 2010. La selezione era stata svolta tramite bando pubblico rivolto ai Comuni a maggior rischio sismico della Toscana, vale a dire nelle zone di Lunigiana, Garfagnana, Mugello, Casentino e Val Tiberina, Monte Amiata, Val di Bisenzio e Appennino pistoiese. La selezione degli edifici privati beneficiari avverrà, per questa prima annualità, in alcuni Comuni “pilota”, che saranno individuati tra quelli che nel 2003, prima delle revisioni della classificazione sismica, risultavano non classificati sismicamente e attualmente risultano in zona sismica 2.
A seguito delle procedure di selezione svolte tramite bando pubblico da parte dei Comuni, verrà infine redatta una graduatoria degli interventi a livello regionale.