"Difficoltà" questa la parola più gettonata dagli amministratori italiani che si sono dati appuntamento nel feudo di Matteo Renzi, in quella Firenze divisa tra nostalgici del Partito e giovani, dentro e fuori, curiosi di esplorare la frontiera del Wiki-PD. Palacongressi, tra la Stazione Santa Maria Novella e la Fortezza da Basso, allestito in stile Leopolda con un Big Bang (diretta streaming ed highlights)motivazionale che attraversa l'Italia dei problemi e dei paradossi intersecandosi alla vita politica di Matteo Renzi che di contributo in contributo riceve citazioni ed apprezzamenti.
Una convention autoprodotta senza finanziamenti pubblici e con il ticket restaurant di 10 euro a testa. Città che puntano a fare di necessità virtù, che cercano il traguardo del 100% di raccolta differenziata attraverso investimenti mirati, che rincorrono solidarietà, volontariato, scoperta dei valori sociali, ma che guardano anche ai tagli perché "Gli amministratori locali sono i veri tecnici" quando i soldi finiscono. "A fare i sindaci con i soldi son tutti bravi" è il parere dei molti giovani politici presenti che ogni giorno si confrontano con i cittadini in cerca di risposte e di aiuti: aiuti sul lavoro, nella cultura ed anche nello sport. Ad aprire la convention il videomessaggio inviato dal sindaco di Finale Emilia, località devastata dal sisma che ha colpito il reggiano: "Tremiamo ma non molliamo" ha detto Fernando Ferioli che ha duramente attaccato la burocrazia che blocca i comuni. A tratti i toni, le immagini che scorrono sullo schermo (ad ogni amministratore che interviene è stato richiesto dall'organizzazione di portare una immagine rappresentativa del personale intervento) possono ricordare i discorsi che i grandi manager americani della scuola motivazionale fanno agli apprendisti del marketing per avviarli con le spalle larghe nella palude dei coccodrilli.
Niente carboni ardenti però, ma uno spazio di 4 minuti, quello che intercorre al suono del gong, che lascia libero spazio alle idee ed impressioni personali, come se a confrontarsi fosse la gente di strada e non addetti ai lavori con quella fascia tricolore che pesa sulle spalle. "Ribaltare le gerarchie" dice Mauro Grassi, Assessore al Comune di Livorno, ne parla argomentando un piano strutturale che parte dal pedone e non dalle macchine, ma il senso politico non è casuale. "Chi si impegna di più è di sinistra, mentre chi vive di rendita è di destra" applausi per il Sindaco di Vinci, Dario Parrini.
Interviene dal palco anche il Sindaco di Scandicci, Simone Gheri "Avere a che fare con una base dirigente cresciuta nei corridoi non mi piace, non è questo il nostro partito democratico, serve il merito in tutto. La nostra proposta deve essere piena di contenuti. Sono per le Primarie" ha concluso. Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza, lancia una provocazione: "Pagare le tasse significa concorrere alla funzione sociale. Non è un messaggio solo per i giovani, tutti siamo responsabili della comunità ed il servizio civile deve essere affare di tutti.
Dovremmo dedicare una settimana delle nostre ferie come volontari ed il governo dovrebbe riconoscerci sgravi fiscali" Il mezzogiorno. Luigi Famiglietti, sindaco di Frigento: "Non abbiamo bisogno di elemosina, dobbiamo essere alternativi, perché se cresciamo noi, come nel 1996 con Romano Prodi, cresce tutto il Paese. Matteo - si rivolge a Renzi - dobbiamo recuperare lo spirito dell'Ulivo e coinvolgere Romano Prodi, magari come economista. Non ci vogliamo mettere contro i maestri..
il problema è che non ci sono maestri nel nostro partito, nessuno che sappia indicare una linea comune" applausi della platea. Barbara Paron, sindaco di Vigarano Mainarda torna sul drammatico terremoto: "Non sapevamo che sarebbe arrivato il terremoto, per questo si chiama emergenza ed operiamo nell'incertezza. Sarà dura la fase della ricostruzione, visto che il governo è ancora latitante.. Mantenere le promesse è importante, per questo il Segretario del mio partito dovrebbe mantenere la promessa di non candidarsi come premier, solo così sarà per me un vero leader" Alfonso Bonaiuto, assessore al Comune di Salerno, guarda all'elettorato potenziale ritrovando il malumore nelle varie categorie: "Siamo in guerra finanziaria e servono leggi speciali, ma il mercato sta implodendo perché chi potrebbe investire non lo fa per paura.
Dobbiamo dare risposte a chi può far ripartire il Paese". Ad applaudire gli interventi anche Giorgio Gori, Matteo Richetti ed il palermitano Davide Faraone che moderano gli interventi. Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, interviene alle 12 e 30: "Avrei voluto aprire con la foto della rosa tricolore.. - risate del pubblico - invece ho scelto la foto di Richard Douglas "Dick" Fosbury, il primo che ha fatto il salto in alto volgendosi di spalle. Il modello culturale che dobbiamo superare? - parte il video di Mary Poppins, quello in cui i piccoli Banks rimettono in ordine la loro camera - Lo schiocco delle dita non riesce a nessuno - prosegue Renzi - a chi in tutti questi anni ha detto "Ci penso io".
Ci hanno creduto perché aveva vinto la Coppa dei Campioni, oppure andava bene con le sue aziende. Da 15 anni l'Italia non cresce più. I problemi arrivano da prima. La risposta politica seria che possiamo dare è quella di avere consapevolezza dei nostri limiti perché ogni giorno ci confrontiamo con i problemi veri, con i discorsi filosofici. Non dobbiamo candidare un ''Io'' ma un ''Noi'', un insieme di donne e uomini. Noi siamo compagni di viaggio. Noi sindaci, amministratori, che scriviamo lettere d'amore alle nostre città anche se a volte ci può essere la voglia di andarsene..
Dobbiamo aderire al principio di lealtà e lo dico a Bersani al quale va il mio saluto e spero di tutti voi. Mi spiace che ogni volta che facciamo qualcosa le agende non si incastrino - risate -. Avere le idee diverse non può far partire gli insulti o la ricerca di nemici. Ci chiamiamo Partito, ma anche democratico che è l'idea del rispetto degli altri ed il principio di lealtà non è fedeli alla ditta ma alla comunità. Se perdiamo le primarie il giorno dopo saremo accanto a chi le vince e siamo sicuri che accadrà anche a parti inverse, loro non lo dicono, ma..
se accadesse ne sono certo che sarà così. Piaccio anche al centro destra? Ma facciamo una riflessione.. piacere a quelli che hanno votato per altri è l'unica condizione per non perdere nuovamente - apoteosi -. Poi c'è il principio di realtà: ci sono tante persone che in Parlamento fanno un bel lavoro, altri hanno perso il legame con la realtà. Noi conosciamo le problematiche reali. Il Patto di stabilità, ad esempio, fa venire meno la fiducia nelle istituzioni perché lo stato non paga un lavoro fatto, mentre se è il contribuente a non pagare si ritrova Equitalia alla porta.
Noi siamo i veri tecnici: l'Italia è meglio di come ce la raccontiamo, così come la maestra che continua il suo lavoro con passione, l'imprenditore che investe e paga le tasse, quel lavoratore che non segna il suo straordinario perché capisce i problemi della sua ditta sono da premiare. Non siamo frustrati usciti da una terapia di gruppo. - Altro video di mamme che in varie parti del mondo preparano i figli per andare a scuola, i figli crescono e partecipano alle Olimpiadi ricambiando con l'orgoglio le fatiche fatte - Il presente che ci circonda ed il futuro che ci aspetta - prosegue Renzi in un mistico silenzio - non deve farci paura.
Gli anziani non hanno paura per se stessi, ma per i propri figli. Dobbiamo avere il coraggio, la forza di cambiare il racconto. Ho molta stima di chi si culla nell'esperienza passata, ma in tutti i campi, quelli del "Si stava meglio quando si stava peggio". Vogliamo adeguarci oppure andare avanti a testa alta consapevoli dei problemi? - Renzi prende una macchina fotografica Polaroid, una vecchio tipo, poi una nuova. Scatta due foto, alle stesse persone - Anche la politica può essere così, lo strumento può cambiare, la ditta può fallire, le forme possono essere diverse..
ecco vogliamo cambiare macchina fotografica. Vanno cambiate le idee le forme e le facce. Siete stati accolti dalla protesta del Maggio Musicale.. ad ogni evento l'organizzazione vi mette a disposizione una protesta - risate - però voglio dirvi che fine ha fatto quella dell'Ataf della Leopolda: abbiamo effettuato un percorso di riqualificazione sul trasporto pubblico locale, e di competitività verso la privatizzazione di Ataf per liberare denari che ora sono sulla cultura e sul sociale. Allo stesso modo lo faremo con gli orchestrali, affinché si vada verso la domanda e non puntando all'offerta.
Non basta ragionare di Euro, nessuno parla di Europa come luogo che sia istituzione politica, un soggetto con poteri veri. Il vero problema sono gli asili nido in Italia, sono gli immobili bloccati che non servono a nessuno. Guardiola lascia il Barcellona e ragiona del fatto di non essere necessario, da qui il poter cambiare le facce. Non si deve avere paura di prendere con se' persone che siano più brave di noi, noi non pensiamo che gli anziani debbano esser messi da parte, è una idiozia. "L'estate sta finendo" cantavano i Righeira, il loro governo no.
Caro D'Alema, caro Veltroni, cara Rosy, caro Marini avete fatto tanto per l'Italia adesso anche basta. Un progetto vero? Lo facciamo, vi chiediamo la libertà di tenere le stesse regole per le Primarie. Non solo sceglieremo il candidato o la candidata. La vera sfida è andare a prendere gente che oggi non vuole più votare - altro video, da "La Febbre" in cui il barman Fabio Volo serve birra italiana al Presidente della Repubblica e restituisce lui la Carta d'identità perché deluso dal sistema - abbiamo un esercito di persone che si sono stufate.
Non sono solo quelli che votano Beppe Grillo, quelli sono una minoranza, ci sono quelli che vogliono essere riportati in campo. Si pensa a liste ciniche e non civiche. Guardate le astensioni alle ultime amministrative. Dobbiamo rimetterci in gioco con tre parole 'libertà, gentilezza, onore' (Aung San Suu Kyi, cit) strane per la politica di oggi. Il coraggio prevale sulla paura. Non so come andrà a finire, ma so come inizia; con tante persone che indipendenti dalle minacce, sanno che a segnare il goal vincente potrà essere uno qualsiasi della squadra, sanno di poter perdere la partita, ma non si può perdere la faccia".
Tutta la platea in piedi, applausi scroscianti per Matteo Renzi. "Questa è la giornata dell'orgoglio degli amministratori?" si domanda Giampiero Tolardo, consigliere alla Provincia di Torino. "Ascoltavo i colleghi e mi rendo conto che tante realtà sono bersagliate dalla crisi". Questo è il confronto. Questo l'obiettivo di Renzi? Far sentire tutti sulla stessa barca e programmare una rotta comune? Ma bastano 4 minuti per spiegare le singole realtà quotidiane di tutti i comuni interessati? Sono assaggi, pillole, brevi flash che servono per contarsi, per fare squadra, per capire Che ne sarà di noi, come quel film generazionale in cui volare da soli e rompere gli schemi significa guardare alla vacanza in Grecia come ad un paradiso..
ma questa è la finzione scenica.. la greve satira cronistica. La realtà è che Matteo Renzi sembra poter contare su una base solida di sostenitori, sembra poter mettere insieme le forze analitiche, ascoltarle e fare una sintesi delle problematiche comuni. Sarà il nuovo punto di riferimento? AL