Una Interpellanza urgente in Parlamento rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per sapere quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle iniziative annunciate dalla società Poste italiane in materia di riorganizzazione del servizio di recapito e se il piano di chiusura degli uffici postali annunciato per la Toscana, sia considerato compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio dell'universalità del servizio”. È quanto emerge da una interpellanza urgente che l’On Ermete Realacci (PD) nei giorni scorsi ha presentato in Parlamento sulla questione della chiusura degli uffici Postali che in Toscana ammonterebbero a 174. "Dopo le iniziative già avviate con l'UNCEM Toscana – dichiara l’On.
Realacci - abbiamo deciso con la collega Velo e con gli altri parlamentari toscani del PD di riproporre con urgenza la questione in Parlamento, vista anche la necessità di obbligare Poste Italiane Spa all'apertura di un tavolo con le istituzioni locali per evitare fatti compiuti che potrebbero danneggiare comunità e territori". “Una azione importante che con l’On. Realacci abbiamo iniziato e che porteremo fino in fondo – dichiara il Presidente di UNCEM Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) Oreste Giurlani in rappresentanza di 168 Comuni piccoli e montani della Toscana – perché siamo molto preoccupati per i disagi che aumenteranno specialmente nei piccoli comuni ed in particolare per tutti gli abitanti delle aree rurali, montane ed isolate della Toscana.
Siamo convinti che dietro una corretta razionalizzazione delle risorse e degli uffici postali, sebbene concomitante ad un periodo di crisi e di revisione della spesa, non può celarsi un impoverimento di un servizio importante per il territorio ed essenziale per i cittadini, specie quelli più deboli: anziani, malati e persone a ridotta mobilità. Si tratta di un servizio importante anche per sostenere il mantenimento delle comunità e di molte attività per lo sviluppo sociale ed economico.” L’interpellanza chiede inoltre di sapere come i Ministri interpellati intendano intervenire al fine di scongiurare che gli effetti del piano di Poste possano tradursi in ulteriore aggravarsi delle tensioni occupazionali nel nostro Paese e quali iniziative intendano assumere al fine di consentire l'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con le Regioni e le amministrazioni locali, volto a individuare le soluzioni più opportune per la definizione delle strategie future di una società pubblica che svolge un ruolo cruciale sul piano economico e sociale. E in ultimo si chiede come i Ministri intendano intervenire, anche favorendo una concertazione fra la direzione regionale toscana di Poste italiane spa e le istituzioni coinvolte, per evitare che decisioni unilaterali assunte dall'azienda arrechino seri disagi agli abitanti dei comuni della regione Toscana, al fine di garantire l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto del contratto di servizio postale universale. I Parlamentari che hanno sottoscritto l’interpellanza sono: Velo, Realacci, Ventura, Albini, Bindi, Cenni, Cuperlo, De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Lulli, Mariani, Mattesini, Nannicini, Rigoni, Sani, Scarpetti