“Incrementare in Toscana la raccolta differenziata e il recupero e il riciclo degli imballaggi in alluminio estendendo sul territorio regionale il sistema di raccolta del multimateriale leggero (plastiche, alluminio, acciaio, poliaccoppiati come il Tetra Pak), modello avanzato di gestione del rifiuto urbano che garantisce aumenti sia quantitativi che qualitativi dell’alluminio raccolto. Questo comporterà elevati benefici non solo ambientali ma anche economici, che sono l’obiettivo chiave dell’accordo triennale firmato stamani con Cial, Conai e Revet”. Lo ha affermato l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, che oggi ha sottoscritto – insieme al direttore generale di Cial Gino Schiona, al direttore generale di Conai Walter Facciotto e al presidente di Revet Valerio Caramassi - il protocollo d’intesa che prevede, entro il 2015, l’organizzazione, almeno per il 70% del territorio regionale toscano, della raccolta differenziata sulla base del cosiddetto sistema multimateriale leggero.
Il dato più recente, relativo al 2011, per le lattine in alluminio è di circa 440 tonnellate raccolte. Il piano triennale dovrebbe garantire, al 2015, la raccolta e l’avvio a riciclo di oltre 2.000 tonnellate di alluminio (lattine per bevande, scatolette e vaschette per alimenti, foglio sottile come quello per la conservazione dei cibi o dei coperchi dello yogurt), con un beneficio in termini di emissioni serra evitate (CO2) pari a 16.000 tonnellate e di energia risparmiata (TEP) pari a 7.000 tonnellate. Riciclare l’alluminio consente infatti, oltre al recupero di nuova materia prima, di risparmiare fino al 95% dell’energia necessaria per produrlo partendo dal minerale.
Inoltre, grazie al riciclo di 2.000 tonnellate di imballaggi in alluminio, è possibile produrre numerosi oggetti di uso quotidiano: ad esempio circa 4 milioni di moka per il caffè, oltre 2 milioni di padelle e 190mila city bike. Per questo è importante massimizzare il recupero, includendo anche, come previsto dagli accordi che regolano i rapporti tra Cial e Revet, altre frazioni merceologiche simili, come caffettiere, padelle o altri piccoli oggetti di uso domestico. “Il protocollo siglato oggi – dice ancora l’assessore Bramerini - va proprio nella direzione di garantire performance quantitative e qualitative di fascia alta e in linea con le elevate potenzialità che il bacino gestito da Revet riuscirà ad esprimere nei prossimi mesi grazie alla progressiva modifica dei sistemi di raccolta.
Allo scopo di massimizzare il recupero dell’alluminio che viene erroneamente conferito anche al di fuori della raccolta differenziata la Regione Toscana, Revet e Cial si impegnano, inoltre, a promuovere, sostenere e adottare ulteriori forme di selezione in grado di captare imballaggi e altri oggetti in alluminio su impianti di trattamento del rifiuto indifferenziato”. “L’alluminio è un materiale che va certissimamente a riciclo e dunque è un peccato non raccoglierne di più – afferma Valerio Caramassi, presidente di Revet – La Toscana ha ampi margini di miglioramento sulla raccolta differenziata di questo materiale, anche perché al cittadino non è chiesto alcuno sforzo in più, visto che gli imballaggi in alluminio devono deve essere conferiti nel contenitore del multimateriale insieme alle plastiche, l’acciaio e i poliaccoppiati come il Tetra Pak”. “L’accordo siglato oggi con Revet e la Regione Toscana – dichiara Gino Schiona, direttore generale Cial – pone le basi per un processo di crescita e consolidamento di un sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio in alluminio che, per caratteristiche territoriali, organizzative e impiantistiche del bacino, esprime le potenzialità tipiche di un modello di gestione sempre più integrato e componente importante e imprescindibile del sistema industriale ed economico nazionale verso uno sviluppo realmente sostenibile.
L’industria italiana del riciclo dell’alluminio, leader a livello mondiale per quantità trattate annualmente, potrà così contare su flussi crescenti di materiale, riducendo al contempo la dipendenza per gli approvvigionamenti da altri Paesi.” “Con la sottoscrizione di questo Protocollo si punta a garantire un percorso virtuoso che porterà sicuramente un miglioramento dei risultati di raccolta differenziata nella Regione Toscana, soprattutto in termini qualitativi – commenta Valter Facciotto, Direttore Generale Conai – Bisogna, infatti, sottolineare l’importanza del tema della qualità della raccolta accanto a quello della quantità: più si differenzia bene – e in questo il cittadino riveste un ruolo chiave – maggiori saranno i risultati di riciclo finali.
In tal modo, il Sistema Consortile potrà garantire il successivo avvio dei materiali raccolti a realtà industriali in grado di trasformarli in materia prima seconda utilizzabile in nuovi cicli produttivi.” L’accordo offre anche la possibilità di progettare e attivare sistemi di recupero finalizzati alla raccolta di particolari tipologie di prodotto che, per caratteristiche tecniche, distributive e di consumo richiedano, per la loro valorizzazione, azioni dedicate. E’ questo ad esempio il caso delle capsule in alluminio per caffè che già oggi, nei bacini territoriali in cui vi è un’alta penetrazione del prodotto – e Firenze è una delle città italiane interessate – sono stati attrezzati, presso i punti vendita del distributore, dei corner dedicati al loro recupero. L’attuazione del piano di sviluppo dei sistemi e dei modelli di raccolta e recupero degli imballaggi in alluminio, che prevede un costante monitoraggio delle rese e dei livelli qualitativi di materiale da avviare a riciclo, verrà supportato da una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione su tutto il bacino gestito da Revet, per un coinvolgimento imprescindibile di tutta l’utenza servita ai fini del conseguimento degli obiettivi e dei risultati previsti.