“Fa sorridere che il Comune di Firenze decida di conferire quota parte del Nuovo Parco della Musica alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, quando la costruzione ancora deve esser completata coi lavori, ancora senza finanziamenti, del secondo lotto da 100 milioni circa, e che peraltro è stato edificato su un terreno che ancora non è di proprietà pubblica, ma è delle Ferrovie dello Stato. – affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo “Con questa ennesima delibera si è creato un meccanismo perverso per il quale si innesca una reazione a catena, degna della migliore ‘Fiera dell’Est’ per la quale il Comune per acquisire il terreno su cui è edificato il Nuovo Teatro del Maggio deve rilasciare la concessione edilizia alle Ferrovie per la cementificazione dell’area delle ex-Officine di Porta al Prato, o pagare 14 milioni di euro che non ha in cassa e che difficilmente non potrà recuperare, ma tutto ciò non sarà comunque sufficiente ad ottenere le condizioni per il conferimento alla Fondazione.
Infatti sarà necessario anche accatastare l’immobile il quale per adesso è come se fosse inesistente secondo gli uffici catastali in quanto incompleto.” “Come abbiamo appurato stamani non sarà possibile addivenire, anche nel migliore dei casi, al conferimento prima della primavera del 2013: e allora perché questa delibera ? Solo ed esclusivamente per allungare l’agonia della Fondazione e rinviare solo momentaneamente il commissariamento della Fondazione ? Non si risolvono i problemi del Teatro e della Fondazione rinviando tutto al prossimo anno ? – concludono De Zordo e Grassi - Certo, sapremo quale sarà il futuro del Sindaco Renzi ma anche se lui dovesse prendere il volo per Roma, il Maggio, la Città di Firenze e i fiorentini rimarrebbero qui e i loro problemi non sarebbero in alcun modo risolti.” Questo l’intervento del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli “Il Parco della Musica alle Cascine nasce da una gara organizzata e gestita per affidare l’appalto alla SAC, azienda romana vicina ai DS, che finanziò il partito per le politiche del 2006.
Gara azzerata dal Tar del Lazio nel 2010. Quindi, a costruire è un azienda che non avrebbe, almeno moralmente, titolo per farlo. Il costo previsto era di 78 milioni, oggi siamo già a 240, ma alla fine sicuramente servirà una cifra tra i 300 e i 400 milioni per portare a termine i lavori. Con questi soldi avremmo finanziato il nostro teatro per i prossimi cento anni, ma non sarebbero girati i soldi nei posti giusti. Indipendentemente dal giudizio estetico – che è soggettivo – la struttura è sovradimensionata rispetto alle esigenze di una città come Firenze e, oggettivamente, andrebbe interdetto chi ha progettato e chi ha approvato il progetto di un nuovo teatro senza prevedere un parcheggio sotterraneo, come avviene in ogni parte del mondo civile. Vorremmo sapere dal sindaco quali saranno i costi di gestione rispetto a quelli per la sede attuale, e come li finanzierà.
Da sostenitore, vedo che spesso non riusciamo a riempire l’attuale teatro, come potremo gestire la nuova struttura? Ce lo chiediamo noi, e con noi tutti i fiorentini. Trovare un artificio contabile come il conferimento al Maggio Musicale di una quota del Parco della Musica significa da parte del sindaco Renzi rimandare il problema anziché affrontarlo e risolverlo una volta per tutte. Auguriamoci che sia solo una breve pausa in vista della soluzione definitiva”.