Avanti tutta per rendere i collegamenti con internet più veloci ed abbattere il cosiddetto digital divide, ovvero quella differenza, in termini di accesso alla rete e banda larga, che può essere determinante nella scelta di un’azienda che vuole aprire una nuova attività, che rende un territorio competitivo o meno ma che è anche condizione essenziale per una piena cittadinanza, visti i sempre più numerosi servizi erogati dalla pubblica amministrazione attraverso internet. Stamani a Prato Regione e Provincia hanno firmato un protocollo d’intesa.
A siglarlo, a margine del convegno “Imprese e internet”, sono stati la vicepresidente della giunta regionale Stella Targetti e il presidente della Provincia Lamberto Gestri. Un accordo che impegna complessivamente 1,6 milioni di euro (uno lo mette la Regione, 600 mila la Provincia) e che nell’arco di due anni permetterà di portare la banda larga nelle zone che oggi ne sono sprovviste oppure sono raggiunte da connessioni adsl di portata non sufficiente. Soprattutto in collina, sul Montalbano e in Valbisenzio. La Regione coprirà con la fibra ottica parte del territorio; la Provincia, che svolgerà anche un ruolo di coordinamento e raccordo con i Comuni, utilizzerà invece il wi-fi per coprire quello che rimane e migliorare i collegamenti dove oggi non sono sufficientemente garantiti e la navigazione è troppo lenta.
Due azioni che andranno in parallelo e che si integreranno a vicenda. “In tutta la Toscana abbiamo messo in campo un piano da 51 milioni di euro, di cui 12 solo per quest’anno – spiega la vice presidente della Toscana, Stella Targetti – E’ un programma che non vede coinvolta solo la Regione ma anche altri enti locali toscani, le scuole e le università, le associazioni di categoria, le Procure e i tribunali, e in cui rientra a pieno titolo la firma di oggi con la Provincia di Prato”.
Nel programma regionale di sviluppo non a caso uno degli obiettivi, da qui al 2015, è la diffusione in tutto il territorio toscano della copertura in banda larga di secondo livello, oltre i 7 Mb per secondo. “Le infrastrutture immateriali giocano un ruolo decisivo, al pari delle infrastrutture materiali, per il rilancio dell’economia locale – dicono il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri e l’assessore all’innovazione Alessio Beltrame – La posa di nuova fibra ottica e l’impiego di soluzioni wireless renderà possibile lo sviluppo della rete laddove gli operatori commerciali non intervengono perchè non lo considerano abbastanza remunerativo”. “Ci sono due dati da tener presenti e che rendono l’accordo di oggi importanti – sottolinea Targetti -: il 38% dei toscani tra i 16 e i 74 anni non si è mai connesso a Internet, mentre nell’Europa del nord lo stesso dato è inferiore al 10%.
E’ vero che la percentuale toscana è migliore della media italiana (il 41% delle persone tra 16 e 74 anni non si sono mai connesse), ma c’è ancora molto da lavorare per essere pienamente europei, anche da questo punto di vista”. “L’82% delle connessioni Internet delle aziende toscane – conclude – è su banda larga fissa – conclude – Il dato nazionale è ’84%, ma il nostro Paese è nella parte bassa della classifica europea”.