L’ immagine che avevamo di Rodrigo Bracco, prima dell’intervista, era quella di un pugile impegnato nelle ripetute al sacco e di un ragazzo che aspettava che noi portassimo a termine l’intervista con Leonard Bundu, per poi accompagnarlo a casa. Oggi siamo felici di avere lui davanti al nostro registratore, prima dell’incontro per il titolo nazionale dei pesi gallo in programma a Signa il 20 Luglio. Manca pochissimo all’incontro, come si è svolta la preparazione? Bene, più che bene, ora che siamo a ridosso del match stiamo lavorando sull’agilità e sulla scioltezza, abbiamo curato la preparazione atletica con un trainer che mi seguiva al mattino, poi tutti i pomeriggi il lavoro in palestra e le sessioni di guanti insieme ai ragazzi dell’Accademia. Affrontare un match con la giusta tensione è fondamentale, il fatto d’incontrare Nettuno per la terza volta, dopo aver vinto le prime due sfide, può toglierti qualcosa da questo punto di vista? Sì, è andata bene due volte, ma la voglio prendere come se fosse il primo incontro, mai sottovalutare l’avversario, ed essere sempre deciso, poi voglio rifarmi dopo l’ultimo incontro (perso con Marceddu ai punti al PalaMandela). Con Nettuno avete sempre offerto, al di là del risultato, match molto intensi fra pugili determinati e aggressivi Sì, siamo due pugili che preferiscono fare il match e per questo siamo simili.
Io, a differenza di lui, atleticamente sono un diesel e devo trovare il mio ritmo con il passare delle riprese per venire fuori dalla metà del match. Ad ogni modo stavolta spero di metterlo in difficoltà subito e non aspettare le ultime riprese. L’avversario più difficile affrontato in carriera? Sicuramente Jamie McDonnel affrontato nel Luglio del 2010 per il titolo l’europeo in Inghilterra, un match duro che però mi ha fatto crescere. Lui è ancora campione europeo? Ha lasciato ora il titolo vacante per combattere per il mondiale. Raccontaci un po’ Rodrigo Bracco al di fuori della palestra: divertimento, passatempi. Da martedì al sabato faccio il parrucchiere e tutti i giorni sono in palestra, tempo ne rimane poco, mi piace uscire la sera e ballare il latino americano. Dopo l’incontro con Tasimov abbiamo parlato con Marceddu, che ti era stato opposto nel Novembre del 2011, lui ha espresso il desiderio che possiate, ognuno nella propria categoria di peso, (Marceddu è mosca, Bracco è gallo) fare la propria carriera, aggiungendo che poi nel professionismo non si può mai sapere, cosa ti senti di rispondergli. Non stavo molto bene quando ci siamo incontrati, comunque lui si è comportato bene e ha fatto un bel match ed anche per me vale la stessa cosa:desidero stare nella mia categoria e continuare la mia carriera Cosa c’è in vista per te? Ora faccio l’italiano e poi l’intenzione è di fare un altro titolo d’Europa o comunque un titolo internazionale, mi è tornata forte la passione e voglio combattere. Venerdì 20 ci sarà anche Leonard a vederti, per te uno stimolo in più? Ho visto il match di Udine e sono contento che ha vinto, sicuramente averlo a Signa è un stimolo ulteriore per vincere. di Massimo Capitani