Il Consiglio provinciale di Firenze ha respinto una mozione di Pdl, Udc e Gruppo Misto, siglata dai capigruppo Erica Franchi, Federico Tondi e Samuele Baldini, con la quale, "visto che l'integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa non funziona", si voleva impegnare il Presidente della Giunta a sostenere - attraverso il proprio ruolo di coordinamento - "il percorso di potenziamento della stazione aeroportuale Amerigo Vespucci di Firenze", attraverso la pista parallela con aggiustamenti indicata da Enac e un "legittima tutela territoriale della piana".
Ritirata, d'altra parte, una mozione di Idv nata da un maxiemendamento, illustrato dal capogruppo Alessandro Cresci e dal consigliere Sabatino Clementini, al documento Pdl-Udc-Gruppo Misto, che esprimeva netta contrarietà all'ipotesi di pista parallela convergente e di difesa del Parco della Piana. Al documento Idv avrebbe dato la sua approvazione anche Rifondazione comunista (in questo senso si erano espressi i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi, integrandolo con la richiesta di Valutazione ambientale strategica) e, per evitare di dare l'idea di una marcatura di differenze all'interno delle maggioranze provinciale e regionale, i proponenti lo hanno ritirato.
Contrario all'espansione dell'aeroporto il capogruppo della Lega Nord Marco Cordone che ha parlato di "delirio urbanistico concentrato in una sola area". La posta in gioco per Guido Sensi (Pdl) sta in un punto: se "si ritiene che lo sviluppo dell'aeroporto garantisce anche lo sviluppo della città o una regressione: si tratta di rispondere, da parte della Giunta, a questa domanda". "La politica ha chiesto alla tecnica il proprio parere - ha sottolineato Samuele Baldini per il Gruppo Misto -che è arrivato.
Si tratta di cogliere l'attualità del momento". "Non credo - ha detto Federico Tondi (Udc) - che l'aeroporto vada esteso costi quel che costi, ma per quel che è compatibile fare. Non credo che l'Enac sia un soggetto di parte. E' opportuno non perdere questa occasione". La politica "per anni non è andata nella direzione che doveva - ha spiegato Erica Franchi (Pdl) -Aspettavamo lo studio del'Enac ed è arrivato. La pista la vogliono gli abitanti di Quaracchi perché gli abitanti della zona vogliono la messa in sicurezza dell'aeroporto, cosa che la soluzione Enac consentirebbe".
Tanto la mozione che il maxiemendamento poi divenuto documento autonome e ritirato, metterebbero in evidenza - lo hanno sostenuto da due punti di vista diversi Erica Franchi per il Pdl e Lorenzo Verdi per Rifondazione - spaccature nella maggioranza. Dietro la mozione Pdl-Udc-Gruppo Misto, secondo il capogruppo del Pd Stefano Prosperi, "c'è una posizione strumentale, che non tiene conto della serietà del confronto in corso e che gioca ad esasperare. C'è un profilo istituzionale di cui tenere conto, ma che si è cercato di mettere in secondo piano".
Per il Presidente Andrea Barducci, "finora abbiamo tutti lavorato con un certo buon senso. Si è evitato che gli elementi di diverse opzioni sostituissero il percorso istituzionale e di programmazione. C'è bisogno di una discussione seria. Attenzione a insistere sull'insicurezza. Io, che pure ho posizioni diverse da quelle espresse da Pdl, Udc e Gruppo Misto, mi sono ben guardato da gridare all'insicurezza di Peretola. Se per i proponenti la mozione è acclarato che quello scalo è insicuro allora chiedano di chiuderlo.
Non è una discussione che facciamo al bar. Siamo in una sede istituzionale e ci vuole serietà". La distanza tra Firenze e Pisa non può diventare un alibi, secondo Barducci: a Pisa "c'è uno scalo che ha determinate caratteristiche e che può svolgere funzioni anche in relazione a Firenze. Io ho assunto il parere di Enac, ma ho detto che a mio giudizio è incompleto e su questo credo che ci sia un margine su cui poter lavorare. L'accelerazione che la mozione vorrebbe imprimere al confronto è animata dalla strumentalità.
Bisogna lavorare ognuno con la propria testa per portare un contributo di merito a questo confronto avviato in Regione". Il gruppo dell'Italia dei Valori, spiegano i consiglieri provinciali Idv Alessandro Cresci e Sabatino Clementini, che hanno votato contro la mozione favorevole alla pista parallela-convergente presentata da Pdl-Udc-Gruppo Misto, "riconferma la propria ferma e convinta posizione contro l'ampliamento dello scalo fiorentino tramite la pista parallela in qualsiasi gradazione".
Il gruppo consiliare Idv rimane convinto che "la salvaguardia ambientale rappresentata dal Parco della Piana sia prioritario in quanto polmone verde dell'intera area fiorentina". "Riteniamo prioritario - concludono Cresci e Clementini - investire risorse sul potenziamento dei collegamenti su ferro tra Pisa e Firenze e il resto delle città toscane".