FIRENZE- Si chiama QR ed è il codice composto da moduli neri all’interno di uno schema quadrato che immagazzina informazioni che possono essere lette con un telefono cellulare o uno smartphone. D’ora in poi, a Piombino e in Val di Cornia, il codice QR si troverà sulle paline degli autobus, sui traghetti, presso le reception delle strutture ricettive: basterà fotografare con il proprio cellulare, smartphone o tablet questi ‘quadratini bianchi e neri’ per conoscere gli orari dei bus e le linee in transito presso una certa fermata. “La tecnologia deve semplificare la vita agli utenti, anche nel trasporto pubblico – ha detto l’assesspore regionale ai trasporti, Luca Ceccobao, intervenuto oggi a Piombino al convegno ‘Muoversi liberamente’ organizzato dalla Provincia di Livorno – per questo è importante che le amministrazioni pubbliche applichino le innovazioni tecnologiche alla vita di tutti i giorni, anche attraverso i progetti di infomobilità che danno informazioni in tempo reale, come quelli che la Regione Toscana sta finanziando”. Il convegno, al quale hanno partecipato l’assessore provinciale alla programmazione territoriale Piero Nocchi ed il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, è stato organizzato per presentare i risultati del programma di infomobilità portato avanti dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Piombino e l’azienda Tiemme e cofinanziato dalla Regione attraverso fondi europei.
All’interno di questo programma anche il progetto ‘B-on line’, curato dall’azienda TTE srl, che ha portato il QR code sulle paline degli autobus in Val di Cornia. Nello specifico, il ‘QR code’ è un codice a barre bidimensionale composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni che possono essere lette tramite un telefono cellulare, uno smartphone o un tablet. Basterà fotografare il codice con la fotocamera del telefono mobile o del tablet per sapere le linee e gli orari di transito degli autobus. “La Regione, grazie a fondi europei PorCreo, sta portando avanti una campagna per la diffusione di progetti innovativi di infomobilità in Toscana – ha aspiegato Ceccobao – abbiamo pubblicato due bando nel giro di pochi mesi e riservato quasi 5 milioni di euro al cofinanziamento di iniziative come quella realizzata dalla Provincia di Livorno.
Dobbiamo sfruttare i vantaggi che derivano dalle nuove tecmnologie, per informare l’utenza, come in questo caso, ma anche per gestire la mobilità. L’ultimo bando per l’infomobilità emesso dalla Regione, ad esempio, destina oltre 2.129.000 euro a progetti per il monitoraggio del traffico, il controllo degli accessi nelle ztl e la gestione dei parcheggi”. Pamela Pucci