Firenze, 5 luglio 2012- Il V° rapporto sui bilanci delle società di capitali per gli anni 2006-2010 della nostra provincia evidenzia una sostanziale stabilità nella numerosità che popola il territorio, segno che la crisi non ha colpito profondamente queste strutture aziendali. Nel 2010 anche il fatturato, dopo anni di discesa, torna a salire e con esso tornato a migliorare i margini operativi. Questo miglioramento dei margini è accompagnato da una decisa diminuzione del costo del denaro, che ha consentito di resistere meglio alla crisi di mercato.
Quest’anno il rapporto sui bilanci ha approfondito il segmento della meccanica e delle strutture di alloggio in considerazione dell’interesse per il nostro territorio. Il primo segnala un 2010 in buona ripresa soprattutto grazie all’andamento dell’export che ha consentito un incremento del valore aggiunto dell’11%. Anche il settore delle strutture ricettive beneficia di un incremento dei flussi turistici attestando la crescita del fatturato e del valore aggiunto oltre il 10%. Dal dibattito che è seguito alla presentazione dei rapporti è emerso che l'apparente superamento della crisi, che vede gran parte degli indicatori del 2010 tornare ai livelli 2006, è presumibilmente dovuto alla riduzione del costo del denaro e al massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali.
Non è quindi una condizione edenica quella che emerge dai dati dell'analisi, perché un'eventuale modificazione peggiorativa dei due fattori citati potrebbe avere serie ripercussioni anche sulla parte più strutturata dell'imprenditoria fiorentina. Emerge altresì una forbice molto divaricata tra un quartile di imprese che sono in grado di investire e hanno anche un fatturato in discreta crescita e un quartile che già nel 2010 si pone al limite della sopravvivenza.
