Dario Nardella è vice sindaco di Firenze, ma partecipa in qualità di mero uditore ai Consigli di Amministrazione della Fiorentina, al pari di Eugenio Giani, questo per una apertura della Società alla città di Firenze in virtù del patto che i Della Valle hanno voluto stipulare con l'ambiente fiorentino. Il recente Cda di venerdì scorso ha sancito dei passaggi importanti, dal budget a disposizione del nuovo Direttore tecnico Daniele Prade', passando per i singoli nodi relativi ai giocatori, sui quali però l'ultima parola spetterà a Vincenzo Montella, fino ad affrontare le tematiche 'strutturali' in senso ampio del termine, quello dell'Artemio Franchi e dell'area Mercafir a Novoli. ‘Ho visto nel corso dell’ultimo Cda della Fiorentina una società con le idee chiare, sia sul mercato, che sull’assetto dirigenziale, e questo penso faccia piacere a chiunque, soprattutto ai tifosi.
Per quel che riguarda i rapporti con il Comune, mi pare positivo il fatto che si vada avanti sui progetti di potenziamento dello stadio ‘Artemio Franchi’, anche nella prospettiva di un’utilizzazione dell’impianto calcistico polivalente. Abbiamo già visto in questo senso gli esperimenti positivi recenti con i concerti di Madonna e Bruce Sringsteen. Si andrà avanti con questo filone, la Fiorentina ha già detto, per voce del presidente Cognigni, che anche nei prossimi anni si continuerà con questa idea di farne un luogo utile a 360 gradi, non solo quindi pensato per il calcio, ma anche per eventi pubblici, e quindi è giusto migliorarne le condizioni" ha detto Nardella a margine dell'inaugurazione del nuovo spazio artigianale presso piazza del Grano a Firenze. "Ad esempio a partire con il progetto degli ‘sky-box’, a cui abbiamo lavorato insieme a Fiorentina, comune di Firenze e Sovrintendenza, con un progetto che è stato autorizzato, ha avuto tutti i via libera, compresi quelli degli uffici tecnici del comune, e quindi già all’altezza della tribuna, si migliorerà l’offerta, la comodità e l’accessibilità.
Inoltre da tempo si discute del progetto di abbattimento delle barriere, su cui vi sono aspetti che riguardano la sicurezza pubblica, e una serie di passaggi, di autorizzazioni e di verifiche che devono essere ancora messi a punto" "Questo è il segno di come la Fiorentina ha davanti la volontà di immaginare un impegno sul medio-lungo periodo, e non su tempi brevi. Una risposta chiara anche a chi mette ogni giorno in dubbio l’impegno di questa società sulla propria squadra e sui propri progetti’. Si pensa a ristrutturare l'Artemio Franchi, quindi...
si allontana l'interessamento sull'area Mercafir e sul bando lanciato da Matteo Renzi? "Dal mio punto di vista - prosegue Nardella - dell’assessorato, noi non vediamo conflitti fra gli investimenti che si fanno a Campo di Marte, e una eventuale interesse della società sull’area Mercafir. Del resto basta guardare quanto fatto sul centro tecnico, che è ormai completamente concluso e rappresenta un investimento su quell’area. Le due cose possono stare insieme, e semmai si dovesse investire sulla Mercafir, non è che si avrebbe il nuovo stadio in qualche mese.
Quindi è ovvio che il ‘Franchi’ va tenuto, conservato e va potenziato. Il Comune stesso spende sullo stadio in media 2-300 mila euro l’anno di manutenzione straordinaria, senza contare le spese per la manutenzione del terreno di gioco". I tempi tecnici, piace a Firenze il modello Torino. "Fiorentina, come qualunque soggetto privato ha a disposizione tutto giugno e fino a fine luglio per presentare autonomamente un proprio progetto che parte dalle proprie esigenze e dai propri obiettivi finanziari, all’amministrazione comunale per la realizzazione del nuovo stadio, con tutte le opere annesse a carattere commerciale e turistico ricettivo. Dopo il 31 luglio sarà l’amministrazione comunale a presentare un bando pubblico, comunque aperto ai privati.
Non si esce dal modello di collaborazione pubblico-privato, così come è stato fatto a Torino". Per quella data dunque deve arrivare una risposta alla prima fase. L'ambiente guarda alla costruzione della squadra per poter valutare la situazione, oltre quelle che sono le rassicurazioni degli addetti ai lavori, infatti, si aspetta un mercato all'altezza delle aspettative, che faccia notare in modo incontrovertibile il cambio di passo e la ricostruzione post-Corviniana. Potrebbe essere tardi per i tempi tecnici, ma presto per quelli calcistici visto che la Fiorentina sarà in Val di Fassa, tra le montagne, ed il mercato chiuderà a fine agosto; Pradé si è preso fino all'ultimo giorno utile. AntLen