Università e Centri di ricerca stanno preparando gli avvisi per selezionare 200 giovani laureati toscani (under 35) che lavoreranno sui 172 progetti di ricerca approvati da Regione Toscana. A disposizione ci sono 12 milioni di euro: 6, dal Fondo Sociale Europeo, li mette la Regione; altrettanti sono aggiunti dalle istituzioni della ricerca (3 milioni) e dal sistema delle imprese toscane (altri 3 milioni). Gli assegni (30 mila euro lori all’anno per due anni) dovranno essere attivati entro il 6 novembre.
Tempi, dunque, molto brevi. Dopo l’avviso pubblico dello scorso gennaio sono pervenuti in Regione 186 progetti che un apposito nucleo di esperti ha valutato e ridotto a 172 per un totale di 200 assegni (60 dei quali all’Università di Firenze, 34 a Pisa, 28 a Siena, 31 al Cnr, 27 al Sant’Anna, 8 all’Università per Stranieri, 6 all’Istituto di Fisica Nucleare, 4 alla Normale, uno all’Istituto di Astrofisica e uno all’Imt di Lucca). La parte del leone la fanno i progetti nell’ambito dei sistemi avanzati di accelerazione della conoscenza, ma si difendono anche gli altri settori: in particolare le energie rinnovabili, lo spazio e l’aerospazio, la fotonica, i nanomateriali. Soddisfazione è espressa da Stella Targetti, assessore regionale con delega alla ricerca.
“I criteri di valutazione per aggiudicare gli assegni di ricerca – spiega – hanno premiato la capacità di fare rete tra enti di ricerca pubblici e soggetti privati nonché collegamenti con progetti e partenariati più ampi, nazionali ma anche europei. E’ un parametro qualitativo importante che caratterizza l’intervento della Regione come un vero e proprio investimento sul capitale umano della Toscana”.