A Firenze sono molti i luoghi che tutti conoscono, ma di cui si sa ben poco. E’ il caso del complesso dell’Orbatello, in via della Pergola 56, dove dal 1980 ha sede la Biblioteca Umanistica di Storia dell’arte dell’Università di Firenze. Bibliotecari, ricercatori e studenti che frequentano tutti i giorni questo storico ambiente hanno deciso ora di offrire a tutti i fiorentini la possibilità di riscoprire la storia dell’antico ospizio con una mostra allestita negli stessi locali. Era un’idea che aveva caldeggiato anche un illustre storico dell’arte Miklòs Boskovits, illustre storico dell’arte e professore emerito dell’Ateneo, recentemente scomparso, alla cui memoria è dedicata appunto l’iniziativa. La mostra si apre martedì 5 giugno (inaugurazione ore 11) e rimarrà aperta fino al 5 luglio, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19. L’Orbatello fu punto di riferimento significativo delle istituzioni assistenziali cittadine, ma anche centro vivo di committenze artistiche che annoverava opere di pittura, scultura e miniatura, in parte ancora presenti. L’esposizione ripercorre, attraverso pannelli tematici, la storia del complesso dalla sua fondazione nel 1372 fino alla trasformazione della chiesa in biblioteca universitaria, mettendo in evidenza, con riproduzioni fotografiche, la collocazione originaria dei dipinti - attualmente al Museo degli Innocenti - che si trovavano sugli altari, secondo l'indicazione della pianta pubblicata dal Richa nel 1754. Alla storia del complesso si aggiungono approfondimenti sulle singole opere, alcune delle quali conservate ora in chiese e musei fiorentini.
Le schede sono frutto della ricerca universitaria di neolaureati in Storia dell'arte della Facoltà di Lettere e Filosofia. Un piccolo catalogo - disponibile nella sede della mostra – accompagna e approfondisce la visita. Mostra fotografica “Orbatello, da asylum a biblioteca. Accoglienza, cultura, arte” Biblioteca umanistica di Storia dell’arte, Via della Pergola 56 – Firenze 5 giugno – 5 luglio 2012; lunedì-venerdì ore 9 – 19 Ingresso libero