Gli scrutini che hanno portato alla bocciatura di 5 bambini di prima elementare nell'istituto "Giulio Tifoni" di Pontremoli (Massa Carrara) sono da rifare. A deciderlo l’Ufficio scolastico regionale della Toscana dopo il verdetto dell'ispezione ministeriale che ha rilevato degli errori procedurali. Secondo gli ispettori la scuola non ha avviato i comportamenti didattici necessari per aiutare gli studenti in difficoltà e non ha mantenuto con i genitori un rapporto costante. Quindi bisogna riconvocare il consiglio di classe e affrontare nuovamente il giudizio degli alunni bocciati.
La parola passa al Consiglio di classe che dovrà rivalutare il suo giudizio. Soddisfatto della decisione presa, il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani, che solo pochi giorni fa aveva dichiarato quanto sia necessario ribadire il no alle politiche che preferiscono la razionalizzazione della spesa per il comparto scolastico, che generano classi “pollaio” a causa dei tagli al personale docente e di sostegno, piuttosto che investimenti seri e mirati nella formazione e nella didattica di eccellenza.
“Puntare ad una scuola migliore - aggiunge Giurlani - significa riconoscere e garantire a tutti pari diritti e pari dignità”. "Il buon senso alla fine ha prevalso, davvero eccessiva infatti la decisione di bocciare cinque alunni della prima elementare a Pontremoli. La decisione degli ispettori ministeriali e la scelta dell'Uficio scolastico della Toscana annullano una palese ingiustizia". Lo afferma il senatore del Pd Andrea Marcucci, segretario della commissione istruzione a Palazzo Madama. "Il conto di anni di sfascio del nostro sistema pubblico non può essere pagato dai più piccoli- sostiene il parlamentare- che patiscono classi affollate, riduzione dell'orario e degli insegnanti a disposizione, compresi quelli di sostegno.
La scuola che respinge in prima elementare viene meno al principio inderogabile della formazione" "La decisione dell'Ufficio scolastico della Toscana di rifare gli scrutini dei cinque bambini bocciati in prima elementare nella scuola di Pontremoli è un primo passo per sanare quella che è apparsa da subito come un'insopportabile ingiustizia". Lo ha dichiarato la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, che ha aggiunto: "Come insegnante, ritengo che ai bambini debba essere data almeno un'opportunità, quella ad esempio dei giusti tempi per maturare.
Bocciare cinque bambini, di cui un disabile e tre stranieri, vuol dire certificare il fallimento di un intero sistema scolastico. Certamente, i tagli del precedente governo, le compresenze che sono state quasi completamente cancellate e gli insegnanti di sostegno sempre più ridotti non hanno aiutato l'integrazione dei più deboli. L'Italia dei Valori continuerà a combattere - ha concluso Carlino - per una scuola che sia dell'inclusione e non dell'esclusione". “La decisione dell’USR ha il pregio di introdurre un elemento di ragionevolezza in una vicenda che ha prodotto ferite sotto vari aspetti colpendo in particolare gli esseri per definizione più deboli: i bambini”.
Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore all’Istruzione, commentando la notizia sugli scrutini da rifare nell’istituto “Giulio Tifoni” di Pontremoli. “Che gli ispettori abbiano certificato la non sussistenza dei motivi di eccezionalità per la bocciatura, in prima elementare, dei cinque bambini è la certificazione di ragionevolezza che a questo punto della vicenda rappresentava una vera necessità. Saranno adesso le nuove verifiche – prosegue Targetti – a fornire o meno, ai docenti, motivazioni valide rispetto a una decisione così radicale come quella presa nelle scorse settimane: decisione che poteva certo trovare, già in prima battuta, alternative diverse”. “Trovo adesso essenziale – conclude Stella Targetti – che tutti riaffermiamo con forza che l’integrazione dei soggetti più deboli è la prima condizione, quella di base, per costruire una scuola efficace, efficiente.
E giusta”. "Giustissime le risultanze dell'indagine ispettiva promossa dall'Ufficio Scolastico regionale toscano, che ha bloccato il provvedimento di bocciatura dei cinque alunni della "Giulio Tifoni" perché, come riconosciuto dallo stesso ufficio, 'non sussistono le motivazioni di eccezionalità previste dalle norme di riferimento'. Le famiglie coinvolte e la mobilitazione di questi giorni hanno messo in evidenza la gravità del provvedimento di bocciatura. Colpire dei bambini in prima elementare per inefficienze organizzative e sovraffollamento delle classi è una sconfitta della scuola medesima e di chi ne ha la responsabilità.
E' bene che adesso dopo questo provvedimento si ristabiliscano i necessari equilibri aiutando i bambini nel loro percorso scolastico senza procurare ulteriori sofferenze e sostenendoli in questa importante fase dell'apprendimento". Così il consigliere regionale Daniela Lastri, responsabile Scuola del Pd della Toscana, commenta gli sviluppi della vicenda dei cinque bambini bocciati in prima elementare in una classe dell'istituto "Giulio Tifoni" di Pontremoli