Comunicato stampa delle sigle sindacali scuola dopo sentenza consulta. Le organizzaioni sindacali chiedono tavolo regionale per rivedere i dimensionamenti. “La sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 che dichiara l'illegittimità costituzionale del comma 4 dell'art. 19 della legge 111/11, sancisce in maniera inequivocabile la competenza delle regioni in materia di dimensionamento scolastico, ripristinando i parametri previsti dal DPR 233 del '98 per il dimensionamento ottimale degli istituti(500-900 alunni). Il piano fatto dalla regione Toscana sulla rete scolastica per l'a.s.
2012/13 e' stato fortemente condizionato dalla previsione della legge 111, ora dichiarata incostituzionale. Con effetti spesso abnormi per il numero di alunni, ma anche per le soluzioni adottate da molti comuni, laddove per rispondere alla logica dei grandi numeri (oltre 1.000 alunni) si e' persa di vista la qualità dell'intervento in termini di coerenza dell'offerta formativa e di rispetto del contesto sociale e territoriale. Le stesse logiche hanno in alcuni caso precostituito un assetto condizionante anche nei confronti degli istituti scolastici il cui dimensionamento e' stato rinviato di un anno.
Per questo le le organizzazioni sindacali hanno formalmente chiesto l'apertura di un tavolo di confronto: - per rivedere le decisioni del piano 2012/13 con particolare riferimento alle situazioni più macroscopiche. - per regolamentare la partecipazione democratica ai processi decisionali da parte della comunità scolastica - per predisporre nuove linee guida regionali coerenti con la sentenza della corte costituzionale che privilegino le scelte di qualità, anziché quantitative”. Le Scriventi OO.SS.
con la presente sono a richiedere l’apertura di un tavolo di confronto sul tema del Dimensionamento in Toscana sia per l’anno scolastico 2012-13, che per l’anno scolastico 2013-14; a tal fine chiedono il quadro definitivo delle istituzioni scolastiche funzionanti a Settembre col relativo numero di alunni. Varie considerazioni giustificano l’esigenza della richiesta: - La recente sentenza della Corte Costituzionale sul ricorso presentato anche da Codesta Regione, che definisce come una invasione in competenze altrui la definizione della rete scolastica fatta dal Governo, impone una riflessione sulla realtà toscana e sugli scenari che si possono aprire; - L’imminente uscita degli organici ATA, la perdita delle 25 istituzioni scolastiche (da 524 a 499 per l'anno scolastico 2012/13), la potenziale ulteriore perdita dell’Autonomia Scolastica nelle scuole sottodimensionate, con conseguente perdita di altri posti di lavoro, impone alle scriventi OO.SS.
una iniziativa a tutela delle risorse che si potrebbero ridurre e che invece devono restare nei nostri territori; - La possibile scomparsa delle province con la necessità di individuare il nuovo livello istituzionale a cui affidare quelle competenze, devono stimolare il tavolo di confronto a pensare come dare rappresentanza alle scuole autonome, alle OO.SS. territoriali, al fine di creare un luogo dove tutte le componenti della scuola possano contribuire alle politiche scolastiche della Toscana; - Il dibattito che ha portato al dimensionamento del prossimo anno scolastico evidenzia come si debba contribuire alla crescita di una consapevolezza culturale, didattica e professionale nelle scuole affinché il continuo sviluppo dei comprensivi sia sostenibile e adeguato alle capacità dei territori, la ridefinizione della geografia della scuola secondaria corrisponda davvero alla valorizzazione della vocazione di un determinato territorio. Le Scriventi OO.SS.
ritengono che la Toscana abbia già contribuito al risanamento del Paese: non si possono perdere altre autonomie oltre quelle già cedute questo anno, si devono costruire istituzioni scolastiche con numeri di alunni adeguati e in stretta relazione col territorio, deve essere avviata una riflessione sul sistema integrato toscano per rimuovere i punti deboli e valorizzare i punti di forza. Le scriventi OO.SS. valuteranno ipotesi di mobilitazione per affermare le idee sopra esposte, se non riterranno adeguate le risposte di Codeste Istituzioni. Un dibattito complesso che riteniamo debba avviarsi subito, anche per il concomitante confronto sugli organici di diritto della secondaria e sugli organici di fatto di tutti gli ordini di scuola