Tommaso Langiano sarà confermato nel ruolo di direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer per un altro mandato. Lo ha comunicato questa mattina il neoassessore al Diritto alla salute Luigi Marroni, che in commissione Sanità ha tenuto una comunicazione a riguardo. Marroni ha spiegato che la scelta è caduta su Langiano, il quale aveva già un ottimo curriculum che aveva portato a sceglierlo tre anni fa, avendo tra l’altro lavorato come direttore sanitario al Bambin Gesù di Roma, perché in questi tre anni “il Meyer ha ottenuto buoni risultati sia nell’attrarre pazienti da fuori area e da fuori regione, sia per la ricerca, sia per la soddisfazione degli utenti, ha avuto un’ottima performance sull’efficienza sanitaria e svolto un grande lavoro sull’appropriatezza chirurgica”.
La nomina di Langiano arriva dopo oltre due mesi dalla scadenza del precedente mandato e un periodo di proroga. Il presidente della Commissione Marco Remaschi (Pd) ha spiegato di aver invitato l’assessore a parlare in commissione dei criteri di scelta per la nomina per superare il problema, molto sentito in Consiglio, che le commissioni siano rilegate a un ruolo di “presa d’atto” delle nomine della Giunta. “Visto che non si tratta di formalità – ha spiegato – un confronto è opportuno”. Soddisfatti della presenza dell’assessore, in questo senso, si sono detti tutti i membri della commissione.
Per Marco Carraresi (Udc) si tratta di “un fatto estremamente positivo”; il consigliere ha poi rilevato che “la riconferma di Langiano, visti gli ottimi giudizi, poteva essere fatta tre mesi fa evitando di far perdere del tempo al Meyer”. Il vicepresidente Stefano Mugnai (Pdl) ha ricordato che nei prossimi mesi le nomine da fare in sanità sono numerose e che sarebbe opportuna “una discussione propedeutica in commissione”. Anche secondo Pieraldo Ciucchi (Gruppo Misto) è necessario aprire una riflessione sulle nomine, in particolare “sul fatto se si voglia intercettare risorse e professionalità dal circuito costruito in questi anni oppure se si voglia introdurre un principio di discontinuità”.
Rosanna Pugnalini (Pd), soddisfatta “dal fatto che stamattina si sia superato un problema di interpretazione statutaria”, ha commentato che, aprendo una discussione, sarà opportuno anche fare una valutazione sul ruolo che svolgono i direttori generali delle Asl.